Rispetto dell’ambiente, biocompatibilità, soluzioni green per l’architettura, case smart, sono oramai i temi che ritroviamo sempre più spesso quando si parla di architettura. Ma la richiesta è sempre più quella di una città a dimensione d’uomo, in cui la natura ne diventa parte, non è viene esclusa. Nasce proprio da quest’idea il progetto di Carlo Ratti e Associati denominato Greenary, una casa di campagna costruita attorno a un grandissimo albero di 10 metri. Vincitore del progetto, il gruppo Ratti realizzerà questa casa di campagna nella periferia di Parma ed è parte di un progetto dell’azienda Mutti che accanto all’abitazione vorrebbe realizzato anche lo stabilimento in continuità con l’ambiente che lo circonda. L’idea è quella di fondere insieme natura e edilizia, lavoro e svago.
Il gruppo Carlo Ratti e Associati ha vinto il bando per questo progetto nel 2017. La costruzione è iniziata a fine 2018 e dovrà essere completata entro il 2019. Tutto parte intorno a un gigantesco ficus di cinquant’anni alto 10 metri e l’intera costruzione dovrebbe occupare uno spazio di circa 800 metri quadrati. L’integrazione con questo tipo di pianta risulta essere abbastanza semplice perché il ficus è un albero che ama molto le temperature stabili, quindi, è adatto per essere inglobato all’interno di una costruzione.
L’edificio nasce intorno a un idea di spazi interconnessi, come lo sono praticamente i rami dell’albero, si tratta in tutto di sei spazi domestici tre al piano terra e tre al piano inferiore. Ogni ambiente e destinato una specifica attività; abbiamo così lo spazio per la lettura, lo spazio per la musica, lo spazio conviviale, lo spazio per lo yoga e anche una cantina per il vino e per i prosciutti ed altri insaccati non dimenticando che siamo appunto a Parma.
In questo edificio è ripreso e ribaltato il concetto di casa sull’albero che ognuno di noi ha sempre desiderato di possedere. Una perfetta unione tra naturale e artificiale, un modo per vivere in mezzo all’ambiente e non separato da questo.
Secondo quanto raccontato da Carlo Ratti, in un’intervista, il principio guida della casa Greenary è la biofilia cioè quell’impulso naturale a connettere le diverse forme di vita insieme. E nei principi della biofilia, per esempio, vi sono alcune linee guida sulla disposizione degli ambienti architettonici come, per esempio, la disposizione della stanza da pranzo che si trova in fondo la casa ad un livello appena inferiore al terreno in modo che il tavolo, sul quale si siederanno i commensali si trovi allo stesso livello del prato e quindi, in modo tale da poter guardare all’esterno e sentirsi parte di questo spazio. Il ficus diventa l’elemento centrale attorno al quale si dipanano i diversi spazi di questa costruzione, tutti pensati per offrire diversi aspetti della natura e diversi punti di vista per osservarla.
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