P-OLED o Plastic OLED, sono probabilmente l’ultima frontiera degli schermi.
POLED è un acronimo delle parole Polymer Organic Light Emitting Diode.
Polymer o polimero è un materiale plastico nato dall’aggregazione di più monomeri o molecole semplici. Si tratta quindi di una molecola complessa che sta alla base della maggior parte dei materiali plastici sintetici come plastiche, gomme e le fibre tecniche. Di solito sono isolanti, ma quando sono in grado di trasportare la corrente elettrica si dice che i polimeri sono conduttivi.
Organic o organico, in questo caso significa che il componente elettrico, noto come diodo, è composto da materiale organico ossia carbonio.
LED o Light Emitting Diode è quel componente elettrico in grado di far passare la corrente solo in una direzione ed emette luce quando è attraversato da questa.
In buona sostanza, si tratta di LED organici inglobati in una struttura plastica formata da un polimero conduttivo. Per semplificare, bisogna immaginare un foglio di plastica trasparente con dei collegamenti elettrici al suo interno. Questo costituisce la base degli schermi POLED.
La struttura è costituita da una fittissima rete di Diodi Organici, organizzati in gruppi di tre ognuno per ciascuno dei tre colori primari RGB (Red, Green, Bleu). La combinazione di questi tre colori, nelle varie sfumature e intensità, consente di rappresentare una gamma di alcuni milioni di colori (colori visibili dall’occhio umano). Il cambiamento di colore è dovuto al passaggio di una corrente all’interno del polimero conduttivo per ciascun pixel dello schermo.
Il vantaggio della tecnologia POLED applicata agli schermi è quella di consentire la realizzazione di superfici curvabili, creando così schermi dalle forme sinuose o adattabili. Si potrebbe produrre ad esempio uno smartphone indossabile come un orologio da polso, rendendolo tra l’altro resistente alle cadute o agli urti e impermeabile.
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