Giu 242013
 

È passato solo un soffio di tempo e noi siamo cresciuti incredibilmente. Non mi aspettavo un risultato del genere. Il mese scorso abbiamo festeggiato i 1000 iscritti alle nostre pagine e debbo tornare a ringraziare tutti, ma proprio tutti voi, utenti di EDUCAZIONETECNICA.COM per l’affetto, la passione e la fiducia che mi avete accordato. EBBENE SI, SIAMO APPENA DIVENTATI:

2000_def

2000 iscritti, 2000 persone che ogni giorno o di tanto in tanto guardano i nostri articoli e li trovano interessanti tanto da iscriversi. Vi assicuro che tutto ciò mi servirà da sprone per migliorare ancora queste pagine al fine di aiutarvi nella vostra attività didattica, scolastica o lavorativa.

Ancora una volta, rinnovo a tutti l’invito a collaborare, a partecipare attivamente affinché queste pagine possano diventare un punto di riferimento anche per altri.

GRAZIE, GRAZIE e ANCORA GRAZIE

Prof. Davide Betto

Giu 232013
 

Con il nome luna rosa, si definisce il fenomeno astronomico che si manifesta quando la luna e nel punto più vicino alla terra ed è in plenilunio. Questa notte, 22 giugno 2013 è previsto appunto questo spettacolo astronomico, quindi occhi all’insù per osservare il momento in cui il nostro satellite sarà più grande e brillante rispetto all’intero anno solare.

super luna rosa-2Astronomicamente il fenomeno è noto come perigeo ossia distanza minima del nostro satellite dalla terra. Tutti gli appassionati e non potranno osservare a occhio nudo una luna più grande del solito e anche più luminosa e la causa di un effetto ottico potrebbe apparire anche di colore rosa da cui il nome.
La distanza minima dalla Terra sarà raggiunta alle 7 del mattino, e corrisponderà a 356.991 chilometri.
L’evento di questo fine settimana non corrisponde ad un record assoluto: la Luna osservata il 19 marzo 2011 fu ancora più prossima al nostro pianeta; infatti, allora distava solo circa 356.577 chilometri dalla Terra. L’ultimo perigeo notevole si verificò nel 1993, quando la distanza tra noi e la Luna fu di soli 357.210 km.

Il fenomeno della super luna si verifica con una frequenza di 15, ai 16, 17 o 18 anni. La prossima cadrà nel 2028 o 2029, sebbene avremo un fenomeno parziale anche nell’agosto 2014, che sarà molto simile a quello a cui ci apprestiamo ad assistere nei prossimi giorni.
Quest’anno il bel tempo e il cielo sereno, secondo le previsioni, permetterà di ammirarla molto chiaramente.

Buona visione a tutti.

Giu 232013
 

LP3Sembra ieri, ma sono già passati 65 anni da quando fecero il loro debutto nel campo della musica, rivoluzionando per sempre il modo di ascoltarla. Sto parlando dei dischi in vinile, i famosissimi Long Playing che il 21 giugno hanno compiuto l’età di 65 anni dalla data del loro debutto, avvenuto nel 1948. L’annuncio  venne fatto a New York, al Waldorf Astoria Hotel dalla Columbia Records, che presentava al pubblico un disco in vinile da 12 pollici (circa 30 cm di diametro) in grado di contenere oltre 22 minuti di musica per lato.

GrammofonoEmile Berliner, inventore del grammofono, aveva capito, che i cilindri di Thomas Alva Edison non avrebbero avuto vita lunga come supporti di registrazione: erano delicati, difficili da produrre e potevano contenere solo quantità limitate di musica. Berliner ebbe l’idea di trasformare i cilindri in dischi sui quali sarebbe stata incisa la musica sotto forma di solchi impressi sulla superficie. Dopo i primi approcci dimostrativi, nel 1984 dalla sua Gramophone Company uscirono i primi prodotti commerciali del diametro di 17 centimetri circa (7 pollici) che venivano fatti girare alla velocità di 70 giri per minuto. Solo più tardi, e forse per ragioni tecniche, questa si sarebbe standardizzata sui 78 giri al minuto, diventando al tempo stesso sinonimo del primo vero disco, di gommalacca, dell’industria musicale.

