Gen 302019
 
TRAPEZIO ISOSCELE DATA LA CIRCONFERENZA
Dati RAGGIO DELLA CIRCONFERENZA 8 cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

STEP #01 – tracciamo l’asse orizzontale r e quello verticale s che si intersecano in un punto O; puntiamo il compasso in O e con apertura data, tracciamo la circonferenza che interseca la retta r nei punti A e B e la retta s nei punti C e D;

STEP #02 – puntiamo adesso il compasso nel punto A e con apertura a piacere, ma sufficientemente grande, tracciamo un archetto che interseca la circonferenza in un punto E;

STEP #03 – con la stessa apertura, puntiamo adesso il compasso in B e tracciamo un altro archetto che intersecherà la circonferenza in un punto che chiameremo F;

STEP #04 – con un righello uniamo i punti E ed F. Questo segmento rappresenta la base minore del trapezio isoscele;

STEP #05 – allo stesso modo uniamo i punti A e B. Questo segmento rappresenta la base maggiore del trapezio isoscele;

STEP #06 – sempre con il righello uniamo adesso i punti A ed E;

STEP #07 – infine, allo stesso modo, uniamo i punti B con F.

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

VIDEO

Gen 272019
 

Abbiamo visto gli alberi luminescenti, l’energia solare tratta dalle piante, l’elettricità dal rabarbaro, ma la scoperta fatta da un gruppo di ricercatori italiani potrebbe rivoluzionare tra qualche anno il modo con il quale produciamo energia.

Descritta sulla rivista internazionale Advanced Functional Materials, la scoperta evidenzia come alcune piante ibride, siano capaci di accendere lampadine a LED. Queste piante sono state sviluppate nel Centro di Micro-Bio Robotica, dell’Istituto Italiano di Tecnologia a Pontedera in provincia di Pisa. In pratica, in queste piante un piccolissimo movimento provocato dal vento o da altra causa, fa si che le foglie diventino dei veri e propri generatori di corrente. Ogni foglia è così in grado di generare un’energia pari a 150 Volt, sufficiente ad accendere oltre 100 lampadine LED contemporaneamente.

La scoperta è eccezionale, non solo perché si tratta di un sistema in cui elementi naturali, come le piante, collaborano con l’uomo per generare elettricità, ma perché questa nuova fonte di energia è assolutamente green, compatibile con l’ambiente.

In questo studio, i ricercatori sono riusciti a riprodurre i meccanismi secondo cui queste piante riescono a produrre elettricità convertendo l’energia cinetica provocata sulla loro superficie da fonti esterne quali il vento. Non è ancora chiaro quale sia il meccanismo per cui questo fenomeno sia possibile, ma la sua scoperta ha consentito ai ricercatori di riprodurlo.

Una volta messe in movimento, le foglie raccolgono l’elettricità sulla loro superficie in un processo che è stato chiamato elettrificazione a contatto, attraverso il quale queste cariche elettriche vengono trasmesse dalla superficie delle foglie all’interno di queste quasi come attraverso un cavo elettrico virtuale che trasmette l’elettricità attraverso tutto il corpo della pianta.

L’elettricità prodotta, viene poi raccolta attraverso una sorta di presa elettrica collegata al suo stelo e immessa su un impianto luminoso.

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Gen 162019
 

Era il 2004 quando due ricercatori, Andre Geim e Konstantin Novoselov, scoprirono quasi per caso un materiale che può definirsi senza ombra di dubbio il “materiale delle meraviglie“: il grafene. L’incredibile scoperta di cui ancora non si son ben definiti i limiti, è valsa dopo soli 6 anni, il premio Nobel per la Fisica ai due ricercatori.

Andre Geim e Konstantin Novoselov

Dotato di proprietà straordinarie che, hanno consentito di rivedere molte delle caratteristiche fisiche e chimiche conosciute, elencare le proprietà del grafene è quasi impossibile.

