Giu 252012
 

Tesina scritta da: Federico Di Gaetano per gli esami della classe terza I/2011.

Prefazione a cura del prof. Betto

Gli esami di licenza media sono in pieno svolgimento e gli alunni si impegnano tra le diverse discipline per riuscire a dare il meglio nei pochi minuti che li vedranno protagonisti di fronte ai propri insegnanti. Molti di loro hanno realizzato tesine ed elaborati grafici, alla ricerca di un percorso a volo d’uccello capace di coprire tutte le discipline d’esame. Alcune semplici, altre molto interessanti e approfondite. Tra queste mi ha colpito (e per questo la pubblico), la tesina di Federico che appassionato di computer, colpito dal lutto del genio creativo di Apple, ha deciso di dedicargli un tributo. Traendo ispirazione dalla lettura della biografia di Walter Isaacson e da materiale preso da internet (Wikipedia), Federico ha dedicato il suo lavoro a Steve Jobs, realizzando, un interessante e coinvolgente piccolo racconto. Come sempre bravi ai miei studenti e buona lettura a tutti.

_________________________________________

LA VITA

Steve Jobs nasce a San Francisco il 24 Febbraio 1955 , da madre americana e padre siriano , viene dato in adozione appena nato a Paul e Clara Jobs, che vivevano in California. Prima di dare in adozione il proprio figlio, i genitori biologici di Steve avevano chiesto ai coniugi Jobs di promettere che il figlio sarebbe andato all’ università; così fu; per solo un semestre però fino a quando Steve non partì per l’India con l’amico Steve Wozniak, con il quale lavorerà anche in futuro.
Steve tornò in California nel 1973, con la testa rasata e una tunica indiana ma un nuovo modo di vedere il mondo.

LA CARRIERA

Il 1° Aprile 1976 Jobs e Wozniak fondarono l’Apple, con loro si unì anche Ronald Wayne che però poi dovette abbandonare la società.

Lavorarono nel garage dei Jobs e crearono il primo computer: l’Apple 1.

Per comprare la società Apple, Steve dovette vendere il proprio pulmino Volkswagen  e Wozniak la calcolatrice .

Successivamente ottennero un finanziamento di 250.000$ da un imprenditore, Mike Markulla, che in cambio ottenne un terzo della società. Nel 1977 Steve Jobs e Steve Wozniak lanciarono l’Apple 2, che toccò il milione di dollari; così nel 1980 la società di Jobs  fu quotata in borsa.

Nel 1984 Apple produsse il Macintosh, abbreviato poi in Mac.

Wozniak uscì dalla società per cambiare aria e Jobs entrò in rotta di collisione con l’amministratore delegato di Apple e cacciato, lasciò anch’esso l’azienda.

Così Steve volle ricominciare da capo fondando una nuova compagnia la NeXT, che produceva computer di qualità superiore ma a costi elevati per cui non ebbe molto successo. Inoltre, si aggiunse la concorrenza Wintel che produceva computer più economici.

Nel 1986 Steve Jobs acquistò dalla Lucasfilm la Pixar, che si occupava della produzione di lungometraggi interamente girati al computer. Steve Jobs comprò la Pixar per 3 milioni di dollari e la vendette poco tempo dopo alla Disney per 7,5 miliardi di dollari.

Nel 1996 Apple Computer entrò in crisi perché il sistema operativo era ormai obsoleto, così acquisto la NeXT, si mise a lavorare sulla creazione di un nuovo modello e fece rientrare Jobs nella società.

Dal 2001 in poi sono usciti i nuovi modelli tecnologici che hanno rivoluzionato la nostra vita.

Nel 2009 Steve sa di essere afflitto da una rara forma di tumore al pancreas.

Così il 5 Ottobre 2011 Steve Jobs muore all’età di 56 anni.

IL PENSIERO

Chiunque citi Steve Jobs non può non fare riferimento alle innovazioni tecnologiche che ha creato, ma molti non sanno del suo stile di vita semplice, del fatto che era buddista, dei discorsi tenuti nelle università più importanti e dei significati metaforici dei suoi slogan “STAY HUGRY, STAY FOOLISH” e “THINK DIFFERENT”. Questa frase celebre è stata pronunciata da Steve nel discorso tenuto all’Università di Stanford nel Giugno del 2005. Letteralmente significa “siate affamati, siate folli”. Siate affamati della vita non stancatevi mai di costruire nuovi progetti e nuove idee. Non abbiate timore di cimentarvi in imprese apparentemente impossibili, ma continuate a credere in voi stessi che, prima o poi, i risultati arriveranno.