Ma anche il disco di gommalacca ebbe un’evoluzione rapida grazie all’arrivo di nuovi materiali. Il materiale si chiamava PVC (polivinilcloruro) e fu inventata una nuova tecnica di incisione a microsolco. Grazie a queste innovazioni un ingegnere della Columbia Records, Peter Carl Goldmark, ridusse la grandezza dei solchi su dischi e i giri per minuto (fino a 33 e 1/3), consentendo di allungare il piacere dell’ascolto (ecco perché long playing), che nei 78 giri era limitato a pochi minuti.

LP2Dopo lo storico annuncio all’Astoria Hotel la Columbia Records rilasciò a distanza di una settimana nei negozi il primo vero Lp. A distanza di solo un anno ne ebbe venduti più di un milione. Questo innescò una competizione tra case discografiche per trovare soluzioni nuove e competitive. Nasce così  il 45 giri a 7″ di diametro ad opera della Rca. Per il compact disc passeranno ancora una trentina d’anni.

Articoli1

Giu 222013
 

etna

Finalmente è successo, da oggi l’Etna, il nostro amato vulcano è diventato patrimonio mondiale dell’UNESCO. A PHNOM PENH in Cambogia l’Unesco ha definito l’Etna come uno dei vulcani “più emblematici e attivi del mondo“. Il comitato riunito nella sua sessione annuale a Phnom Penh in Cambogia, ha aggiunto che l’Etna è il più importante vulcano attivo in Europa con un’attività conosciuta da almeno 2.700 anni e ha “una delle storie documentate di vulcanismo più lunghe della storia“.

Mt_Etna

E ancora, tra le motivazioni, l’Unesco scrive: “I crateri della vetta, i coni di cenere, le colate di lava, le grotte di lava e la depressione della valle del Bove fanno dell’Etna una destinazione privilegiata per la ricerca e per l’istruzione, esso continua ad influenzare la vulcanologia, le geofisica ed altre discipline della Terra“. E, infine, conclude con “La sua notorietà, la sua importanza scientifica e i suoi valori culturali e pedagogici sono d’importanza mondiale“.

Da oggi abbiamo un motivo in più per essere orgogliosi del nostro magnifico vulcano.

Video1

Articoli1

Giu 172013
 
LA PROSPETTIVA (esteso)
Indice Argomenti
1 CENNI STORICI
2 LA TECNICA
3 LA FIGURA PREPARATORIA
4 PROSPETTIVA CENTRALE O FRONTALE
5 PROSPETTIVA ACCIDENTALE O D’ANGOLO
6 PROSPETTIVA OBLIQUA
7 IL METODO DELLA “X”
8 IL METODO DEI PUNTI DI DISTANZA
M MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO

Abbiamo visto come con le Proiezioni Ortogonali, riusciamo a rappresentare un oggetto attraverso la sua scomposizione in tre proiezioni da altrettanti punti di vista e di come tale tecnica serva principalmente a descrivere metricamente un oggetto. Abbiamo poi visto come con le Assonometrie riusciamo a dare una rappresentazione tridimensionale rapida e intuitiva dell’oggetto e di come esistano differenti tipi di visualizzazione a seconda di come posizioniamo gli assi di riferimento.

Esiste un’altra tecnica grafica per la rappresentazione dei disegni geometrici che prende il nome di Prospettiva. La prospettiva, altro non è che un artificio geometrico che consente di rappresentare su una superficie piana un oggetto così come appare all’occhio umano. Quindi, tra le tecniche di rappresentazione è quella che consente una visualizzazione degli oggetti più vicina alla realtà.

CENNI STORICI

Prospettiva2I primi esempi dell’uso della prospettiva compaiono nell’arte figurativa romana in modo embrionale, privo di regole e codifiche precise. Si parla più che altro di un tentativo di rappresentazione prospettica basata sulla sensibilità e sull’intuito dell’artista. Una vera e propria rivoluzione della tecnica la si ebbe nel quattordicesimo secolo ad opera dell’artista e architetto Filippo Brunelleschi (1377 – 1446). Con la sua grande maestria e la conoscenza approfondita del disegno tecnico, l’architetto fiorentino adotta per la prima volta il sistema di rappresentazione prospettica a un unico punto di fuga, per cui ne è anche l’inventore. La diffusione di questa tecnica fu rapida e accolta ben volentieri, perché in un’epoca di rinnovamento come il Rinascimento anche le novità nel disegno rappresentavano una svolta in quella direzione.