Partiamo dal fatto che è il materiale più sottile al mondo. Ha una struttura piana fatta di un reticolo dello spessore di un solo atomo, quando si pensava che non potessero esistere materiali con struttura atomica di questo spessore. Pensate che per ottenere un solo millimetro di questo materiale, bisognerebbe sovrapporne ben 3 milioni di strati.

Grazie al suo incredibile spessore, gli elettroni si spostano su una superficie, anziché su un volume. In questo modo, nel loro percorso non dovendo passare all’interno del materiale, scorrono come in un fiume, non scontrandosi con altre particelle che, come negli altri materiali conduttori tradizionali, li rallenterebbero e per attrito trasformerebbero parte della loro elettricità in calore da dover poi dissipare. Questo lo rende un conduttore elettrico eccezionale, 250 volte migliore del silicio e contemporaneamente non svilupperebbe calore al passaggio della corrente.

Una delle prime applicazioni del grafene in campo energetico è stata una lampada LED molto più potente, efficiente e durevole di qualsiasi altro tipo di illuminazione.

Ha una incredibile elasticità che permette di allungarlo fino al 120% della sua lunghezza, ma nonostante ciò è più duro del diamante. Questo ha consentito agli scienziati di creare una sorta di spugna da utilizzare in campo edile, decine di volte più resistente dell’acciaio.

E’ trasparente e la distanza dei suoi atomi è talmente ridotta da risultare impenetrabile da qualunque sostanza, compresi i più piccoli atomi, ossia quelli dell’elio. Questa proprietà lo rende perfetto per realizzare filtri in grado di separare l’acqua da qualunque altra sostanza rendendola assolutamente pura, oppure filtrando totalmente il sale dell’acqua marina trasformandola in acqua dolce.

Filtro al grafene

Grazie al grafene sono state realizzate nuove lampade a LED molto più efficienti, durevoli e potenti di qualunque altro tipo di illuminazione ad un costo decisamente ridotto.

Lampade LED in grafene già in commercio

Ma gli obiettivi sono molto più ambiziosi; proprio in virtù della sua struttura molecolare impenetrabile, il grafene potrà essere utilizzato per scomporre le molecole d’acqua così da ottenere l’idrogeno puro, già definito il carburante del prossimo futuro.

Il grafene potrà essere utilizzato anche per la creazione di pannelli fotovoltaici di nuova generazione. Una pellicola di grafene, spruzzata su un pannello, sostituirebbe il platino utilizzato adesso, abbattendo i costi di ben 10 mila volte e soprattutto nei pannelli al grafene, ogni singolo fotone ecciterebbe ben 2 elettroni, creando un effetto a cascata capace di creare una conversione della luce in elettricità di gran lunga superiore. Senza dimenticare che il grafene è pressoché trasparente, per cui uno strato di questo materiale sui vetri delle finestre consentirebbe di produrre tanta elettricità lasciando passare la luce.

E questo è solo l’inizio. Per capire esattamente a cosa siamo di fronte servirà del tempo, ma è indicativa una frase pronunciata durante un’intervista ad uno dei due scopritori, Andre Geim, quando gli chiesero a cosa potesse servire il grafene. Egli rispose: “Non lo so. È come presentare un pezzo di plastica a un uomo di un secolo fa e chiedergli cosa ci si può fare. Un po’ di tutto, penso“.

La rivoluzione, insomma, è appena iniziata.

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Gen 082019
 

La dislessia, è un disturbo che inficia la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Come ho già scritto nella nostra sezione specifica B.E.S & D.S.A., questo non dipende da deficit cognitivi o problemi neurologici. Ha origini neurobiologiche.

Per facilitare i bambini nello svolgimento di queste attività, sono necessari testi chiari e semplificati. E’ previsto un aggiornamento della normativa in tal senso e l’iter parlamentare è già iniziato. Ma quali sono le indicazioni che la scienza fornisce in merito ai testi per uso scolastico per alunni dislessici? Non credo sia necessario un dizionario denso di indicazioni e non credo neanche che sarò ripreso da qualche esperto grafologo se do’ qui alcune semplici indicazioni che potranno aiutare tutti durante la nostra attività quotidiana di docenti.

