prof. Davide Betto

laurea in Architettura conseguita presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria; dottorato di ricerca conseguito presso la Facoltà di Napoli in Metodi di Valutazione. Si è abilitato all'insegnamento nella classe di concorso "A033 - Educazione Tecnica nella scuola media" nel 2004 e dal 2007 è diventato docente di ruolo. Insegna a Catania presso la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Appassionato di informatica che, insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione. Autore di questo blog e vincitore del premio internazionale come miglior sito dell'anno 2016 nell'area Carriera e Formazione. Autore per casa editrice Lattes Editori di Torino per la quale cura il blog iLTECHNOlogico.it e le pubblicazioni di tecnologia.

Mar 252020
 
OVOLO DATO ASSE MINORE
Dati LUNGHEZZA ASSE MINORE pari a 8 cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica come spiegato nel tutorial
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

Step #1 – con la riga o la squadretta, tracciamo la retta orizzontale r a metà del foglio;

Step #2 – allo stesso modo, tracciamo la retta verticale s leggermente a sinistra rispetto al punto medio della retta r. Le due rette si intersecheranno in un punto che chiameremo O;

Step #3 – puntiamo adesso il compasso nel punto e con apertura pari alla metà della lunghezza dell’asse minore dato, tracciamo una circonferenza che intersecherà l’asse r nei punti A e B e l’asse s in quelli C e D;

Step #4 – sempre con la riga o la squadretta, tracciamo la semiretta passante per i punti D e B;

Step #5 – allo stesso modo tracciamo l’altra semiretta passante per C e B;

Step #6 – puntiamo il compasso in C con apertura C-D pari alla lunghezza dell’asse minore dato e tracciamo un arco dal punto D fino alla semiretta passante per C e B;

Step #7 – con la stessa apertura, puntiamo il compasso in D e tracciamo un altro arco opposto al primo dal punto C alla semiretta passante per C e B;

Step #8 – puntiamo adesso il compasso in B con apertura B-1 o B-2 e uniamo i punti 1 e 2;

Step #9 – spostiamo, infine, il compasso di nuovo all’intersezione delle rette r e s, cioè in O e con apertura O-D o O-C tracciamo un arco di circonferenza tra D e C ripassando metà della circonferenza tracciata precedentemente.

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

TUTORIAL VIDEO

Mar 252020
 

RIEMPI

Il comando RIEMPI, fa parte del gruppo di strumenti di modifica e serve ad applicare colori o texture di materiali alle entità.

Questo comando lo si trova sulla barra degli strumenti riconoscibile da questa icona, ma lo si può attivare dal menù STRUMENTI > RIEMPI.

Il suo uso è piuttosto semplice. Cliccando sulla sua icona, si aprirà la palette dei colori, e dal suo sottomenù potremo scegliere tra un’ampia gamma tra colori e materiali da applicare sulle entità superficie o solido.Una volta scelto, basterà spostarsi sull’oggetto desiderato e cliccarvi sopra per vedere applicato il risultato su quella superficie.

Anche in questo caso è possibile utilizzare il comando RIEMPI in combinazione con altri tasti in modo da ottenere particolari risultati.

Tenendo premuto il tasto OPZIONE, sarà possibile versare il colore o la texture su tutte le facce di un’unico oggetto. L’icona del secchiello cambierà e sarà sottolineata da tre quadratini rossi.

Tenendo premuto il tasto MAIUSCOLE (shift), sarà possibile versare il colore o la texture su tutte gli oggetti della scena. L’icona del secchiello cambierà e comparirà una piccola freccia composta da 3 quadratini rossi.

Tenendo premuto il tasto OPZIONE (opz), l’icona del secchiello cambierà in un contagocce. In questo modo sarà possibile copiare velocemente il colore da una qualsiasi superficie per poterla versare comunemente su di un’altra senza dover aprire la palette dei colori.