Proiezione-retteBrunelleschi basò il suo approccio sugli studi di Euclide della percezione visiva, ossia dei raggi luminosi che dall’oggetto si dirigono verso l’osservatore convergendo verso il centro dell’occhio sul piano della retina. Nella teoria formulata da Brunelleschi  i raggi proiettanti sono rette che toccano i vertici degli oggetti che si devono rappresentare, il centro di proiezione è il punto di vista e la retina è il piano di rappresentazione.

Il procedimento geometrico teorizzato da Brunelleschi fu completato e regolamentato da Piero della Francesca, verso la metà 1400. Egli scrisse il trattato “De prospectiva pingendi” che costituisce il primo studio organico della prospettiva con la formulazione di un preciso sistema di leggi e procedimenti matematici.

Dal rinascimento in poi la prospettiva sarà sempre più legata alle ricerca matematica, realizzando un passaggio dalla prospettiva rinascimentale di tipo centrale, a rappresentazioni su di un piano con modalità diverse (accidentale e obliqua). Questa parte della geometria prenderà il nome di Geometria Descrittiva.

Prosp_chiesetta

 TORNA ALL’INDICE

LA TECNICA

ElementiLa prospettiva consente, quindi, di vedere gli oggetti esattamente come li percepisce l’occhio umano. Immaginiamo, quindi, di guardare un oggetto senza muovere la testa e contemporaneamente con tutti e due gli occhi (visione binoculare). Possiamo definire un cono visivo che partendo dall’occhio dell’osservatore includa tutto l’oggetto da osservare. Questo dipende ovviamente dalla dimensione dell’oggetto e dalla distanza dell’osservatore da questo. Dall’esperienza condotta scientificamente, si è dimostrato che l’angolo migliore di apertura del cono visivo deve essere compreso tra i 30° e i 40°. Coni ottici con apertura maggiore generano aberrazioni ottiche simili a quelle che i fotografi ottengono usando un grandangolare come obiettivo per la loro macchina fotografica.

L’altro fattore fondamentale per una buona riuscita della prospettiva è la scelta del punto di vista. E’ facile intuire come sia possibile guardare un oggetto in infiniti modi e di come questo dipenda da tre parametri fondamentali: posizione dell’osservatore, distanza tra l’osservatore e l’oggetto e l’altezza del punto di vista. Ad esempio, nella prospettiva accidentale, l’asse visuale va collocato in corrispondenza della parte dell’oggetto che si vuole evidenziare (ad esempio un lato dell’oggetto piuttosto che un altro).

Per capire come ciò avviene, è necessario definire alcuni elementi base della tecnica prospettica. In pratica si tratta di osservare un oggetto e quindi di definire un osservatore (noi), scegliere l’oggetto da rappresentare, e immaginare di frapporre tra noi e l’oggetto un piano virtuale verticale, come una lastra di vetro trasparente, che rappresenta il piano sul quale disegneremo il nostro oggetto in prospettiva.

Vediamo quali sono gli elementi base della prospettiva:

