Apr 242021
 

Sempre più persone sono afflitte da problemi visivi come l’astigmatismo, la miopia, la presbiopia. Diverse sono le soluzioni adottate come lenti a contatto, interventi chirurgici, occhiali, ma la ricerca di cui parliamo oggi potrebbe eliminare definitivamente uno di questi fastidiosissimi problemi. Infatti, pare che le ricerche condotte dalla divisione farmaceutica del gruppo svizzero Novartis abbiano messo a punto un principio attivo chiamato per ora Un844. Questo, disciolto sotto forma di collirio, potrebbe eliminare la presbiopia dall’occhio umano definitivamente.

Tali ricerche, ancora in corso, dovrebbero concludersi entro il 2023 e quindi per il momento non è ancora tempo di mettere da parte gli occhiali. Ma pare che i risultati siano molto promettenti per cui sarà possibile curare questo difetto visivo, semplicemente instillando un collirio nell’occhio. 

Superato l’iter autorizzativo e la commercializzazione, il paziente dovrà utilizzare le gocce nell’occhio quotidianamente questo perché, la presbiopia, è come una qualsiasi patologia cronica e per questo deve essere curata quotidianamente. Queste gocce penetrano nel cristallino riabilitando la sua elasticità e consentendo così di riacquistare la capacità visiva alle distanze ravvicinate problema che affligge tutte le persone che hanno superato i 40 anni di età.

Il collirio non è ancora un nome commerciale e i test clinici finora condotti hanno dimostrato un sensibile miglioramento dell’acutezza visiva rispetto a pazienti trattati con un placebo. Nella sperimentazione che, ha coinvolto 75 pazienti con presbiopia, l’82% di quelli trattati con il principio attivo per 90 giorni ha ottenuto un punteggio di acutezza visiva 20/40 contro il 48% del gruppo a cui è stato somministrato un placebo. Il valore ottenuto, è più che sufficiente per consentire una perfetta visione a breve distanza alla maggior parte delle persone.

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Apr 242021
 
SOLARE TERMICO
Indice Argomenti
1 I PANNELLI SOLARI
2 I TIPI DI IMPIANTI A PANNELLI SOLARI
3 MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO (non disponibile)
4 APPROFONDISCI CON I VIDEO
Lezioni Precedenti sull’Energia Solare
#1 ENERGIA SOLARE
#2 FOTOVOLTAICO

 

I PANNELLI SOLARI

Schema di Impianto a Pannelli Solari

I pannelli solari, funzionano essenzialmente per la produzione di calore a bassa temperatura e sfruttano il principio dell’effetto serra. Una piastra captante metallica, raccoglie l’Energia Solare e inizia ad emettere calore (Energia Termica).

Quale forma di ENERGIA sfruttiamo in un impianto a Pannelli Solari?

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I TIPI DI IMPIANTI A PANNELLI SOLARI

Gli impianti solari termici utilizzati sono di due tipi:

  • a circolazione naturale;
  • a circolazione forzata.

Gli impianti a circolazione naturale sono sistemi monoblocco a circuito chiuso, che funzionano senza necessità di pompe né di componenti elettrici. Sono costituiti da un collettore solare esposto alle radiazioni solari, all’interno del quale l’acqua si scalda e sale per convezione (effetto termosifone) verso il serbatoio, confluendo quindi nel circuito domestico.

Gli impianti a circolazione forzata hanno il serbatoio montato separatamente (nel sottotetto o nel locale caldaia) e il liquido del circuito primario è spinto da una pompa. La pompa di circolazione viene messa in moto da una centralina elettronica che confronta le temperature dei collettori e dell’acqua nel serbatoio di accumulo rilevata da apposite sonde.

Impianto a Circolazione Naturale Impianto a Circolazione Forzata

I componenti principali di un sistema a Pannelli Solari termici sono:

  1. pannello solare;
  2. serbatoio di accumulo dell’acqua calda;
  3. pompa (solo nei sistemi a circolazione forzata);
  4. centralina elettronica;
  5. collegamenti idraulici ed elettrici.

PANNELLO SOLARE – possono essere raggruppati in 2 tipi principali: con tubi sottovuoto, oppure vetrati. Esistono, comunque, molte varianti come ad esempio pannelli ad aria, pannelli scoperti, a cupola.