ALTRI ARGOMENTI DELLA SEZIONE MODIFICA:
Mar 232020
 
MODULO “E”
DATI PER LA COSTRUZIONE:
1 MODULO: modulo = 3 cm
FIGURA DI RIFERIMENTO:

CONSEGNE:
1 2
3
4
5
PROIEZIONI ISOMETRICA MONOMETRICA CAVALIERA PROSPETTIVA
TUTORIAL:

Questo esercizio non dispone di tutorial esplicativi perché presuppone la conoscenza delle tecniche di consegna. Si consiglia, quindi, di assegnarlo solo dopo aver fatto svolgere diversi esercizi e solo quando si riterranno i propri alunni capaci di poterlo svolgere autonomamente.

IMMAGINI:

Mar 232020
 
MODULO “F”
DATI PER LA COSTRUZIONE:
1 MODULO: modulo = 3 cm
FIGURA DI RIFERIMENTO:

CONSEGNE:
1 2
3
4
5
PROIEZIONI ISOMETRICA MONOMETRICA CAVALIERA PROSPETTIVA
TUTORIAL:

Questo esercizio non dispone di tutorial esplicativi perché presuppone la conoscenza delle tecniche di consegna. Si consiglia, quindi, di assegnarlo solo dopo aver fatto svolgere diversi esercizi e solo quando si riterranno i propri alunni capaci di poterlo svolgere autonomamente.

IMMAGINI:

Mar 162020
 

Oggi, grazie alla tecnologia, la medicina sta facendo sempre più affidamento a strumenti basati sul rilevamento esterno e non invasivo per ottenere informazioni importanti e tempestive sulla salute delle persone. Infatti è proprio la prevenzione, o la registrazione in tempo di determinati segnali che il nostro corpo emette, a permettere al paziente di salvarsi o al medico di comprendere la situazione clinica ed intervenire.

Sempre più spesso sentiamo o leggiamo di gente salvata dai cosiddetti “wareable” ossia indossabili, come orologi o altri dispositivi elettronici connessi che, registrando le attività di un organo durante la normale quotidianità, forniscono un quadro dettagliato di eventuali patologie o anomalie nel loro comportamento. Questi possono essere semplicemente visti come campanelli d’allarme che avvisano il medico e il paziente della necessità di ulteriori accertamenti.

Questi apparati, stanno diventando sempre più sofisticati e precisi e a Bologna è stato presentato, il primo sistema esterno per la registrazione delle aritmie cardiache. Questa, che è l’azione di alcune cellule che danno il via ad una alterazione delle funzionalità del cuore, vengono individuate tramite l’inserimento di un sondino attraverso un’arteria o una vena. Almeno fino ad oggi. Infatti, quello presentato a Bologna in occasione del Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC), è un giubbotto dotato di 252 sensori che, registrano le variazioni elettriche prodotte dal nostro organo e realizzano una mappa 3D in tempo reale del cuore anche con un singolo battito.

Una volta indossato il giubbotto, questo consente di avere una panoramica continua e simultanea di entrambe le camere cardiache, impossibili da ottenere con i tradizionali metodi diagnostici e inoltre, registra segnali elettrocardiografici dal torace e li combina con i dati di una tomografia assiale computerizzata. Questo consente anche di determinare la zona o la cavità cardiaca dalla quale arriva l’anomalia con estrema precisione. Ma la ricerca non si è fermata qui: infatti i ricercatori continuano a lavorare per ottimizzare questa seconda pelle e renderla capace di misurare non semplicemente le calorie consumate o il battito cardiaco come adesso, ma addirittura di cogliere quei segnali che possono indicare la presenza di un ictus cerebrale e mandare un allarme a chi si occupa del soccorso. Sarà possibile, inoltre, comprendere quale tipo di malattia sta colpendo l’individuo attraverso sensori cromatici utilizzando sistemi come Hiris brevettato dall’Istituto Italiano di Tecnologia che, registra parametri relativi alla geometria e ai movimenti dell’individuo per monitorarne e migliorarne lo stile di vita e l’attività sportiva. Questo sistema è espandibile con altre tecnologie ed altri apparati in modo da creare una vera e propria “stazione“ indossabile capace di monitorare e trasmettere una moltitudine di informazioni sullo stato fisico e di salute dell’individuo.

