Dic 032013
 
TIPOLOGIE DI MURI E I MATTONI
Indice Argomenti
1 INTRODUZIONE
2 CLASSIFICAZIONE
3 IL MATTONE E I MURI
4 I MURI INVISIBILI: LE FINESTRE
M MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO
V APPROFONDISCI CON I VIDEO
Argomenti precedenti
#1 STATICA DELLE STRUTTURE
#2 STRUTTURE ELEMENTARI
#3 STRUTTURE DI FONDAZIONE
#4 SCOMPOSIZIONE TECNICA DELL’EDIFICIO
INTRODUZIONE

Siamo abituati a vederli (senza notarli) tutti i giorni; dividono le stanze di casa nostra, le aule della nostra scuola o gli spazi dei nostri edifici dall’esterno. Si tratta dei muri, elementi architettonici a sviluppo verticale con spessore ridotto rispetto alla lunghezza e all’altezza. Possono avere un andamento rettilineo o curvo. Possono essere costituiti da un unico materiale (a getto) o con la sovrapposizione di tanti piccoli elementi, ad esempio mattoni o pietre.

Storicamente la loro nascita si può far risalire al momento in cui l’uomo ebbe necessità di proteggersi dai pericoli esterni come le condizioni atmosferiche o gli animali feroci. In epoca preistorica, le pareti delle grotte in cui si rifugiava, ma in seguito dagli schermi delle costruzioni che realizzava come le capanne o le case a tetto. Per i greci la parete (isodoma) aveva un’importante funzione portante, mentre, per i romani che, inventarono tecniche più rapide e economiche, alcune divennero dei semplici divisori interni tra gli ambienti.

Osservandoli si nota subito che non sono tutti uguali, infatti, se guardiamo un muro esterno notiamo subito che esso ha uno spessore diverso da uno interno. Tecnicamente sono molto diversi uno dall’altro e in base alle loro caratteristiche funzionali, strutturali, estetiche o di altro tipo possono essere classificati in tanti modi.

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CLASSIFICAZIONE

I modi più comuni di classificare i muri sono i seguenti:

CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA FUNZIONE:

Muri portanti. Sono quei muri detti anche maestri che, hanno il compito di sostenere i carichi dell’edificio e scaricarli sulle fondamenta. Nel passato, prima dell’avvento delle costruzioni in c.a. e acciaio, i muri perimetrali erano tutti portanti. Per questo motivo, tali muri, hanno sempre un aspetto massiccio.

Muri tramezzi. Sono quelli che dividono le stanze di una casa e hanno spessore molto ridotto perché non sostengono pesi e lasciano libero il massimo spazio possibile.

Muri di tamponamento. Sono tipici delle costruzioni a telaio e riempiono gli spazi tra i pilastri e le travi. Hanno uno spessore inferiore a quello dei muri portanti perché non svolgono questa funzione, ma sempre importante perché devono isolare termo-acusticamente per lo spazio che racchiudono.

Muri di contenimento, detti anche di sostegno. Sono murature massicce che hanno lo scopo di sostenere grandi quantità di terreno su superfici scoscese o di acqua raccolta in invasi, come nel caso delle dighe.

CLASSIFICAZIONE IN BASE AL MATERIALE:

Muri in pietra. Sono muri realizzati con pietrame di differente tipologia assemblato con perizia per mantenere spessore e solidità del manufatto. In base al tipo di lavorazione potremo avere muri in pietra squadrata nei quali le pietre vengono lavorate e squadrate in modo da formare parallelepipedi regolari oppure muri in pietrame a faccia vista in cui le pietre vengono solo grossolanamente regolarizzate e poi assemblate.

Muri in blocchi di laterizio. Sono realizzati con mattoni pieni o forati di laterizio, facili da assemblare.

Muri in calcestruzzo. Sono realizzati con blocchi pieni o forati di calcestruzzo e sono ottimi per l’isolamento termo-acustico.

Muri di cartongesso. Sono composti da lastre sottili dello spessore di circa 12 mm, larghe 1,20 m e lunghe dai 2 ai 3 metri, ottenuti impastando polvere di gesso, leganti, rinforzi e acqua tra due fogli di carta. Sono facili da montare ed economiche.

CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA POSIZIONE:

Muri in elevazione. Sono quelli che partono dal livello del terreno e si sviluppano verso l’alto.

Muri di fondamenta. Sono quelli che dal livello del terreno si sviluppano verso il basso nel sottosuolo, avendo la funzione di scaricare i carichi della struttura sulla fondazioni e proteggere i piani interrati dall’umidità.

CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA TECNICA COSTRUTTIVA:

Muri a secco. Sono quelli realizzati senza l’uso di alcun legante (malta, cemento, ecc.) sovrapponendo pietre prelevate in loco senza alcuna squadratura delle stesse. Il muro si regge per effetto della gravità e delle forze di attrito tra le pietre.