  • Pannelli solari sottovuoto – si presentano come tubi di vetro, al cui interno viene tolta tutta l’aria possibile creando il vuoto, in modo che venga impedita la cessione del calore (effetto Thermos). All’interno viene posto un elemento assorbitore di calore, per lo più un tubo di rame, e vengono  denominati “tubi heat-pipe“. In alcune versioni a circolazione naturale all’interno del tubo può circolare direttamente l’acqua da riscaldare. Questo tipo di pannelli ha un ottimo rendimento in tutti i mesi dell’anno e sono adatti ad essere installati anche in condizioni climatiche molto rigide: quindi indicati nel nord Italia, così come al sud.
Schema Pannello Heat-Pipe Pannello Heat-Pipe
  • Pannelli solari vetrati – sono storicamente i primi apparsi sul mercato. Sono composti da un vetro trasparente alla luce del sole, ma opaco ai raggi infrarossi, che sono così trattenuti all’interno. I raggi del sole, che raggiungono la parte interna del pannello, lo scaldano e il calore viene trattenuto all’interno (effetto serra). La superficie di questi pannelli può essere, o meno, trattata con prodotti che ne migliorano il rendimento (ossia la capacità di “trattenere” i raggi). Può, inoltre, essere presente un serbatoio di accumulo integrato, oppure un accumulo separato, più indicato per le località particolarmente rigide.
Schema Pannello Solare a Vetro Pannello Solare a Vetro

Serbatoio, pompa, centralina elettronica e collegamenti idraulici e elettrici sono gli elementi che completano un impianto solare termico a bassa temperatura.

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MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO


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APPROFONDISCI CON I VIDEO
PANNELLO SOLARE COME FUNZIONA?
Durata: 1:21 Durata: 1:23
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Apr 232021
 
RIPRODUZIONE WWF
Dati
GRIGLIA BIG: dividi per 7 uno dei lati della figura
GRIGLIA SMALL: 1 quadro grande corrisponde a 7 quadretti del foglio
CONSEGNE:
Consegna 1 RIPRODUCI IL SOGGETTO ALL’INTERNO DEL FOGLIO
Digit ESEGUI LA CONSEGNA IN DIGITALE USANDO IL CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
FIGURA DI RIFERIMENTO DA STAMPARE:

DESCRIZIONE:

Usando un foglio a quadri dal quadernone, effettuiamo la sua squadratura secondo lo schema appreso (clicca sulla Tavola tutta a sinistra per la procedura).

Per effettuare la riproduzione del soggetto, dovremo ridisegnare sul foglio, la griglia stampata sul disegno, assegnando a ciascuna riga/colonna un numero di quadretti opportuno in modo che il disegno possa rientrare al suo interno.

Facciamo un esempio: immaginiamo di aver disegnato sopra il soggetto una griglia di 7 quadretti di larghezza e 9 quadretti di altezza. Ricordati che la distanza tra le righe deve essere identica a quella tra le colonne. Dobbiamo, poi, rapportare questa griglia con i quadretti del nostro foglio. Essendo la larghezza inferiore all’altezza, moltiplicando 7 quadretti della griglia sul disegno per 6 quadretti del foglio farebbe 42 quadretti sul foglio, che rientrano perfettamente al suo interno. Un numero inferiore, ossia …3, 4, 5… ci farebbe ottenere una riproduzione più piccola rispetto alle dimensioni del foglio, mentre un numero maggiore, ad esempio 7 o 8, sarebbe troppo grande per le dimensioni del foglio.

Disegna la griglia verticale

Disegna la griglia orizzontale

 

 

 

 

 

 

 

 

CONSEGNA:

Disegna una griglia regolare sul disegno

Riporta la griglia sul foglio

Riporta il disegno all’interno della griglia

Apr 092021
 
INVILUPPO A FOGLIA
Dati
AREA DA DISEGNO QUADRATA
LINEE distanti 2 quadretti e poi 1 quadretto
CONSEGNE:
Consegna 1 INVILUPPO A FOGLIA 1
Consegna 2 INVILUPPO A FOGLIA 2
Digit ESEGUI LE CONSEGNE 1 E 2 IN DIGITALE USANDO IL CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

usando un foglio a quadri dal quadernone, effettuiamo la sua squadratura secondo lo schema appreso (clicca sulla Tavola tutta a sinistra per la procedura). Per tracciare l’inviluppo, dovremo disegnare un’area perfettamente quadrata (clicca sulla Tavola qui a sinistra per la procedura).

INVILUPPO A FOGLIA 1
  • nella prima consegna, dovrete unire punti distanti 2 quadretti come nella descrizione qui sotto;

INVILUPPO A FOGLIA 2

In questa seconda consegna, dovrete ripetere lo stesso disegno ma questa volta la distanza tra i punti dovrà essere di 1 quadretto.