Per comprendere cosa significa vivere con la dislessia, il designer inglese Dan Britton, ha realizzato un carattere tipografico che cerca di imitare quello che vedono i dislessici davanti a un testo scritto. Britton ha eliminato il 40 per cento di ogni lettera, compresi alcuni elementi chiave. Il font non mostra realmente cosa vede un dislessico, ma rende più difficile la lettura a chiunque in modo da potersi immedesimare nelle sue problematiche.

Font di Dan Britton

Sulla base di tutto ciò, per realizzare un testo più semplice da decodificare, bisogna partire innanzitutto dal font, ossia dal carattere da utilizzare. Esiste una vera e propria cultura che riguarda le migliaia di fonts sviluppati in questi anni. Si dividono essenzialmente in due categorie, serif e sans serif, ossia con grazie e senza. Le grazie non sono altro che quei prolungamenti ai margini del carattere per renderlo, appunto, più elegante, più aggraziato.

Evidentemente, per rendere un testo più leggibile è decisamente meglio scegliere caratteri sans serif perché hanno un aspetto più lineare e più semplice da decifrare. Ad esempio, Verdana, Arial, Helvetica e Comic Sans.

L’esempio qui sopra, mostra la differenza di leggibilità di un testo al cambiare del font utilizzato. Nel primo caso massima leggibilità utilizzando un font bastone (sans serif), nel secondo caso una media leggibilità in quanto il font presenta i prolungamenti delle grazie, nel terzo caso grande difficoltà di lettura per un font che personalizza le lettere. Ovviamente da evitare assolutamente font in corsivo o handwriting, cioè quelli che simulano la scrittura a mano libera come nell’esempio qui sotto.

La dimensione minima non può scendere al di sotto dei 12-14 punti che sono ideali per una lettura corretta da parte di tutti. Inoltre, il distanziamento tra le righe, chiamato interlinea, non deve essere inferiore ai 1,5 – 2,0 righe. Inoltre, meglio non scrivere frasi molto lunghe ma ridurle a non più di 60-70 caratteri con paragrafi brevi che spezzano la narrazione.

Meglio mettere in evidenza le parole chiave del discorso, sottolineate o in grassetto, quasi a creare un mappa concettuale dell’argomento.

Meglio l’allineamento a sinistra del testo e la suddivisione in elenchi puntati o numerati evitando concetti troppo lunghi.

La carta da utilizzare deve essere opaca ed è meglio non stampare font chiari su supporti scuri. Il colore ideale della carta è bianco crema con peso del supporto non inferiore a 80-90 grammi, ossia un medio cartoncino.

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Gen 072019
 

Ancora una volta Elon Musk, il patron di Tesla Motors e Space X fa parlare di se per la sua vocazione innovativa e per l’attenzione all’ambiente. Non si è ben compreso se il progetto sia frutto di una battuta o invece un’idea già in corso d’opera; solo il tempo lo potrà testimoniare. Ma di cosa si tratta? Forte dell’esperienza maturata in Tesla, Musk in una intervista ha lanciato la proposta di realizzare biciclette elettriche, visto che sono sempre più in uso negli Stati Uniti.

Ovviamente le bici di Musk dovranno essere innovative per le dotazioni e accattivanti per il design. Non esiste ancora un disegno e neppure uno schizzo in giro delle bici di Musk, però Kendall Toerner, un industrial design, ha provato a sviluppare un’idea della e-bike made in Tesla. Ne è venuto fuori un veicolo molto interessante: manubrio a T, display sul telaio, ben due motori nascosti nelle ruote, snella e leggera ma soprattutto ripiegabile. Toerner ha chiamato questo prototipo Model B parafrasando i modelli auto, dove questa volta “B” sta ad indicare Bike, ossia bici.