Le invenzioni di Steve andavano sempre un pò fuori dagli schemi, così anche il suo modo di pensare diversamente rispetto agli altri ed è anche questo che lo ha reso ciò che è diventato .“THINK DIFFERENT”, slogan lanciato per la prima volta nel settembre del 1997 significa che per diventare un uomo in tutto e per tutto bisogna pensare con la propria testa e non seguire le idee di altri che magari non ci si addicono perché il nostro tempo su questo pianeta è pur sempre limitato.

IL BUDDISMO

Il buddista non crede nelle cose materiali, ma crede che per vivere sono sufficienti solo pochi oggetti (i monaci tibetani, per esempio, ne possedevano solo 8). Possiamo, quindi, definire la vita di Steve Jobs un paradosso perché, anche se era un buddista, ha lanciato prodotti che sono ogni giorno il desiderio di molti uomini su questo pianeta. Il viaggio in India ha cambiato la sua vita e il suo modo di pensare. La progettazione di ogni suo prodotto, per esempio, è semplice e chiara. John Sculley (per un periodo amministratore delegato di Apple), ha detto in un’intervista: “Sono entrato nella casa di Steve Jobs e ho notato che la sua casa non ha molti oggetti, ma ognuno di questi era frutto di un’attenta e sapiente scelta“.

A tal proposito Steve Jobs ha detto “La semplicità è più difficile da raggiungere della complessità e si deve lavorare sodo per cambiare il modo di pensare. Ma ne vale la pena perché una volta che si entra in quel modo di essere, è possibile spostare montagne“.

IL DISCORSO DI STANDFORD

Nel discorso tenuto il 12 Giugno 2005 Steve parla a ragazzi dell’Università il giorno della loro laurea e racconta tre storie riguardanti la sua vita.

  • La prima storia parla di “unire i puntini”. Quando si è giovani non si ha mai chiaro cosa si vorrà fare da grandi e così è stato anche nella vita di Steve. Lui si iscrisse ad un’università costosa e non adatta a lui, la abbandonò e si ritrovò a raccogliere lattine vuote in cambio di soldi dopo solo un semestre. Non sapeva che le scelte che aveva fatto da giovane sarebbero risultate decisive da adulto, vedendo unire quei tanti puntini che avevano formato la sua vita.
  • La seconda storia parla di amore e di perdite. Nel momento in cui Steve lasciò l’azienda, lì capì che era il momento di ripartire, fondando una nuova compagnia la NeXT e appoggiandosi alla produzione di lungometraggi interamente girati al computer. In quello stesso periodo Steve conosce l’amore e si sposa. Questa storia ci insegna che bisogna credere nelle proprie idee e non perdersi d’animo perché se si parte col presupposto che una cosa vada male è inevitabile che questo accada.
  • La terza e ultima storia parla della morte. Per Steve sapere di morire presto è stata una marcia in più che gli ha dato la forza di “pensare diversamente” e di credere con convinzione nelle proprie idee. Perciò Steve ci invita a pensare con la propria testa e a non conformarci alla massa  per esprimere al meglio le idee che estrapoliamo ogni giorno dal nostro cervello.
LA NAVE VA SENZA IL PROPRIO COMANDANTE

L’ Apple è rimasta orfana del suo fondatore e comandante; questa perdita ha creato un vuoto all’interno dell’azienda che è stato presto colmato con la promozione del manager Tim Cook. Sempre stati in sintonia, Steve e Tim, hanno saputo far diventare delle idee montagne di dollari. Le prime due cose già messe in cantiere sono aumentare la compatibilità con Windows e migliorare gli Apple Store italiani e non solo.

LE INVENZIONI

Durante tutta la sua carriera Steve è stato sempre un passo avanti nella tecnologia: negli anni ‘70 creò, insieme a Steve Wozniak, l’Apple 1. Non tutti sanno che dopo aver abbandonato gli studi ha frequentato un corso di calligrafia, quello che imparò lo trasmise al suo primo computer. Dal 2001 sono uscite le invenzioni che caratterizzano il nostro secolo come l’Ipod, l’Iphone e l’Ipad.