Mar 212021
 

Che i grattacieli si sviluppano in verticale, lo sappiamo tutti. È proprio una loro caratteristica quella di sfidare le leggi di gravità correndo alti verso il cielo. Ma c’è un luogo nel mondo dove sovvertire le leggi dell’ingegneria e della fisica è ormai la norma; sono gli Emirati Arabi Uniti, diventati patria dell’architettura d’avanguardia e dell’ingegneria estrema. Si chiamerà the Link, il primo grattacielo orizzontale, sospeso a 100 metri di altezza tra il 23º e 25º piano delle due gigantesche torri del complesso One Za’abeel. Si tratta dell’ennesimo progetto estremo che cambia lo skyline di una città in continua evoluzione quale Dubai.

Costruite nel quartiere Za’abeel situato tra la città antica e il nuovo quartiere degli affari, questo complesso di grattacieli diventerà una nuova icona per la città, già ricca di esempi architettonici estremi come il grattacielo più alto del mondo il Burj Khalifa, l’unico albergo a sette stelle il Burj Al Arab, e presto anche la ruota panoramica più grande del mondo Ain Dubai.

La torre più alta, 304 metri, ingloberà nei sui 67 piani uffici, un resort-hotel e appartamenti di lusso, mentre in quella più bassa di soli 54 piani alta 241 metri sarà destinata a residenze di lusso da affittare.

The link, invece, l’incredibile grattacielo orizzontale lungo e ben 225 metri, avrà una destinazione a se stante, con ristoranti stellati Michelin, ponti di osservazioni a 360° sulla città, una piscina a sfioro panoramica sospesa sopra il ristorante che avrà il soffitto in vetro.

Anche l’hotel che avrà la grande firma One&Only proprietaria dell’iconico Atlantis the Palm, avrà la caratteristica unica di diventare il primo resort urbano del pianeta. Infatti, le suite potranno essere personalizzate e trasformate in qualsiasi cosa, da una sala giochi per bambini a studio d’arte o a qualunque altro spazio su scelta dell’ospite. Il resort consentirà anche di conservare le proprie cose fino al soggiorno successivo per gli ospiti abituali. Saranno presenti anche studi yoga, uffici privati, night club, palestre e spazi per eventi.

Ma non finisce qui, infatti questo grattacielo incorpora le migliori tecnologie di automazione e efficienza energetica tant’è che è stato premiato dal Construction Innovation Awards come miglior progetto innovativo dell’anno.

Progettato dallo studio di architettura giapponese Nikken Sekkei, il complesso dovrebbe essere terminato entro l’anno in corso nella location strategica tra il centro finanziario internazionale e l’aeroporto Al Maktum. Esteso su una superficie totale di 470.000 m² il complesso avrà sette piani interrati scendendo ad una profondità di ben 38,5 metri fissando un nuovo record con il piano interrato più profondo del Medioriente, in modo da ottimizzare l’efficienza fuori terra. 

L’edificio passerà sopra la superstrada e the Link ingloberà una piscina sul tetto lunga 140 m con una vista panoramica sul parco Za’abeel e sulla Downtown della città.

The link, la torre orizzontale è stata da poco sollevata al 25º piano delle due torri attraverso un sistema complesso di sistemi idraulici che sono riusciti, in 4 giorni, a portare in posizione l’incredibile struttura dal peso di circa 13.000 t, raddrizzando, una volta fissata, attraverso il suo peso, i nuclei portanti delle due torri verticali, costruite volutamente inclinate così da poter essere poi riportate in asse dalla gigantesca struttura orizzontale.

Il progetto è stato premiato anche con il Big Project Middle Est Award e come miglior progetto ad uso misto. I progettisti mirano ad ottenere per l’edifico la certificazione LEED Gold per la sostenibilità ambientale utilizzando sistemi a pompe di calore acqua-acqua per il riscaldamento dell’edificio e per la produzione di acqua sanitaria ed incorporando le più recenti tecnologie intelligenti per l’automazione per l’illuminazione e la climatizzazione.

