Lug 012012
 

Leggendo sotto l’ombrellone, mi sono imbattuto in un interessantissimo articolo che metteva in evidenza un problema molto attuale, strettamente legato con le tematiche trattate a scuola con la tecnologia. Di cosa trattava? Di RICICLO, ma non quello che facciamo a casa con la differenziata (carta,plastica,vetro e alluminio), ma quello legato allo smaltimento dei rifiuti elettronici (cellulari, tv, lavatrici, ecc.); mi sono messo a cercare e ho scoperto un mondo che ora condivido con voi.

Pensate che in Italia produciamo ogni anno più di un milione e mezzo di tonnellate e queste purtroppo fino ad ora sono state stipate nelle discariche senza alcun beneficio per nessuno. FINO AD ORA. Infatti, pare che da qualche tempo a questa parte stiamo migliorando, diventando più bravi, in molti casi, dei nostri partner europei. Anno dopo anno, il riciclo del rifiuto elettronico sta aumentando grazie anche a un sistema intelligente di raccolta denominato RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).

Il 2011 ha visto aumentare la raccolta fino a 260 mila tonnellate e i rifiuti hi-tech maggiormente riciclati sono stati televisori, monitor, lavastoviglie e lavatrici e forni a micro-onde. Ma, com’è facile intuire manca qualcosa in questi dati: i piccoli elettrodomestici. Qui i dati sono sconfortanti; solo il 17% dei rifiuti tecnologici di piccola dimensione è riciclato negli appositi centri di raccolta contro la media europea del 26%. Complice probabilmente il fatto che questi centri scarseggiano soprattutto al centro-sud e che le persone sono scarsamente informate dell’esistenza di questi centri.

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Quindi, prima di pensare di buttare il cellulare nella spazzatura comune, basta informarsi presso il proprio comune, perché in ognuno esiste almeno un centro di raccolta per questo tipo di rifiuto e lo prelevano gratuitamente senza fatica o oneri per alcuno (basta consegnarlo al negoziante al momento dell’acquisto di un prodotto nuovo, lo si fa ritirare gratuitamente o lo si porta personalmente ai centri di raccolta specializzati).

MA COME FUNZIONA QUESTA RACCOLTA SPECIALE

I prodotti, vengono inviati ad una speciale catena di smontaggio, dove gli oggetti elettronici vengono separati dalle loro parti elettroniche e meccaniche. Dai frigoriferi e condizionatori vengono aspirati in sicurezza i gas tipo il freon e dai componenti elettronici eliminati chip e elementi particolari da trattare poi separatamente.

[Il Freon è un gas appartenente alla famiglia degli alogenuri alchilici. Questo è il nome commerciale dato a un prodotto estratto dal metano e dall’etano per sostituzione di atomi di idrogeno con atomi alogeni (fluoro, bromo e cloro). Fu utilizzato inizialmente come refrigerante in frigoriferi a compressione ma dal 1990 e cioè dal protocollo di Montreal è stato bandito e sostituito con altri gas.]

Ma riciclare può anche essere un redditizio business. Infatti, la raccolta di materiali dai componenti hi-tech della nostra vita, costituisce e costituirà sempre di più (quando aumenterà il livello di raccolta), una fonte di rifornimento per le industrie alla ricerca di materiali per i loro prodotti. Raccogliere i rifiuti tecnologici, riduce da un lato l’inquinamento dell’ambiente e dall’altro i costi perché le industrie si riforniscono direttamente del semilavorato e non devono andare e recuperare la materia prima (es. l’alluminio raccolto dalla differenziata, evita le miniere di bauxite e i costosissimi procedimenti elettrolitici per la produzione di questo metallo).

Questo business è oggi riconosciuto per legge. I comuni italiani dell’ANCI, hanno sottoscritto un protocollo comune di intesa per promuovere e incentivare la raccolta di RAEE, attraverso un sistema di premialità al comune o ai centri di raccolta più virtuosi. Al fine di incentivare l’ottimizzazione dei Centri di Raccolta, l’Accordo siglato prevede “premi di efficienza” crescenti all’aumentare della popolazione servita da ciascun Centro di Raccolta. Tali premi sono compresi fra 25 e 50 euro a tonnellata; è previsto, inoltre, un compenso maggiore per quei Centri di Raccolta che saranno disponibili ad accettare i RAEE ritirati dai Distributori per effetto dell’obbligo di ritiro “1 contro 1” previsto dal D.lgs. 151/2005.

LINKS

  • http://www.cdcraee.it/GetHome.pub_do
  • http://www.ecodom.it/