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Mar 152020
 

Sentiamo sempre più spesso parlare di cellulari con schermi pieghevoli, abbiamo visto la presentazione di televisori arrotolabili (vedi: FAI CLICK E LA TV NON C’È PIÙ), in una ricerca continua che mira a trasformare gli oggetti tecnologici di uso quotidiano in nuovi oggetti o soluzioni capaci di conquistare il mercato utilizzando nuove tecnologie e nuovi materiali appena scoperti dalla scienza.

Ma oggi, dalla Swinburne University of Technology australiana, forse arriva una grande innovazione che coinvolgerà campi diversi da quelli della tecnologia informatica. Di cosa si tratta? I ricercatori Jay Sanjaya e Behzad Nematollahi hanno realizzato, in laboratorio, una nuova miscela per il calcestruzzo, ottenuta in gran parte materiali di scarto come le ceneri volanti della combustione del carbone prodotte nelle centrali termoelettriche, ma questo di per sé non è una novità perché già ampiamente in uso nella formazione di calcestruzzi più compatti, impermeabili e duraturi. Questa soluzione, come spiegato agli stessi ricercatori, richiede il 36% in meno di energia per la produzione con una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 76% rispetto ai tradizionali composti cementizi creando così un’impronta ambientale notevolmente inferiore. Ma la caratteristica più importante di questo nuovo composto non è tanto il suo impatto ambientale, bensì la sua elasticità. Infatti, mentre i normali cementi quando sottoposti a compressione si spezzano, questa nuova soluzione è in grado di mantenere la sua integrità anche sotto intensi carichi piegandosi elasticamente come farebbe un materiale plastico.

È stato calcolato che questo nuovo materiale è 400 volte più pieghevole rispetto a un normale cemento mantenendo al tempo stesso la caratteristica resistenza. Tutto ciò è possibile perché le fibre inserite nel calcestruzzo impediscono al materiale di rompersi anche quando si formano delle crepe e, quindi anche quando è sotto a forti carichi. Immaginate l’impatto di questo nuovo materiale nel campo dell’edilizia. Il nuovo cemento elastico sarà in grado di consentire alle costruzioni di resistere i terremoti, agli uragani o addirittura alle esplosioni e ai proiettili, perché si deformerà elasticamente senza mai spezzarsi permettendoci così di realizzare nuovi edifici capaci di resistere a tutto ciò che dall’esterno tenta di danneggiarlo o deformarlo. Inoltre, anche la durata stessa del prodotto sarà più lunga perché più difficilmente attaccabile da fenomeni classici quali umidità, acqua, usura del tempo. 

GUARDA I VIDEO:

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Mar 082020
 
2 PARALLELEPIPEDI
Dati PARALLELEPIPEDO GIALLO: lato1 = 7 cm / lato2 = 2 cm / lato3 = 3,5 cm
PARALLELEPIPEDO AZZURRO: altezza = 8 cm / lato 4 = 7 cm
FIGURA DI RIFERIMENTO:
CONSEGNE:
1 PROIEZIONI ORTOGONALI
2 ASSONOMETRIA ISOMETRICA
3 ASSONOMETRIA MONOMETRICA
4 ASSONOMETRIA CAVALIERA
5 PROSPETTIVA
6 C.A.D.
STRUMENTI NECESSARI:
OPERAZIONI INIZIALI:

usando un foglio F4, posizionato in orizzontale, effettuiamo la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA).