L’idea potrebbe essere veritiera perché questo è il momento storico ideale per avviare una produzione del genere. Grande diffusione negli States, nessun produttore in America, importazioni costose a causa dei dazi imposti dall’amministrazione americana, Know-how già pronto per la produzione di un simile mezzo.

Vedremo se questo si concretizzerà, perché la visione di Musk, non è tanto quella di produrre un mezzo di trasporto per quanto innovativo, bensì quella di creare una rivoluzione nel sistema dei trasporti, un qualcosa che cambi il futuro dell’industria e sia in grado di avviare trasformazioni epocali.

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Gen 062019
 

Si è appena concluso il 2018, anno impegnativo ma ricco di novità, di attività e di grandi proposte. Per questo sito è stato un anno di conferma e affermazione. Siete sempre di più quelli che mi seguite ed è importante che condivida con voi alcuni numeri che attestano questi risultati. Penaste, abbiamo superato i 2.700 utenti unici in una giornata (2.734 il 13 novembre) e oltre 15.000 in una sola settimana (quella dall’11 al 17 novembre). Sono quasi 700 gli articoli scritti e centinaia se non migliaia i contenuti presenti su queste pagine. Disegni, tutorial, mappe concettuali, video, corsi, lezioni digitali, alcuni dei settori in cui spazia la didattica presente sulle pagine, ma sempre con un occhio attento agli studenti e agli insegnati. Un linguaggio semplice, scritto da chi vive ogni giorno la scuola verificandone le difficoltà e le problematiche.

Anno Nuovo, Tecnologia Nuova. Ebbene si, partiamo con il botto inaugurando questo 2019 con grandi novità e due aree nuove di zecca.

DISEGNANDO è la nuova area a disposizione dei docenti dove poter trovare contenuti per il disegno tecnico. Modelli, solidi e esercizi proposti attraverso semplici combinazioni di figure geometriche solide da utilizzare per sviluppare disegni in proiezioni ortogonali, assonometrie e prospettive.

Nel quotidiano uso delle pagine già costruite per il disegno tecnico, mi sono accorto della mancanza di un contenitore capace di fornire spunti e materiale per sviluppare disegni al di fuori delle spiegazioni o come eserciziario per poter assegnare elaborati grafici agli studenti da sviluppare a casa come approfondimento di quanto appreso a scuola. La sezione ne contiene alcuni, ma pian piano diventeranno sempre di più e differenziati per tipologia.

Anche in questo caso un linguaggio grafico semplice e assolutamente chiaro. Colori differenziati per piani paralleli e figure semitrasparenti per rendere semplice e intuitiva la combinazione dei solidi da disegnare.

Quante volte avremmo voluto far vedere un documentario di innovazione o di semplice approfondimento in classe e non disponevamo del materiale o non avevamo il tempo di cercarlo in rete. E’ capitato anche a me, e fatto salva la necessità di una rete scolastica decente, non dovrete più preoccuparvi di questo. DOCU-TECH fa proprio al caso vostro. Decine di grandi documentari, selezionati dal sottoscritto da vedere direttamente dai canali YouTube per approfondire questo o quell’altro argomento. Ovviamente non ci sono tutti, ma vi prometto che man mano che troverò argomenti idonei agli argomenti disciplinari, li inserirò. Anzi se qualcuno volesse farne inserire qualcuno e conoscesse l’indirizzo web, può semplicemente contattarmi o inviarmi l’indirizzo. Prometto che dopo un’attenta verifica pubblicherò il link.

Vi invito fin da adesso a scoprire queste nuove pagine e se vorrete a farmi pervenire il vostro feedback o semplicemente le vostre impressioni.

Non mi resta che lasciarvi in compagnia di Educazionetecnica, del sottoscritto e della restante parte dell’anno scolastico che, auguro serena, proficua e perché no, divertente a tutti voi.

BUON ANNO 2019 dal prof. DAVIDE BETTO e buona TECNOLOGIA a tutti.