dis. 1 OSSERVATORE – siamo noi, cioè coloro che osservano l’oggetto da una posizione ben precisa
dis. 2 OGGETTO – qualunque cosa vogliamo rappresentare in prospettiva; viene definita anche figura obiettiva
dis. 3 PIANO DI TERRA (PT) – è il piano orizzontale sul quale è collocato l’osservatore. Rappresenta in parole povere il pavimento sotto i nostri piedi. Si indica con le lettere P e T maiuscole
dis. 4 QUADRO PROSPETTICO (Q) – rappresenta il piano verticale interposto tra l’osservatore e la figura obiettiva; possiamo immaginarlo come una lastra di vetro posta verticalmente tra noi e l’oggetto che vogliamo rappresentare. Si indica con la lettera Q maiuscola
dis. 5 LINEA DI TERRA (LT) – rappresenta la linea di intersezione tra il piano di terra PT dove è poggiato l’osservatore e il piano di quadro prospettico Q.  Si indica con le lettere L e T maiuscole
dis. 6 PUNTO DI VISTA (PV) – rappresenta il punto dal quale guardiamo l’oggetto; quindi sono i nostri occhi. Si indica con le lettere P e V maiuscole
dis. 7 PUNTO DI STAZIONE (PS) – rappresenta il punto esatto sul piano di terra PT dove si trova l’osservatore. Quindi il punto nel quale poggiamo i nostri piedi. Si indica con le lettere P e S maiuscole
dis. 8 ALTEZZA (h) – rappresenta la distanza tra il punto di vista dell’osservatore PV e il punto di stazione PS dell’osservatore stesso. Si indica con la lettera h minuscola
dis. 9 RAGGI VISUALI – rappresentano tutte le rette virtuali che collegano il punto di vista, ossia l’occhio dell’osservatore, con tutti gli spigoli dell’oggetto da rappresentare
dis. 10 PUNTO PRINCIPALE (PP) – rappresenta il punto in cui l’asse visivo ortogonale che parte dall’occhio dell’osservatore, incontra il quadro prospettico Q. Si indica con le lettere PP maiuscole
dis. 11 LINEA DI ORIZZONTE (LO) – rappresenta la linea di intersezione tra il piano orizzontale parallelo al piano di terra passante per l’occhio dell’osservatore (PV). e il quadro prospettico Q. La linea di orizzonte varia al variare dell’altezza dell’osservatore. Si indica con le lettere L e O maiuscole
dis. 12 PUNTO DI DISTANZA (PD) – rappresenta la distanza del punto di vista PV dal piano di quadro Q. Serve a facilitare le rappresentazioni grafiche e si riporta a destra o a sinistra del Punto Principale PP sulla Linea di Orizzonte LO. Si indica con le lettere P e D maiuscole

 TORNA ALL’INDICE

LA FIGURA PREPARATORIA

In molti casi, la realizzazione di una prospettiva corretta, richiede la preparazione di un disegno che rappresenti in vista dall’alto (pianta) l’oggetto da rappresentare e sul quale siano note e indicate le dimensioni dell’oggetto stesso. Questo disegno prende il nome di figura preparatoria. La realizzazione di questa figura, su foglio a parte o su un angolo dello stesso foglio, permette di realizzare una prospettiva in modo più semplice e diretto, e in molti casi anche in scala diversa generalmente più grande. Per cui, la figura preparatoria, rappresenta in molti casi un grande vantaggio nella realizzazione della prospettiva.

Figura-preparatoria

Prospettiva con figura preparatoria di un Triangolo Equilatero

Sulla base delle teorizzazioni sviluppate da allora, possiamo dire che esistono tre tipi di rappresentazione prospettica che variano in base alla posizione che l’oggetto assume rispetto a un piano di proiezione detto quadro. Per cui avremo:

  • prospettiva centrale o frontale; l’oggetto da disegnare è parallelo al piano di proiezione. Tutte le linee di profondità (lunghezza) convergono nello stesso punto (punto di fuga proprio), le linee parallele al quadro (larghezza) restano parallele, le rette verticali (altezza) restano verticali;
  • prospettiva accidentale o d’angolo; l’oggetto rappresentato è ruotato rispetto al quadro e nessuno dei suoi lati è a questo parallelo, vi sono così due punti di fuga in cui convergo le linee orizzontali (larghezza e lunghezza), ma le rette verticali (altezza) restano verticali;
  • prospettiva obliqua o razionale o a quadro inclinato; l’oggetto rappresentato è ruotato rispetto al quadro di proiezione anche verticalmente, vi sono così tre punti di fuga, due per le linee orizzontali (larghezza e lunghezza) ed uno per quelle verticali (altezza).

 TORNA ALL’INDICE

PROSPETTIVA CENTRALE O FRONTALE

Prospettiva-CentraleCome detto precedentemente, nella prospettiva centrale, la posizione del piano di quadro Q è sempre parallela a un lato della figura o a un lato del quadrato o rettangolo che la contiene. Le rette parallele al quadro restano parallele anche in prospettiva e le rette verticali restano tali anche in prospettiva.