Questo esercizio non dispone di tutorial esplicativi perché presuppone la conoscenza delle tecniche di consegna. Si consiglia, quindi, di assegnarlo solo dopo aver fatto svolgere diversi esercizi e solo quando si riterranno i propri alunni capaci di poterlo svolgere autonomamente.

Mar 072020
 

Sono anni oramai che aggiorno costantemente e quotidianamente questo sito per renderlo sempre di più uno strumento didattico utile agli studenti, insegnanti o semplici appassionati di tecnologia. Un lavoro che ha richiesto uno sforzo enorme, costante e certosino che faccio con grande passione oramai dal 2011, anno in cui è nato questo sito.

Provenendo dalla libera professione, ho sempre sentito stretta la didattica svolta in classe nelle nostre scuole, maturando sempre di più una mia idea di didattica moderna, dinamica, capace di sfruttare i moderni mezzi che la tecnologia e la digitalizzazione oggi hanno messo a disposizione, così da avvicinare la scuola ai ragazzi e i ragazzi alla scuola. Ho sempre ritenuto importanti i libri, ma mi sono sempre stati stretti gli ambiti di azione che questi mi proponevano portandomi piano piano a sviluppare una mia idea di didattica capace di rispondere meglio e più velocemente alle mie esigenze di innovazione e cambiamento.

Oggi, a distanza di nove anni, non solo ritrovo questo strumento quotidianamente indispensabile, ma al tempo del coronavirus, questo fenomeno globale che sta coinvolgendo tutti e che ha portato addirittura per la prima volta alla chiusura delle scuole, estremamente attuale e ancor di più indispensabile visto che ci troviamo costretti dall’evidenza dei fatti a proiettarci tutti insieme, in una realtà futuristica che sembrava lontana ma che i fatti, hanno reso contemporanea. È necessario attivarsi, secondo le direttive emanate dal Governo, con procedure e sistemi in grado di mantenere attivi i docenti e formare i discendenti anche a distanza, lontani dall’aula classica, lontani da contatti contaminanti, ma capaci di ricreare quell’ambito scolastico, quella realtà quotidiana di condivisione e apprendimento che tutti sperimentiamo nelle aule ogni giorno.

Riflettendo su quanto fatto, ho potuto constatare come questo grande lavoro, quotidianamente utile, lo risulti ancor di più in questo momento di emergenza nazionale. Sommerso dall’enorme quantità di informazioni, su piattaforme, applicazioni, procedure che consentano la continuità didattica alla nostra scuola, ho realizzato su come queste pagine, ricche di contenuti unici ed originali, siano incredibilmente adatte a questa situazione, capaci di consentire ai docenti di svolgere quella didattica in remoto tanto necessaria in questo momento e agli studenti di continuare ad apprendere in modo divertente e già lungamente sperimentato.

Centinaia di articoli di attualità che spaziano in tutti campi coperti dal programma tecnologico, dalle costruzioni ai trasporti, dall’energia all’innovazione. Tutta la didattica disciplinare, divisa per anno scolastico e per argomento, trattato con tutti i criteri delle moderne teorie didattiche, linguaggio semplificato, parole chiave in evidenza, contenuti digitali, mappe concettuali grafiche, approfondimenti, ricerche, link ipertestuali, suggerimentiesercizi, compiti di realtà.

Da anni è possibile utilizzare queste pagine anche con gli alunni stranieri che non parlano la nostra lingua, perché il traduttore di Google integrato consente di modificare in un istante ogni documento nella lingua originale dell’alunno, consentendogli di tenersi al passo con gli altri e di apprendere nonostante la momentanea difficoltà. Da sempre questo strumento è utilizzato per la didattica a distanza con gli alunni che non avendo potuto partecipare alle lezioni per motivi di salute o altro, hanno comunque seguito e appreso attraverso le pagine restando preparati ed informati sulle lezioni e sugli argomenti trattati in classe.