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Mar 132021
 

La grande innovazione che i nuovi sistemi di illuminazione a LED stanno portando nella quotidianità e nelle nostre abitazioni, sta creando un forte impatto anche sul Digital Signage, la cartellonistica animata presente nei centri commerciali, lungo le strade o nei grandi magazzini. Una nuova tecnologia, sviluppata da LG Elettronics e presentata recentemente, ha permesso di far compiere norme salto in avanti a questo sistema di intrattenimento e di pubblicità commerciale. Si tratta della tecnologia denominata LED film trasparent (LAT140). In pratica si tratta di un film trasparente, adesivo applicabile su qualunque superficie in vetro, che può essere curvata fino a 2000R, adattandosi così perfettamente a superfici concave e convesse, vetri curvi, finestre di qualunque forma e dimensione garantendo una superficie uniforme. Inoltre, la pellicola ha un alto grado di trasparenza quando applicata, consentendo il passaggio della luce ed una notevole trasparenza, circa il 53%, che permette una ottima visibilità anche quando applicata ed è ideale per essere utilizzata sulle vetrine degli store, nelle aree espositive, negli showroom. Quando la pellicola è spenta è assolutamente impercettibile sul vetro, quindi non la si nota neppure mentre, invece, quando è accesa, attraverso una tecnologia chiamata Contro Manager, è possibile regolare la sua luminosità durante le differenti ore del giorno e di gestire i contenuti riprodotti, in tempo reale.

Questa pellicola è costituita da un film trasparente in cui sono integrati micro LED luminosi con un pitch da 14 mm e una luminosità fino a 2100 nit(cd/mq) che consentono una vasta gamma di colori e di riprodurre forme in movimento vivide e luminose.

Il pannello può rappresentare semplici loghi e pittogrammi, immagini molto complesse o addirittura video che possono essere mandati in loop dal sistema di controllo durante l’arco della giornata. LG ha utilizzato il sistema proprietario WebOS per la gestione delle numerose funzioni di questi pannelli, le cui dimensioni possono essere adattate a quelle della superficie che abbiamo a disposizione.

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Feb 142021
 

Chi non ama le finestre, quegli ampi spazi ritagliati sulle pareti dei nostri edifici capaci di collegati con il mondo esterno, che ci consentono di poter guardare fuori dalle mura del nostro spazio domestico, di far entrare la luce all’interno delle nostre case e soprattutto di proteggerci da rumori e agenti atmosferici conservando condizioni ideali all’interno dei nostri spazi. Purtroppo questo materiale non è esente da difetti; è, infatti, molto fragile rischiando di rompersi con facilità, inoltre non è un buon isolante tant’è che bisogna realizzare opportuni accorgimenti tecnici come ad esempio i vetri camera, ossia più vetri separati da uno spazio d’aria interno, per ottenere l’isolamento necessario. Forse fino ad oggi perché i ricercatori dell’Università del Maryland sono riusciti a trasformare degli sfogliati di tronco d’albero in un materiale trasparente quasi come il vetro, più leggero e con capacità migliori di isolamento termo-acustico. Che sia arrivato il momento di sostituire i vetri delle nostre finestre?

Il legno come sappiamo è composto essenzialmente da due materiali base, la cellulosa, si quella con cui si fa la carta, costituita da minuscole fibre intrecciate e la lignina, una struttura polimerica che ha la funzione di cementare e legare queste fibre in modo da conferire compattezza e resistenza al tronco della pianta. La lignina contiene delle molecole chiamate cromofori, che danno al legno la caratteristica colorazione marrone e impediscono il passaggio della luce.

Fino ad oggi si era provato a rendere il legno trasparente eliminando la lignina dalla sua struttura, però, questo procedimento richiedeva l’uso di sostanze pericolose, alte temperature e molto tempo, tali da non rendere economico il processo, ossia il materiale ottenuto seppur semitrasparente sarebbe stato costosissimo.

I ricercatori del Maryland invece hanno trovato una soluzione ingegnosa e molto semplice, realizzabile a costo bassissimo e da chiunque, capace di rendere in legno assolutamente trasparente. L’operazione, molto semplice, richiede di spennellare delle assi di legno spesse 1 millimetro con perossido di idrogeno al 30% (acqua ossigenata). Queste debbono poi essere lasciate al Sole per circa un’ora o sotto una lampada UV in maniera tale che il perossido riesca sbiancare i cromofori marroni lasciando intatta la lignina rendendolo così bianco. A questo punto gli scienziati hanno immerso per cinque ore queste assi di legno in etanolo e poi hanno usato il toluene, una sorta di idrocarburo solvente usato al posto del benzene, su cui hanno poi applicato una resina epossidica trasparente, resistente, capace di riempire i pori del legno e di indurirsi dopo qualche ora. Questo procedimento ha reso il legno assolutamente trasparente.

Il risultato è incredibile, perché il materiale che è stato ottenuto è in grado di far passare il 90% della luce visibile inoltre il legno è molto più resistente del vetro e più leggero ed ha delle proprietà isolanti, come già detto, migliori a quelle del vetro. Nella sua produzione non è necessario utilizzare alte temperature con un conseguente risparmio di energia per la sua produzione. Gli scienziati hanno riferito che si possono utilizzare tanti tipi di legno per produrre queste assi trasparenti inclusi la quercia e la balsa e che non ha assolutamente importanza la direzione del taglio, che può avvenire sia nella direzione delle venature che in senso diametralmente opposto.