L’operazione preliminare per la prospettiva centrale, è la definizione in proiezione ortogonale delle dimensioni della figura. Bisogna quindi disegnare una figura preparatoria che prevede i seguenti passaggi:

disegnare la pianta della figura da rappresentare in prospettiva della quale, ovviamente, bisogna conoscere le dimensioni corrette;

costruire il piano di quadro (Q) in posizione parallela ad uno dei lati della figura;

si posiziona il punto di vista (PV) a una distanza tale che la figura rientri completamente nel cono visivo (normalmente una visuale con angolo di apertura non superiore ai 35° e in una posizione tale che l’asse visivo passi all’interno della figura, nel suo centro o vicino a questo;

si ribalta il punto di vista PV sulla linea di orizzonte LO individuando il punto di distanza PD;

si ribaltano i punti utili alla definizione della prospettiva sul lato opposto a PD tracciando delle rette inclinate a 45°.

Nella prospettiva centrale si possono utilizzare diversi metodi per ottenere l’immagine desiderata. Quelli più utilizzati sono:

Il metodo dei raggi visuali;

Il metodo del prolungamento dei lati;

Il metodo dei punti di distanza;

Il sistema del ribaltamento.

 TORNA ALL’INDICE

PROSPETTIVA ACCIDENTALE O D’ANGOLO

Prospettiva-AccidentaleNella prospettiva accidentale,come detto, il piano di quadro Q non è parallelo ai lati dell’oggetto da rappresentare. La disposizione del piano dipende dall’effetto prospettico che si vuole ottenere. Una buona prospettiva si ottiene disponendo il quadro, nella figura preparatoria, con inclinazioni di 30° o 60° rispetto ai lati del rettangolo che contiene l’oggetto. E’ importante che l’angolo minore stia dal lato più importante della costruzione, cioè quello che vogliamo mettere in evidenza nella rappresentazione.

La scelta del punto di vista è importantissima per una buona riuscita del disegno. Anche in questo caso la sua posizione è arbitraria ma è consigliabile posizionare PV a una distanza tale che l’angolo formato tra i raggi visuali r’ ed r” (i raggi che da PV vengono diretti verso gli estremi della figura rappresentata in pianta), sia minore di 45°. In questo modo, i raggi visuali staranno all’interno del cono ottico e quindi l’immagine risultante sarà percettivamente corretta, quindi senza aberrazioni ottiche.

Nella prospettiva accidentale si possono utilizzare diversi metodi per ottenere l’immagine desiderata. Quelli più utilizzati sono:

Il metodo dei raggi visuali;

Il metodo dei punti di distanza;

Il metodo dei punti di fuga e delle perpendicolari al quadro;

Il metodo dei punti misuratori.

 TORNA ALL’INDICE

PROSPETTIVA OBLIQUA

In questo caso, pure il Piano di Quadro Q è inclinato rispetto all’oggetto per cui anche le facce verticali dell’oggetto avranno un punto di fuga. Possiamo scegliere se il Piano di Quadro debba essere inclinato verso l’oggetto o verso l’osservatore.

Piano-di-Quadro-verso-osservatorePiano-di-Quadro-verso-oggetto

La prospettiva che si ottiene si chiamerà di conseguenza, prospettiva razionale dall’alto o prospettiva razionale dal basso. Questa prospettiva presenta maggiori difficoltà esecutive in confronto ai casi precedenti, per cui è raramente utilizzata. Inoltre il quadro può essere esterno, tangente o secante l’oggetto da rappresentare. Nel caso in cui sia secante, il quadro funge anche da Piano di Sezione come avviene negli spaccati prospettici.