COSA SIGNIFICA STEVE PER ME

Ho scelto questo argomento per la mia tesina non solo perché sono un fan dei prodotti Apple ma anche perché Steve Jobs è stato capace di trasformare delle idee tecnologicamente complesse in creazioni dal design semplice e lineare, ma soprattutto perché il suo pensiero buddhista è unico al mondo come le sue celebri frasi, il discorso tenuto a Stanford oppure la ricerca continua della semplicità attraverso l’incontro con guru buddhisti e viaggi in santuari indiani“. Federico Di Gaetano, 3I

PUOI LEGGERE ANCHE:
Giu 162012
 

Al Computex di Taipei (a partire dal 5 giugno), una delle più importanti manifestazioni IT del mondo, Intel si prepara ad annunciare 14 nuovi processori della serie Ivy Bridge. Dei 14 processori 6 sono destinati a macchine desktop e 8 a computer mobili  con versioni a basso consumo. I modelli vanno da 3,4GHz a Turbo fino a 3,8GHz, nelle serie i5 e i7. I modelli della serie i3 usciranno più avanti probabilmente alla fine dell’anno. Tutti questi modelli sono quad core senza Hyper Threading, con l’unica eccezione del Core i5-3470T che integra due nuclei di calcolo. Per i modelli idonei a computer mobili, Intel ha realizzato ulteriori modelli dual core visto che i quad core sono già stati presentati ad aprile di quest’anno. Si parte da un 2,6Ghz per arrivare al top della gamma al modello con turbo a 3,6Ghz.

Intel ha anche indicato le caratteristiche supportate da questi nuovi processori e integrate nelle prossime generazioni di portatili. Si va dal supporto alla nuova tecnologia di connessione ultrarapida Thunderbolt alla nuova implementazione dell’USB con numero progressivo 3.0.

La strada per il futuro del computing è stata tracciata. Altre nuove implementazioni seguiranno a breve con processi di realizzazione sempre più spinti. Cosa faranno i rivali della casa di Santa Monica adesso?

Giu 122012
 

Abbiamo parlato spesso su queste pagine e a scuola di risparmio energetico, di rispetto dell’ambiente e quindi mi pareva interessante parlare di questo progetto del MIT di Boston, realizzato da un consorzio di aziende tutto europeo, di cui ho letto su di una rivista scientifica. Sto parlando di HIRIKO nome che ricorda il Sol Levante ma che in realtà in spagnolo significa “centro urbano”. Si tratta di una piccola city car, grande come una Smart che, però, nel momento di dover parcheggiare, si piega riducendo le proprie dimensioni di circa il 30% facilitando in questo modo la sosta. La Hiriko, inoltre, è completamente elettrica e fornisce un’autonomia di 150km a emissioni zero. E’ dotata di un volante ultra-tecnologico come quello delle formula 1 in grado di gestire tutte le fasi di funzionamento attraverso un sistema drive-by-wire. Ha, inoltre, un sistema di 4 ruote robotizzate in grado di ruotare ognuna di 360° e ogni ruota può essere controllata autonomamente consentendo all’auto di girare su se stessa. Un sistema di controllo elettronico consente all’auto di piegarsi su se stessa nel momento di dover parcheggiare avendo un ingombro complessivo di circa 1,50m, manovra consentita dalla posizione centrale del motore elettrico.

A Bruxelles, il presidente della Commissione Europea, Barroso, ha illustrato il progetto e lo ha definito un esempio di innovazione sociale europea. Infatti, le città o gli stati che decideranno di adottare l’auto, saranno autorizzati dal MIT e dalla Comunità Europea a costruire in loco la vettura creando nuovi posti di lavoro. Barroso l’ha inoltre definita una risposta alla crisi e molte città non solo europee hanno deciso di adottarla da subito, per esempio in tratte tra gli aeroporti e il centro città.

Nel 2013 dovrebbe essere messa in vendita anche ai privati ad un prezzo orientativo di 12,500€. Non è certo un prezzo basso, ma la Hiriko porta con se tanti vantaggi che derivano dalla facilità di parcheggio al consumo ridottissimo; quest’ultimo aspetto ci può far capire come l’investimento possa essere ammortizzato in pochissimo tempo.

Vedremo se in un periodo di crisi come questo la Hiriko diverrà un best-seller nella vendita di autovetture e se questo progetto favorirà la diffusione di auto simili.

[galleryview id=43]

Giu 112012
 

Parrebbe che i tempi siano maturi per il matrimonio tra Facebook e Apple. In tanti abbiamo notato come iOS5 ingloba una connessione diretta con Twitter, ma manca di quella con il social di maggior successo nel nostro paese. Secondo il sito di informazione tecnologica americano Techcrunch, questo matrimonio sarà annunciato durante la conferenza degli sviluppatori Apple dell’11 giugno al Moscone Center di San Francisco. La conferma pare data, inoltre, dalla politica che Apple sta perseguendo a livello mondiale (stessa cosa sta accadendo in Cina con il social network più diffuso in quel paese). In pratica sarà possibile accedere al proprio account Facebook direttamente dall’interno delle applicazioni di base del sistema operativo e inviare foto e messaggi. Infine è assai probabile che ci sia un sistema, come per Twitter, per iscriversi direttamente dall’interno del sistema operativo su iPhone e iPad.

