prof. Davide Betto

laurea in Architettura conseguita presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria; dottorato di ricerca conseguito presso la Facoltà di Napoli in Metodi di Valutazione. Si è abilitato all'insegnamento nella classe di concorso "A033 - Educazione Tecnica nella scuola media" nel 2004 e dal 2007 è diventato docente di ruolo. Insegna a Catania presso la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Appassionato di informatica che, insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione. Autore di questo blog e vincitore del premio internazionale come miglior sito dell'anno 2016 nell'area Carriera e Formazione. Autore per casa editrice Lattes Editori di Torino per la quale cura il blog iLTECHNOlogico.it e le pubblicazioni di tecnologia.

Set 172024
 

Oggi, con un semplice gesto, portiamo la luce all’interno delle nostre case, dei nostri uffici, delle nostre scuole: premendo un interruttore, accendiamo una o più lampadine.
Se un tempo si usavano candele e lampade a olio, oggi abbiamo sistemi di illuminazione adattabili alle esigenze più varie.

Vediamo insieme quali sono le soluzioni maggiormente diffuse e quelle oramai in disuso, confrontandone le principali caratteristiche.

LAMPADINE AD INCANDESCENZA

Le prime lampadine a funzionare elettricamente sono state quelle ad incandescenza, composte da un filamento di tungsteno posto all’interno di un bulbo sottovuoto che si illuminava e riscaldava non appena attraversato dall’elettricità.
Queste lampadine sono state messe al bando dall’Unione Europea nel 2012 perché poco efficienti. Infatti, solo il 5% dell’elettricità passante per il filamento veniva trasformata in luminosità, mentre il restante 95% in calore: per illuminare grandi ambienti era richiesta tantissima potenza, con enormi dispendi di energia.

LAMPADINE ALOGENE

Per sostituire le poco efficienti lampade ad incandescenza, furono inventate le lampadine alogene che dalle precedenti riprendevano il filamento di tungsteno, il quale racchiuso in un corpo di vetro, in presenza di un gas inerte, faceva in modo che la lampada avesse una resa luminosa maggiore (25 lumen per watt contro 15).
Queste lampade presentavano, però, due problemi: il surriscaldamento, che fu risolto installando una protezione di vetro e l’emissione eccessiva di raggi ultravioletti, che furono ridotti attraverso l’uso di uno speciale schermo (faretti dicroici).

LAMPADINE FLUORESCENTI

Il passo successivo è stato l’invenzione delle lampade fluorescenti, costituite da un rivestimento esterno di vetro contenente al suo interno delle polveri (fluorescenti). Queste, immerse in uno strato di gas e vapori di mercurio a bassa pressione, con il passaggio della corrente, emettono luce.
Per poter funzionare era necessaria una scarica interna generata da elettrodi posti alle estremità della lampada. Alcune di queste sono note come lampade a neon perché contengono al loro interno questo gas.
Avevano una resa luminosa 5-10 volte superiore alle lampade ad incandescenza, una durata 10 volte superiore e spesa molto ridotta, ma necessitavano di un alimentatore e di uno starter per l’accensione, poco adatte ad appartamenti e specifiche discariche per lo smaltimento del mercurio.

LAMPADINE AD INDUZIONE MAGNETICA

Le lampade a induzione magnetica sono molto simili ai modelli fluorescenti, ma invece degli elettrodi per riscaldare il gas utilizzano l’induzione magnetica, ionizzando il gas fluorescente.
Ideate da Nikola Tesla sono costituite da un bulbo dove viene generato un campo magnetico capace di far scoccare la scintilla necessaria al loro funzionamento.
Sono lampadine ideali per grandi potenze luminose oltre 150-200 watt, hanno una durata di funzionamento di oltre le 100.000 ore, accensione e spegnimento immediato e decadimento molto basso.

LAMPADINE IODURI METALLICI

Sono lampade che contengono al loro interno alogeni e alogenuri e necessitano di un alimentatore per il loro funzionamento.
Sono molto utilizzate per illuminazione esterna di fabbriche, capannoni, campi sportivi e locali dove è necessaria una luce molto forte e una buona resa cromatica.

LAMPADINE A LED

Le luci a LED sono l’ultima novità e la scelta migliore per l’ambiente visto che non contengono gas, permettono grossi risparmi energetici e sono facilmente smaltibili.
I LED (Light Emitting Diodes), una volta impiegati come spie dei telecomandi e dei televisori, oggi vengono utilizzati per l’illuminazione di interni ed esterni e per le auto.
Sono molto vantaggiosi perché la loro luce è regolata da un circuito elettronico che calibra la quantità di tensione necessaria al LED, trasformando il 50% dell’energia in luce e il restante in calore.
I vantaggi sono molteplici perché una lampada a LED dura 50-100 volte di più di una ad incandescenza, risparmia fino al 90% di energia, è disponibile in differenti tipi di colori e misure e ha un’altissima efficienza luminosa.

Set 092024
 

Quando parliamo di pannelli fotovoltaici o di energia solare, la condicio sine qua non è la presenza della luce prodotta dal Sole.
Come ben sappiamo la luce solare non colpisce tutto il Pianeta allo stesso modo: è maggiore nelle zone equatoriali e sempre di meno verso i due Poli.