Si tratta di una scoperta e di una innovazione dei grandi risvolti, e chi lo sa che presto le nostre finestre non saranno più di fragile vetro bensì di resistentissimo legno trasparente.

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Gen 252021
 
2 SOLIDI
Dati VERDE: LATO1 = 2cm / LATO2 = 3cm / LATO3 = 10cm / ALTEZZA1 = 8cm
  GIALLA: LATO4 = 5cm / ALTEZZA2 = 6cm
CONSEGNE:
1 PROIEZIONI ORTOGONALI
2 ASSONOMETRIA ISOMETRICA
3 ASSONOMETRIA MONOMETRICA
4 ASSONOMETRIA CAVALIERA
5 PROSPETTIVA
6 REALIZZA LE CONSEGNE IN DIGITALE CON IL CAD
STRUMENTI NECESSARI:
OPERAZIONI INIZIALI:

Usando un foglio F4, posizionato in orizzontale, effettuiamo le squadrature secondo gli schemi indicati in SQUADRATURA F/4.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

Clicca per ingrandire

Questo esercizio non dispone di tutorial esplicativi perché presuppone la conoscenza delle tecniche di consegna. Si consiglia, quindi, di assegnarlo solo dopo aver fatto svolgere diversi esercizi e solo quando si riterranno i propri alunni capaci di poterlo svolgere autonomamente.

Gen 212021
 
TORO
Dati RAGGIO1 = 2 cm / RAGGIO2 = 1 cm
CONSEGNE:
1 PROIEZIONI ORTOGONALI
2 ASSONOMETRIA ISOMETRICA
3 ASSONOMETRIA MONOMETRICA
4 ASSONOMETRIA CAVALIERA
5 PROSPETTIVA
6 REALIZZA LE CONSEGNE IN DIGITALE CON IL CAD
STRUMENTI NECESSARI:
OPERAZIONI INIZIALI:

Usando un foglio F4, posizionato in orizzontale, effettuiamo le squadrature secondo gli schemi indicati in SQUADRATURA F/4.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

Clicca per ingrandire

Questo esercizio non dispone di tutorial esplicativi perché presuppone la conoscenza delle tecniche di consegna. Si consiglia, quindi, di assegnarlo solo dopo aver fatto svolgere diversi esercizi e solo quando si riterranno i propri alunni capaci di poterlo svolgere autonomamente.

Gen 212021
 
SEMISFERA
Dati RAGGIO = 4 cm
CONSEGNE:
1 PROIEZIONI ORTOGONALI
2 ASSONOMETRIA ISOMETRICA
3 ASSONOMETRIA MONOMETRICA
4 ASSONOMETRIA CAVALIERA
5 PROSPETTIVA
6 REALIZZA LE CONSEGNE IN DIGITALE CON IL CAD
STRUMENTI NECESSARI:
OPERAZIONI INIZIALI:

Usando un foglio F4, posizionato in orizzontale, effettuiamo le squadrature secondo gli schemi indicati in SQUADRATURA F/4.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

Clicca per ingrandire

Questo esercizio non dispone di tutorial esplicativi perché presuppone la conoscenza delle tecniche di consegna. Si consiglia, quindi, di assegnarlo solo dopo aver fatto svolgere diversi esercizi e solo quando si riterranno i propri alunni capaci di poterlo svolgere autonomamente.

Gen 212021
 
CONO ROVESCIO
Dati RAGGIO = 3 cm / ALTEZZA = 8 cm
CONSEGNE:
1 PROIEZIONI ORTOGONALI
2 ASSONOMETRIA ISOMETRICA
3 ASSONOMETRIA MONOMETRICA
4 ASSONOMETRIA CAVALIERA
5 PROSPETTIVA
6 REALIZZA LE CONSEGNE IN DIGITALE CON IL CAD
STRUMENTI NECESSARI:
OPERAZIONI INIZIALI:

Usando un foglio F4, posizionato in orizzontale, effettuiamo le squadrature secondo gli schemi indicati in SQUADRATURA F/4.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

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Questo esercizio non dispone di tutorial esplicativi perché presuppone la conoscenza delle tecniche di consegna. Si consiglia, quindi, di assegnarlo solo dopo aver fatto svolgere diversi esercizi e solo quando si riterranno i propri alunni capaci di poterlo svolgere autonomamente.