Il sito di news tecnologiche non pubblica  comunque una notizia del tutto nuova. Lo stesso Tim Cook, CEO di Apple, aveva già fatto intendere qualcosa in tal senso alla conferenza All Think D, dove aveva parlato tra l’altro della TV made in Apple e in merito a Facebook aveva detto di aver incontrato i vertici della società e di essere rimasto particolarmente colpito da come questi stavano lavorando e aveva chiuso affermando “restate sintonizzati” per i futuri sviluppi in tal senso. E’ evidente come un’integrazione in iOS potrebbe portare grandi benefici ad Apple anche se alcuni problemi di natura tecnica sono ancora da risolvere. Se questo matrimonio avverrà, questo rappresenterà la fine di un lungo corteggiamento iniziato ai tempi di Jobs, ma fallito per le richieste troppo alte in termini di costi pretese da Facebook nei confronti di Apple.

Giu 102012
 

Da quando ho inserito la registrazione al sito, ho attivato anche l’opzione per cui una piccola faccina colorata viene assegnata a ciascun utente di default; questa rappresenta la nostra immagine di identificazione ogni volta che inseriamo un commento o quando accediamo al sito. Queste faccine assegnate casualmente dal sistema a ciascun utente non possono essere scelte e quindi personalizzate. Il loro nome è GRAVATAR, parola che rappresenta l’abbreviazione dei termini globally recognized avatar. Dopo l’iniziale sorpresa, ogni utente vorrebbe cambiarla, ma scopre che nell’inserimento dei dati per la registrazione non c’è la possibilità di usare una immagine di propria scelta come si può fare sui social network (Facebook o Twitter). Inizialmente avevo deciso di lasciare tutto così, ma ora, con il sito avviato e rodato ho ritenuto possibile e interessante, offrire ai miei utenti questa opportunità; inoltre, sto valutando l’opportunità di rendere educazionetecnica.com più social, inserendo liste di discussione (blog) e interfacciamento con i social network. Ma andiamo per ordine e vediamo come cambiare e personalizzare il nostro Gravatar.

Innanzitutto, bisogna sapere che i gravatar, sono gestiti da un sito https://it.gravatar.com/ che qualche tempo fa è stato acquistato da WordPress.com, ossia il motore che ospita pure educazionetecnica.com. Creare, quindi, un Gravatar personalizzato sul sito gravatar.com, equivale a crearlo su WordPress. Questo significa, data l’alta diffusione di questo sistema, che ritroveremo la nostra “faccina” personalizzata automaticamente in ogni sito o blog sul quale ci iscriviamo.

Vediamo come procedere.

  • per prima cosa digitate l’indirizzo https://it.gravatar.com/ verrete indirizzati sulla pagina come quella mostrata nell’immagine sotto.

  •  in alto selezionate Entra/Registrati e premete Registrati.

 

  • inserite nel campo “email” il vostro indirizzo di posta elettronica, avendo l’accortezza di inserire esattamente lo stesso indirizzo che avete utilizzato per registrarvi su educazionetecnica.com. Premete il tasto Registrati.

 

  • a questo punto il sistema vi informerà che è stata inviata una email proprio all’indirizzo che avete inserito e li troverete le indicazioni per completare la procedura di registrazione.
  • cliccando sul link che trovate sull’email, verrete reindirizzati in una pagina del sito Gravatar come quella qui sotto. Completate la registrazione inserendo un vostro nome utente o nuovamente la stessa email di prima e una password (da non dimenticare!!) che vi servirà per accedere e apportare modifiche al vostro account Gravatar.

 

  • A questo punto vi verrà richiesto di selezionare un file immagine dal vostro computer per farlo diventare il vostro Gravatar. Potete scegliere una foto, una icona, un disegno, un grafico in tanti formati diversi. Scelta l’immagine premete il tasto Avanti per continuare.

 

  • Verrete portati nella pagina qui sotto, dove potrete personalizzare e rifinire l’immagine scelta. Nei riquadri di destra potrete vedere in tempo reale le modifiche apportate. Quando sarete pronti, premete il tasto Ritaglia e finisci per confermare le modifiche (l’immagine della lampadina qui sotto è solo un’immagine di prova da me utilizzate per realizzare questo tutoria, quindi al posto della lampadina dovreste trovare l’immagine che avete scelto dal vostro computer).

 

  • Verrete indirizzati alla pagina successiva illustrata qui sotto. Dovete scegliere il livello di visibilità del vostro Gravatar….è inutile dirvi che dovete scegliere G RATED, per una totale visibilità del Gravatar in ogni contesto.

