Fin dall’antichità l’uomo ha imparato a sfruttare l’energia del vento per le proprie necessità: per azionare i mulini a vento per la macinazione del grano e la produzione di farina, per muovere le imbarcazioni a vela oppure, oggi, per azionare le grandi pale eoliche con le quali si produce l’elettricità.
Ma da sempre c’è un forte dibattito sull’impatto ambientale che queste grandi strutture possono avere sull’ambiente, non solo dal punto di vista estetico, ma anche sui possibili effetti che la loro azione rotatoria può avere sugli animali, soprattutto uccelli in fase migratoria.
La scienza non si è mai fermata, ma ha sempre trovato… (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)
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