Altro parametro da modificare che ci consente di ottenere differenti visualizzazioni dell’oggetto, è la quota del punto di vista PD rispetto all’oggetto da rappresentare. Quindi, potremo avere differenti visualizzazioni:

dal sotto in su, quando il punto di vista ha quota negativa, ossia quando viene posto più in basso della Linea di terra LT;

dal basso, quando il punto di vista è molto vicino alla Linea di terra LT fino a giacere su di essa. Avremo una prospettiva a raso terra, nella quale di conseguenza la linea di orizzonte coincide con la linea di terra;

ad altezza uomo, quando il punto di vista viene disposto a una quota variabile fra i 150 e 170 centimetri da terra. Questa rappresentazione ci consente di vedere gli oggetti come ci appaiono normalmente;

dall’alto, quando il punto di vista è situato a un’altezza maggiore di quella degli oggetti da rappresentare, così come avviene nelle viste dette a volo d’uccello.

 TORNA ALL’INDICE

IL METODO DELLA “X”

Creare o dividere segmenti in parti uguali in prospettiva, soprattutto in quella centrale può essere lungo e tedioso. Però, si può utilizzare uno stratagemma, chiamato metodo della X, per creare segmenti equidistanti o dividere segmenti in parti uguali. Vediamo come fare.

Metodo X_movie

Immaginiamo di aver già fissato la LT e la LO e di aver individuato su LO il punto di fuga PV.

Tracciamo da un punto su LT una retta 1 e fughiamo su PV il suo punto base e la sua altezza.

Ad una certa distanza tracciamo un’altra retta verticale parallela a 1 che chiameremo retta 2.

Tracciamo adesso le diagonali tra i punti base delle due rette e le loro altezze; si disegnerà così una X (ecco da dove il nome di metodo della X).

Chiamiamo A il punto di intersezione tra le due diagonali e fughiamolo su PV.

Ora uniamo l’altezza della retta 1 con il punto medio sulla retta 2.

Dall’intersezione di questa retta con la fuga del punto di base della retta 1 individueremo il punto 3, base della retta 3 parallela alle due precedenti.

Allo stesso modo, dall’altezza della retta 2, tracciamo un segmento che interseca la retta 3 nel suo punto medio fino all’intersezione con la fuga del punto base della retta 1 che, individuerà un punto 4.

Da questo punto tracceremo la retta 4 parallela alle precedenti.

Procedendo analogamente, definiremo una serie di linee parallele, equidistanti, rappresentate in proiezione prospettica (vedi l’animazione sopra).

 TORNA ALL’INDICE

IL METODO DEI PUNTI DI DISTANZA

Dobbiamo ad un altro grande architetto del passato, Leon Battista Alberti, la costruzione abbreviata in prospettiva che usa i cosiddetti punti di distanza, ossia rette inclinate a 45° rispetto al piano di quadro (Q) ottenute ribaltando sulla linea di orizzonte LO, la distanza del punto di vista PV dal quadro. L’uso dei punti di distanza, facilita moltissimo la costruzione delle figure in prospettiva centrale. Infatti, ogni punto può essere individuato dall’intersezione di una linea passante per il punto perpendicolare al quadro (che in prospettiva concorre al punto principale PP) con una linea, passante per il punto, inclinata di 45° rispetto al quadro (che in prospettiva concorre a un punto di distanza PD). In genere è sufficiente l’uso di un solo punto di distanza.

Metodo dei Punti di Distanza

 TORNA ALL’INDICE

MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO

 TORNA ALL’INDICE

Giu 132013
 

http://www.youtube.com/watch?v=ROwGv6Bp6Dw&w=560&h=420&rel=0

Molti di voi lo avranno intuito dal video pubblicato in queste pagine nei giorni precedenti. La conferenza degli sviluppatori della Apple è ancora in corso e sono state presentate durante la convention al Moscone Center tutte le novità hardware e software della casa di Cupertino. Ma una cosa in particolare mi ha colpito, ha colpito la mia fantasia e il mio immaginario. Ancora una volta la Apple è riuscita a stupirmi reinventando dalla base qualcosa di consueto. iOS 7 porta con se tante novità soprattutto quelle nella grafica, OSX Maverich il nuovo sistema operativo per computer Apple, porta con sé oltre 200 innovazioni, novità che utilizzeremo non appena saranno disponibili per i nostri dispositivi, tutte belle cose, sì, ma attese e in qualche modo già preventivate. Ciò che mi ha stupito è la presentazione invece di un oggetto hardware, il nuovo Mac Pro, con caratteristiche e contenuti assolutamente innovativi. Ancora una volta gli ingegneri e designer della Apple sono riusciti a stupire reinventando dalla base il computer desktop. Un piccolissimo cilindro nero lucido, una forma essenziale, lineare, un oggetto d’arredamento. A guardarlo si penserebbe ad una lampada, a un vaso ma non sicuramente al computer top della gamma della Apple.