Per non parlare poi del disegno, vero e proprio fiore all’occhiello di questo sito, dove oltre alla teoria, alla spiegazione puntuale di ogni tecnica di rappresentazione grafica si associano centinaia di esercizi pratici da eseguire manualmente o digitalmente sia in classe che a casa, con tutorial passo passo, spiegazioni dettagliate, video, esercizi a completamento, modelli da seguire e costruire manualmente o graficamente.

E da poco, anche l’uso del CAD nella lezione di disegno, svolta in remoto e digitalmente inviata al docente per la correzione e la valutazione.

Cosa dirvi, se non grazie per essere stati fedeli utilizzatori di questo strumento e chiedervi, se queste pagine vi sono state utili, di condividere questa esperienza con altri docenti e studenti e pubblicizzare ancor di più questo sito attraverso il passaparola e i social media.

Con l’augurio che questa emergenza possa finire presto e che si possa tornare alla normalità, auguro a tutti un buon proseguimento di anno scolastico con EDUCAZIONETECNICA.DANTECT.IT.

Prof. Betto

Mar 012020
 
QUADRATO INSCRITTO
Dati RAGGIO CIRCONFERENZA pari a 8 cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica come spiegato nel tutorial
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

Step #1 – dopo aver costruito gli assi orizzontale r e verticale s che si intersecano in un punto O, puntiamo il compasso in questa intersezione e con apertura pari al raggio della circonferenza data, tracciamo un cerchio che intersecherà l’asse r nei punti 1 e 2 e l’asse s nei punti 3 e 4;

Step #2 – con la stessa apertura, puntiamo il compasso su 1 e tracciamo un archetto all’esterno della circonferenza;

Step #3 – ripetiamo l’operazione puntando il compasso sul punto 4 e tracciamo un archetto che interseca quello disegnato precedentemente;

Step #4 – prima di spostare il compasso, tracciamo un altro archetto fuori dalla circonferenza dal lato opposto;

Step #5 – infine puntiamo il compasso sul punto 2 e tracciamo un altro archetto che interseca quello tracciato precedentemente;

Step #6 – con il righello uniamo i punti 6 e O e proseguiamo la retta fino al lato opposto della circonferenza;

Step #7 – allo stesso modo, tracciamo la retta passante per i punti 7 e O;

Step #8 – queste rette intersecano la circonferenza nei punti che chiameremo A, B, C e D; con il righello uniamo i punti A e B;

Step #9 – analogamente uniamo i punti D e C;

Step #10 – #11 – allo stesso modo uniamo i punti B e C e poi A con D, completando così la costruzione del quadrato inscritto in una circonferenza data.

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

TUTORIAL VIDEO

Feb 242020
 
ENNAGONO DATO IL LATO
Dati LATO pari a 6 cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica come spiegato
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

Step #1 – tracciamo una retta orizzontale r in basso nel nostro foglio da disegno e individuiamo sopra di essa il segmento A-B la cui lunghezza è pari al lato dell’ennagono;

Step #2 – puntiamo il compasso in A con apertura A-B, pari al lato dell’ennagono e tracciamo un arco nella parte superiore del foglio;

Step #3 – con la stessa apertura, puntiamo il compasso in B e tracciamo l’arco opposto fino ad incontrare il precedente nel punto 1;

Step #4 – con la riga, adesso, tracciamo la retta perpendicolare a r passante per il punto 1. Questa intersecherà il segmento A-B nel suo punto medio che chiameremo M;

Step #5 – misuriamo adesso con il compasso la distanza A-M, pari a metà del lato dell’ennagono e puntandolo in 1, tracciamo un archetto sulla retta perpendicolare che la intersecherà in un punto che chiameremo O;

Step #6 – puntiamo il compasso in O e con apertura O-A, tracciamo la circonferenza passante per A e per B;

Step #7 – apriamo il compasso con apertura A-B pari al lato dell’ennagono e puntandolo in A tracciamo un archetto sulla circonferenza;

Step #8 – #9 – ripetiamo la stessa cosa da questo punto e poi da quello successivo individuando così sulla circonferenza, in sequenza, i punti C, D, E, ed F;

Step #10 – #12 – ripetiamo questa operazione dal lato opposto a partire dal punto B, determinando così i punti G, H e I;

Step #13 – #20 – per finire, uniamo a due a due i punti determinati sulla circonferenza. Uniamo A con C, C con D, D con E, E con F, F con I, I con H, H con G e infine G con B.

