L’appena trascorso 5 ottobre, rappresenta a livello mondiale, la Giornata Mondiale degli Insegnanti. E’ inutile dire che in Italia, purtroppo, questa categoria non se la passa bene come in passato. I dati mondiali, hanno registrato un continuo aumento degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado e per garantire l’accesso all’istruzione ad ogni bambino nel mondo, si calcola che sarebbe necessario aumentare il contingente di 1.700.000 unità oltre a dover prevederne altre 5.100.000 per sostituire quelli in uscita per sopraggiunto limite di età.
L’Italia non sfugge a questa regola e negli ultimi anni anche da noi il numero di studenti è cresciuto di oltre 90.000 unità, a cui avrebbero dovuto far fronte un numero congruente di insegnanti. La politica del risparmio imposta dagli ultimi governi nel nostro paese, hanno invece portato ad una rapida riduzione di questi per circa 82.000 unità, avendo come prima conseguenza l’aumento degli alunni per classe.
Inoltre, anche dal punto di vista della formazione, l’Italia non ha brillato. Infatti, dopo la formazione iniziale, la pecca maggiore dei docenti nel nostro paese è l’aggiornamento, previsto dal contratto, ma effettuato con saltuarietà, disorganicità e poca lungimiranza. Un docente ben preparato, incide profondamente sul livello qualitativo della formazione, quindi questo percorso che si articola lungo due binari che dovrebbero correre paralleli, in Italia si è realizzato a tratti e non sempre in mdi coerente e omogeneo.
Alcune associazioni di insegnanti, come ad esempio la Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione (CGE-IT), hanno sponsorizzato nel nostro paese questa giornata mondiale che, ha lo scopo di sollecitare i Governi (ed in particolare il nostro) ad attivarsi per il perseguimento degli obiettivi fissati nel 2000 all’Education for All (EFA). Obiettivi che prevedevano un insegnante per tutti i bambini ma soprattutto un insegnante preparato. La CGE-IT, chiede con forza al Governo Italiano di investire risorse adeguate nella formazione e nell’istruzione per contribuire a raggiungere entro il 2015 il secondo Obiettivo di Sviluppo del Millennio per garantire un’educazione di qualità per tutti i bambini. Si chiede inoltre di valutare misure opportune a sostenere la Global Partnership for Education (GPE), in riferimento agli obiettivi strategici definiti per il triennio, tra cui vi è la formazione degli insegnanti nel mondo.
Un capitolo a parte sul quale le CGE-IT sta lavorando per il prossimo hanno è quello relativo alla scuola dell’inclusione e della disabilità.
Da parte mia, operatore del settore, mi auguro vivamente che almeno in parte questi obiettivi siano raggiunti e rispettati al fine di rivalutare una professione e un professionalità di grande importanza per ognuno di noi. E’ indubbio, infatti, che ognuno di noi racchiude dentro di se il ricordo del proprio insegnante, maestro di vita e guida verso scelte che hanno condizionato in qualche modo la nostra crescita.
Auguri a tutti i docenti del mondo.