Apple-Mac-Pro-2013-1

Si tratta di un progetto avanzatissimo; un core termico unificato capace di distribuire in modo efficiente tutta la capacità termica fra i processori. Questi saranno due nuovissimi processori Intel Xeon E5 di prossima generazione. La workstation integrerà in uno spazio pari ad 1/8 di quello occupato dalla precedente generazione di Mac Pro, due GPU grafiche di classe workstation (pare saranno delle ATI FirePro ottimizzate e realizzate a posta per Apple capaci di ottenere prestazioni superiori del 45% rispetto alle più veloci schede grafiche attualmente sul mercato, 6 porte Thunderbolt 2 che consentiranno di collegare in serie fino a 36 devices a piena velocità in catena, archiviazione basata su memorie flash basata su PCIe e memoria ECC. In poche parole, un mostro.

MACPRO_ScrollI nuovi processori Intel Xeon E5 saranno disponibili con configurazioni fino a 12 core e saranno capaci di offrire prestazioni di calcolo in virgola mobile pari al doppio degli attuali Xeon.

MacPro04

MacPro05

MacPro06

Anche i classici colli di bottiglia dei computer attuali saranno superati; per l’archiviazione dati le memorie flash basate su PCIe, consentiranno uno storage fino a 10 volte più veloce dei tradizionali dischi rigidi desktop e l’aggiunta delle memoria ECC DDR3 a quattro canali a 1866MHz consentirà un flusso dati fino a 60GBps. Per chiarire, la nuova macchina consentirà di montare video in 4K (4 volte il FullHD) a risoluzione piena mentre si esegue allo stesso tempo il rendering degli effetti in background.

Con le sue 6 porte Thunderbolt, 4 porte USB 3, 2 porte Gigabit Ethernet e una porta HDMI 1.4, Apple ha creato anche la macchina più espandibile in assoluto.

Ancora Apple non ha reso noto le date di uscita ed i costi di questo “mostro”, ma ha confermato che sarà entro l’anno. Il mondo dei professionisti ha nuovamente di che gioire, si tratta solo di aspettare.

Galleria

 

 

Articoli1

Giu 112013
 

Lenti-a-contatto_Scroll

Su indicazione di un mio alunno, propongo oggi un articolo interessantissimo che tratta di una novità tecnologica di grande rilievo. Ispirato forse dai Google Glass, Fabrizio scandagliando la rete ha trovato un blog che parla di un’innovazione che ci richiama ad altri argomenti già affrontati su queste pagine. Vi ricordate il grafene? Ebbene, un team di ricercatori di tutto il mondo ha sviluppato una tecnologia per la realizzazione delle lenti a contatto del futuro.

Si tratta di un mix altamente conduttivo ed elastico realizzato da fibre di grafene e da nanofili di argento trasparente. Questi, fissati ad un obiettivo off-the-shelf permettono la realizzazione di un dispositivo molto simile ai Google Glass, ma sotto forma di lente a contatto.

Lenti a contattoI ricercatori hanno testato per lungo tempo queste nuove lenti sull’occhio dei conigli in quanto molto simili a quello umano. Nei test condotti per cinque ore consecutive di applicazione della lente sull’occhio del coniglio, questi non hanno tentato di strappassero strofinandosi e non avuto neanche ricavato arrossamenti percepibili sulla cornea.

Il capo della ricerca Jang Ung-Park, ingegnere chimico presso l’Istituto Nazionale di Ulsan della Scienza e della Tecnologia, ha affermato di voler realizzare un dispositivo che svolga le stesse funzioni dei Google Glass solo senza tutta la struttura esterna, quindi adattandoli direttamente alla forma dell’occhio umano.

Riusciranno i ricercatori a realizzare questo ambizioso progetto?

Grazie Fabrizio per la consulenza.