Muri legati con malta. Sono quelli realizzati unendo gli elementi, anche irregolari, con un legante spesso malta, disposta in sottili strati tra le pietre o i mattoni.

Muri a getto. Sono quelli realizzati effettuando delle colate di calcestruzzo all’interno di apposite casseforme (come per i pilastri) o in apposite trincee scavate nel terreno.

CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA SCOMPOSIZIONE TECNICA:

Chiusure e Partizioni. (vedi: SCOMPOSIZIONE TECNICA  di un EDIFICIO)

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IL MATTONE E I MURI

Gli spessori dei muri in laterizio sono ottenuti e misurati come multipli della larghezza o “testa” del mattone. La “testa” è perciò il modulo base di riferimento. Per cui avremo:

muri il cui spessore è uguale alla larghezza di un mattone chiamati “a una testa“;

muri il cui spessore è uguale alla lunghezza (o a due volte la larghezza) di un mattone chiamati “a due teste“.

muri il cui spessore è uguale ad una lunghezza e mezzo (o a tre volte la larghezza) di un mattone si definisce “a tre teste” e così via.

Normalmente il mattone pieno (quello unificato) misura 5,5 cm x 12 cm (la testa) x 25 cm, per cui le misure delle murature corrisponderanno alle seguenti misure:

muro ad “una testa” = 12 cm;

queste pareti vengono di solito utilizzate come partizioni interne verticali per dividere gli spazi funzionali dell’edificio. Possono essere in mattoni pieni o forati o in altro materiale (cartongesso). Non sono progettate per assolvere a funzioni protettive e isolanti, per cui lo spessore è contenuto al massimo. Disponendo i mattoni di “taglio” (5,5cm) è possibile ridurre ulteriormente il loro spessore (8cm totali). Sono sconsigliati tali spessori perché questo rende difficile il passaggio degli impianti all’interno della parete.

muro a “due teste” = 25 cm (un mattone in lunghezza oppure due mattoni di testa ed 1 cm di malta di separazione);

servono normalmente a separare due ambienti funzionalmente diversi (ad esempio due appartamenti). E’ richiesto isolamento acustico, da qui lo spessore maggiorato. Non hanno funzioni portanti, ma possono includere elementi portanti quali pilastri di cemento armato. Vengono utilizzate anche nelle pareti dei bagni che devono contenere le condutture di scarico o sostenere i sanitari sospesi. Questo tipo di pareti si chiamano tecnicamente pareti bagnate perché al loro interno accolgono l’impianto idrico e fognario.

muro a “tre teste” = 38 cm (un mattone in lunghezza separato da 1 cm di malta da un mattone di testa oppure tre mattoni di testa separati da due spessori da 1 cm di malta).

Queste pareti vengono usate come chiusure esterne perché realizzano una difesa efficace contro gli agenti atmosferici e il rumore proveniente dall’esterno.

Muro intercapedinemuri misti con “intercapedine” = 44 cm

Normalmente queste pareti sono realizzate con una intercapedine interna vuota (aria) o riempita di materiale isolante, che ha lo scopo di ridurre il ponte termico ossia la dispersione di calore tra esterno ed interno.

Approfondisco: ponte termico – può essere definito come quella parte della struttura di un edificio con caratteristiche termiche diverse dalle altre con cui è a contatto. In corrispondenza del ponte termico la temperatura superficiale è inferiore rispetto al resto della struttura; vi si può formare condensa e, quindi, la muffa (come nell’immagine a fianco).

Il mattone può anche essere ridotto quando necessario secondo uno degli schemi illustrati qui sotto, solitamente per spacco o taglio:

Bernardino o Quartino Mezzo Tre quarti Tozzetto

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I MURI INVISIBILI: LE FINESTRE

Muri09Dove le pareti vengono interrotte per necessità di veduta, illuminazione e aerazione con le finestre, queste vengono progettate con accorgimenti  tali da garantire almeno una parte della protezione realizzata dal muro. I moderni infissi, prevedono diversi strati di vetro (2 o più) separati da intercapedini d’aria che fanno da isolante termo-acustico riducendo così la differenza con il resto della parete in muratura.

Muri10L’immagine a destra mostra una foto-termografica della facciata di un edificio. In rosso sono evidenziate le parti calde, cioè quelle dalle quali avviene la dispersione del calore, in blu-azzurro le parti fredde, cioè quelle che assicurano maggiormente la tenuta del calore. Evidentemente le parti con maggiore dispersione sono quelle a spessore ridotto, cioè porte e finestre, elementi per i quali un tecnico deve, quindi, prestare la massima attenzione nella loro progettazione o scelta.

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MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO


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Durata: 7:23 Durata: 00:00
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