Ago 222015
 

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Si chiama Sceliphron caementarium ed è una laboriosissima vespa muratore, capace di costruire il proprio nido con il fango secondo precise proporzioni.

E’ dall’osservazione di questo insetto laborioso e del modo in cui costruisce la propria dimora che Massimo Moretti padre della prototipazione 3D in Italia ha sviluppato un progetto denominato WASP, World’s Advanced Saving Project. Si tratta di un progetto per la stampa 3D di case in argilla premiato con il Green Award al 3D Print Show di Londra.

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Il vantaggio offerto da questa tecnologia è quello di poter creare con materiali naturali come l’argilla, costruzioni a bassissimo impatto, ad alta efficienza termica e dai costi ridottissimi.

Moretti, utilizzando una particolare stampante 3D denominata Power Wasp e un software open source per la modellazione solida, ha dimostrato come è possibile applicare su larga scala l’uso di materiali poveri in chiave moderna. Per millenni si sono realizzate case e intere città con fango crudo e argilla, ecologici, economici e facili da reperire con risultati duraturi e incredibili.

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E’ ovvio che si è partiti dalla realizzazione di modelli in scala ridotta, ma l’obiettivo del team è quello di realizzare una stampante abbastanza grande da poter realizzare case in argilla di dimensione reale. Il vantaggio si vedrebbe soprattutto in quelle aree depresse e sottosviluppate del pianeta, sostituendo così capanne e bidonville a favore di case riciclabili, esteticamente migliori, a costo bassissimo e a impatto zero. Case che utilizzerebbero i prodotti di quella terra, rinnovabili e dismettibili senza danni nel momento in cui non sono più utilizzate.

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