Articoli1

Giu 112013
 

PS4

La guerra è appena iniziata. Non appena Microsoft ha presentato la sua Xbox One, Sony risponde con la presentazione di PlayStation 4 l’ultima incarnazione della sua consolle da salotto. Anche in questo caso pochi fronzoli, poca cura nei riguardi dell’estetica ma pura potenza e una particolare attenzione ai contenuti digitali che il device in grado di fornire all’utente.

PS4_3

Ai contenuti digitali la PlayStation 4 farà riferimento al catalogo della Sony Pictures sia per quanto riguarda il cinema che per quanto riguarda la musica. Dall’altro lato, la PlayStation 4 come la Xbox One fornirà un’enorme catalogo video ludico. Molti servizi saranno attivi sin dalla presentazione della consolle come ad esempio Video Unlimited e Music Unlimited che garantiranno archivi musicali e cinematografici in costante aggiornamento. Inoltre la PlayStation quattro consentirà la visione di eventi live e di condividerli.

PS4_2

I Gamepad della consolle sono stati semplicemente rivisti e migliorati, ma esteticamente sono molto simili se non uguali agli attuali.

PS4_1

Non si parla ancora di data di uscita anche se molto probabilmente è prevista per il periodo natalizio, che tradizionalmente è il periodo di maggiore picco negli acquisti da parte degli utenti. Il costo indicativo sarà di €399, ben €100 in meno del costo della Xbox One.

Video1

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=V-lTKBElPaM&w=560&h=420&rel=0]

Articoli1

Giu 102013
 

WWDC2013

iveMancano poche ore all’evento più importante per la Apple, il WWDC 2013. La conferenza degli sviluppatori che si tiene ogni anno nel mese di giugno al Moscone Center di San Francisco in California. Certamente la Apple presenterà grandi novità in questa manifestazione e soprattutto l’attenzione va rivolta alla nuova versione del sistema operativo iOS per dispositivi mobili: pare verrà presentata, infatti, la versione 7 del sistema operativo. Le novità dovrebbero essere tante e di grande portata perché per la prima volta a dirigere il settore relativo ai sistemi operativi mobili è Jonathan Ive, il designer che ha disegnato gran parte dei device Apple dall’iMac all’iPhone all’iPad.

Molti rumors si sono rincorsi sulla rete in questi giorni, cercando di anticipare tutte le novità che la conferenza presenterà agli sviluppatori e al pubblico. Una cosa appare certa, e che le novità sullo iOS 7 saranno soprattutto di tipo grafico. Infatti, in questi giorni è stato allontanato dalla Apple l’ingegnere che fino ad ora si era occupato di iOS 7, ossia Scott Forstall. Scott, era un fautore del cosiddetto skeumorfismo, ossia quel particolare tipo di design che cerca di riprodurre in forma digitale gli oggetti le caratteristiche reali. Gli iOS finora sviluppati dalla Apple sono infatti stati caratterizzati da una ricchezza di icone che rappresentava in miniatura oggetti della vita quotidiana. Jonathan Ive invece, al contrario di Scott, propone un design minimalista con interfaccia grafica piatta molto semplice e sovrabbondanza di bianco e nero. Tutto ciò sempre nella tradizione Apple di mantenere sempre la semplicità d’uso del suo sistema operativo nonché la continuità nella facilità d’uso e le modalità di interazione.

iOS7_ScrollTutto fa pensare a questo, infatti le immagini che sono già state pubblicate sulla rete del Moscone Center di San Francisco, mostrano un design nuovo essenziale con colori piatti a contrasto.

Il conto alla rovescia è oramai finito. Tra poche ore infatti apriranno le porte del Moscone Center e la convention avrà inizio e saranno rivelati al mondo il nuovo iOS e altre grandi probabili caratteristiche, visto che dalle immagini e dagli striscioni pubblicati al Moscone Center questa innovazione non colpirà soltanto lo iOS, ma coinvolgerà anche il sistema operativo dei computer Apple e probabilmente seguirà anche la presentazione di qualche dispositivo hardware.

Vedremo quindi come questa sera la Apple sarà ancora in grado di stupire il mondo con la sua innovazione e la sua straordinaria semplicità.

Articoli1