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

TUTORIAL VIDEO

Feb 152020
 
TRIANGOLO ISOSCELE
Dati ALTEZZA pari a 12 cm, LATI pari a 15cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

Step #1 – tracciamo una retta orizzontale r minuscolo nella parte bassa del foglio;

Step #2 – usando una squadretta, posizioniamola al centro della retta r e tracciamo la sua perpendicolare dal punto che chiameremo A;

Step #3 – adesso puntiamo il compasso in A e con apertura pari all’altezza data del triangolo tracciamo un archetto che la intersecherà in un punto che chiameremo B;

Step #4 – spostiamo il compasso sul punto B e con apertura pari alla misura data dei lati del triangolo, tracciamo un arco che intersecherà la retta r nei punti C e D;

Step #5 e #6 – uniamo adesso, il punto B con il punto C e subito dopo, il punto B con il punto D;

Step #7 – rinforziamo, infine, il tratto di linea che va dal punto C al punto D;

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

TUTORIAL VIDEO

Feb 102020
 

Molti sono gli elementi che contribuiscono ad inquinare il nostro pianeta creando problemi sia a livello globale che locale. Si è tanto parlato, anche su questo sito, degli effetti che, la plastica e le micro plastiche, ossia materiali non biodegradabili, causano sull’ambiente soprattutto quello marino. Ma non è solo la plastica ad inquinare, parecchi prodotti emettono quantità di CO2 nell’atmosfera capaci di creare effetti disastrosi quali l’effetto serra e l’aumento delle temperature, con conseguenze sui ghiacciai e sulle condizioni climatiche in generale.

Chi contribuisce ad emettere queste emissioni di CO2 è sicuramente il traffico veicolare e gli aeroplani, ma anche le fabbriche, le industrie e altri processi di trasformazione. Pensate che, la realizzazione delle nostre strade, costituite da asfalto, contribuisce ad emettere 27 kg di anidride carbonica per ogni tonnellata prodotta, inoltre l’asfalto trattiene il calore e contribuisce all’innalzamento delle temperature soprattutto nelle aree urbane con ulteriore aggravio delle condizioni già, in generale, compromesse.

L’Olanda è sempre stato un paese all’avanguardia dal punto di vista delle soluzioni green e delle ricerche in ambito ecosostenibile e arriva proprio da una società di questa nazione un brevetto per la realizzazione di un manto stradale realizzato, pensate un po’, in plastica. Sembrerebbe un controsenso, realizzare una strada già di per sé inquinante con materiale anche esso inquinante; ma l’idea di questa società sarebbe quella di realizzarle attraverso il recupero di tonnellate di plastica da macero riciclabile, dando così nuova vita ad un materiale che produrrebbe ulteriore inquinamento.