 

  • Siamo quasi alla fine. Adesso dovete associare il Gravatar alla vostra email (sempre la stessa utilizzata in precedenza). Questa pagina è importante, perché potreste avere anche più di una registrazione o più di una email, potendo così associare ad ogni email un Gravatar diverso. Nell’esempio sotto compare solo un indirizzo email (offuscato) con accanto la scritta PRIMARY. Se aveste altre email associate, queste comparirebbero sotto la prima con la scritta SECONDARY. A quel punto potreste scegliere quale email far diventare primaria e quale secondaria e quale immagine associare a ciascuna email (potete anche associare la stessa immagine a tutte le vostre email). Il GIOCO E’ FATTO.

Salvando e uscendo dall’account Gravatar, se non avete commesso errori, alla prossima apertura di educazionetecnica.com anziché la faccina assegnata dal sistema, dovreste trovare la vostra immagine preferita e personalizzata.

Non mi resta che augurarvi buon divertimento e…..vediamo chi sarà il più veloce a cambiare il proprio GRAVATAR.

Se avete dubbi, domande o curiosità, non esitate al solito a commentare questo articolo utilizzando l’apposito spazio che trovate sempre in basso in ogni pagina (quello dei commenti per intenderci), vi risponderò il più presto possibile.

Giu 032012
 

Dal Giappone una innovazione tecnologica per costruire modelli tridimensionali al computer. Il vecchio modellino del manichino, utilizzato dai disegnatori nel passato per simulare i movimenti umani e costruire le scene dei cartoni o dei manga, oggi viene sostituito da QUMARION, un modellino snodabile, collegato direttamente ad un pc, interfacciato con i software della Celsys, ditta specializzata nella realizzazione di animazioni manga giapponesi. La società CELSYS propone delle moderne figure costruite per aiutare chi ha la necessità di creare personaggi 3D. I modellini sono alti 30 centimetri e pesano 255 grammi; possono essere snodati per assumere le pose volute che, attraverso una connessione USB, vengono trasmesse al software attivo sul computer che registra tutti i movimenti.
Questi modelli rendono possibile un’accelerazione nella produzione di animazioni di vario tipo, sfruttando tecniche avanzate tipiche del cinema. E’ possibile tradurre, poi, questi movimenti in filmati da sovrapporre a scene e ambientazioni al fine di completare la scena. Il software sarà disponibile sia per Mac che per Windows nel mese di giugno e al momento è solo in lingua giapponese. Sarà dotato, inoltre, di plug-in per la realizzazioni di mani e altre parti del corpo e infine si potranno trasferire i lavori tridimensionali ad altri software specifici dell’animazione e del 3D come Maya e 3D Studio.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=MfJ4pA8ngDo&w=480&h=360&rel=0]

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=0Ny7xmCGu80&w=480&h=360&rel=0]

Giu 022012
 

Alla prossima conferenza per gli sviluppatori che si terrà dall’11 al 15 giugno a San Francisco, sempre più voci danno per certa la presentazione dell’iOS6 per iPhone. Una delle caratteristiche innovative che, questo nuovo sistema operativo per devices portatili della Apple, dovrebbe portare con se sono le mappe in tre dimensioni, frutto dell’acquisizione che tempo fa la stessa Apple ha effettuato su un gruppo di società specializzate nel mapping tridimensionale tra le quali Placebase, Poly9 e C3 Technologies. L’obiettivo, per la casa dell’iPhone, è quello di sganciarsi da Goggle, rivale in molti campi e creare una crescente dipendenza degli utenti dai prodotti della Mela, arricchendo sempre di più l’offerta nel proprio ecosistema e rendendolo un’esperienza ancor più unica e entusiasmante.

Apple Maps avrà un database completamente nuovo, che non attingerà più a GoogleMaps. Sarà ampliato il supporto al 3D, con nuove visualizzazioni che consentiranno di rappresentare ogni particolare dell’ambiente, edifici e costruzioni in generale, con un effetto 3D. Saranno disponibili anche le consuete visualizzazioni come quella satellitare, con fotografie, con le strade ed altre. Anche le mappe di Apple avranno il loro Street View come per il famoso servizio di Google.

Da alcune immagini diffuse su internet si può notare come la barra di navigazione di Maps sia modificata e questo faccia presagire che l’innovazione sopra descritta sarà implementata. Inoltre, il colore e la grafica fanno presagire ad un restyling completo dell’intera interfaccia del sistema operativo.

Anche in questo caso non ci resta che aspettare per vedere se Apple ci stupirà ancora una volta.