Quali i vantaggi di questo nuovo sistema che potrebbe sostituire l’asfalto? Secondo le indicazioni dell’azienda queste strade risulterebbero più leggere riducendo così il carico sul terreno e, sarebbero realizzabili in più strati così da permettere l’inserimento al loro interno di tubature e condotte in modo da evitare successivi e ulteriori lavori di smantellamento e ripristino come accade già oggi. Inoltre, la loro natura, ne consentirebbe la produzione direttamente in stabilimento, riducendo così i tempi di costruzione, assemblaggio e abbreviando anche i tempi di percorrenza e di conseguenza l’inquinamento. Non sarà più necessario, in questo modo, realizzare lunghi cantiere ad hoc nelle aree di costruzione, la realizzazione avverrebbe in tempi molto più rapidi, evitando quelle lunghe interruzione che hanno ricadute pesantissime sul traffico veicolare. Pendenze e accorgimenti tecnici arriverebbero già pronti per il montaggio dalla fabbrica, riducendo anche la difficoltà cantieristica. Inoltre, Plastic Road, questo il nome dato dalla società alla loro invenzione,  non presenta controindicazioni per l’installazione in qualunque sito geografico o climatico. Questo nuovo manto stradale può essere utilizzato senza problemi in zone con clima torrido con temperature estreme o nei climi glaciali con temperature bassissime senza problemi di deperimento o danneggiamento.

I presupposti ci sono tutti per la creazione di un prodotto di successo, ma altri studi e approfondimenti vanno sicuramente condotti al fine di evitare nuove e drammatiche conseguenze al nostro già martoriato pianeta.

GUARDA I VIDEO:

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COSTRUZIONE DI UN DECAGONO INSCRITTO

 Disegno  Commenti disabilitati su COSTRUZIONE DI UN DECAGONO INSCRITTO
Feb 082020
 
DECAGONO INSCRITTO
Dati RAGGIO CIRCONFERENZA pari a 8 cm o secondo indicazione del docente
CONSEGNE:
Consegna 1 Esegui la costruzione geometrica
Digit Esegui le consegne in digitale utilizzando il CAD
DIFFICOLTA’ e CLASSE:
Livello Classe
STRUMENTI NECESSARI:
DESCRIZIONE:

Prima di iniziare, pulisci il piano di lavoro e gli strumenti da disegno. Usando un foglio F4 liscio, effettua la sua squadratura secondo lo schema appreso (vedi SQUADRATURA). Utilizzeremo l’area da disegno (quella gialla) per realizzare le consegne.

FIGURA DI RIFERIMENTO:

PROCEDURA OPERATIVA

posizionando il foglio in orizzontale (ossia con il lato lungo verso di noi), procediamo nel seguente modo:

Step #1 – Dati gli assi orizzontale r e verticale s che si intersecano in un punto O, tracciare una circonferenza di raggio dato;

Step #2 – questa interseca l’asse r nei punti A e B, e l’asse s nei punti C e D;

Step #3 – con raggio C-O, tracciamo un arco che interseca la circonferenza nei punti 1 e 2;

Step #4 – il segmento che unisce i punti 1 e 2, interseca l’asse s in un punto che chiameremo 3 che, rappresenta anche, il punto medio del segmento C-O;

Step #5 – puntiamo il compasso nel punto 3 e con raggio 3-O tracciamo una circonferenza;

Step #6 – con il righello uniamo il punto 3 con il punto A; questo segmento intersecherà la circonferenza più piccola in un punto che chiameremo 4;

Step #7 – la misura del segmento A-4 rappresenta la lunghezza del lato del decagono; puntiamo il compasso in A e con raggio A-4 tracciamo due archetti sulla circonferenza maggiore che individueranno due punti che chiameremo E ed F;

Step #8 – allo stesso modo e con lo stesso raggio puntiamo il compasso in F e troviamo G;

Step #9 – allo stesso modo da G, determiniamo il punto H;

Step #10 – poi da H con la stessa apertura e con lo stesso procedimento determiniamo il punto I;

Step #11 – il punto successivo è già determinato perché coincide con il punto B; puntiamo il compasso in questo punto  e con la stessa apertura determiniamo L;

Step #12 – poi da L determiniamo il punto M;

Step #13 – adesso da E determiniamo l’ultimo punto che chiameremo N;

Step #14 – per completare, uniamo tutti e dieci questi punti per disegnare il decagono regolare.

Ricordo che le linee colorate di rosso sono quelle che vanno rinforzate nel disegno.

TUTORIAL VIDEO