La ricercatrice Giulia Guidetti, esperta della facoltà di Ingegneria del Massachusetts, ha fatto una scoperta interessantissima, in maniera assolutamente casuale.

Durante la pandemia acquistò numerose piante da appartamento delle quali iniziò a studiare le caratteristiche delle foglie, affascinata dal loro aspetto luminoso e lucente.

Tra le piante acquistate, un’orchidea, chiamata Macodes Petula, la colpì particolarmente…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Set 022024
 

Come ogni anno, settembre è un mese di cambiamenti e di conferme, in cui ci lasciamo alle spalle le tanto agognate vacanze e ci accingiamo a riprendere a pieno le nostre attività, noi docenti per la parte educativa e formativa e gli studenti per quella altrettanto importante che riguarda la loro crescita e formazione personale.

Come ogni anno pieno di entusiasmo riavvio la mia attività professionale e insieme a queste comincio a rielaborare i contenuti di queste pagine per renderle sempre più fruibili e utili per tutti. Ma quest’anno come molti di voi ben sanno riparto con una novità che mi sta particolarmente a cuore, ossia la prova sul campo del mio nuovo libro di testo “INFINITO TECNOLOGICO“. Come ho già avuto modo di raccontare più volte sempre su queste pagine ma anche in altri ambiti, si tratta di un grande e impegnativo lavoro che ha condizionato gli ultimi quattro anni della mia vita, in cui mi sono speso con tutta la mia passione professionale per creare qualcosa di innovativo, utile, completo e al tempo stesso semplice da fruire. Siete stati in moltissimi ad adottare il libro nelle vostre scuole e nelle vostre classi decretandone il successo sin dalla nascita e questo mi carica di responsabilità che spero di meritare e di non deludere questa fiducia. Per quel che mi è possibile continuerò sempre a lavorare per aggiornare il libro non solo sulla parte cartacea, ma anche attraverso i canali digitali. Proprio da questo punto di vista presto ci saranno grosse novità delle quali vi darò puntualmente informazione ma se volete restare sempre aggiornati potete seguire con attenzione il blog di tecnologia della Lattes “ILTECHNOLOGICO.IT” di cui sono l’autore che presto diventerà un valido alleato del docente di tecnologia che utilizza il mio libro. Inutile ricordarvi che sarò ben lieto di ricevere tutti i vostri feedback e suggerimenti che leggerò e a cui darò sempre la massima importanza. Scrivetemi e contattatemi sui canali social i cui link li trovate qui in homepage in alto a destra.

Ritornando a queste pagine è ovvio che questo cambiamento comporterà profonde modificazioni e grandi novità su alcune delle quali sto ancora lavorando e che vedranno la luce pian piano durante il corso delle attività scolastiche. Sicuramente darò maggior spazio alle produzioni degli alunni e ad argomenti pratici che possano coinvolgere tutti ma soprattutto fornire un feedback pratico, di facile fruizione e di grande utilità per chi nella scuola lavora fattivamente.

Ma non voglio dilungarmi oltre anche perché ci saranno moltissime altre occasioni per scrivere e parlare di scuola e tecnologia. Mi premeva particolarmente augurare a tutti, ma proprio a tutti, un fantastico anno scolastico che possa essere foriero di novità, innovazione e lasciatemela passare….INFINITO TECNOLOGICO.

Prof. Davide Emanuele Betto

Set 012024
 

Il traffico urbano e il conseguente innalzamento dei tassi di inquinamento stanno spingendo sempre più società legate all’automotive e all’aviazione a cercare soluzioni innovative, sostenibili e adatte agli spazi urbani.

Abbiamo già parlato di una nuova categoria dei mezzi di trasporto noti con la sigla eVTOL (electric vertical take-off and landing): mezzi alimentati elettricamente capaci di decollare e atterrare verticalmente come fossero elicotteri. (Leggi articolo Taxi aerei)

L’ultima novità in questo settore arriva da una società statunitense che ha sviluppato un veicolo elettrico a decollo verticale in grado di compiere lunghe distanze senza soste e alimentato esclusivamente con propulsori misti idrogeno-elettrico.

Il veicolo ha svolto il suo primo test…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Ago 032024
 

L’European Environment Agency ha rilevato che dalla metà degli anni ′50 ad oggi l’area edificata in Europa è cresciuta del 78%.
Solo in Italia, ogni giorno, 16 ettari di superficie vengono antropizzati dalla cementificazione e dalla crescita delle aree urbane.

Questo fenomeno, che colpisce in maniera trasversale tutto il pianeta, è noto come Soil Sealing, letteralmente “impermeabilizzazione del suolo”, e i suoi effetti sono facilmente riscontrabili all’interno delle nostre città, ogni anno sempre più calde e umide.
Nei mesi estivi le strade dei centri urbani hanno una temperatura di 4-5 gradi in più rispetto a zone a bassa cementificazione.

Il Soil Sealing impedisce la normale traspirazione del terreno, portandolo a inaridirsi, impermeabilizzarsi e degradarsi, facendogli perdere la propria fertilità, biodiversità e la sua efficacia nella cattura del carbonio favorendo così i cambiamenti climatici…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Lug 142024
 

L’uso dei droni per la consegna di merci è un sistema utilizzato in più parti del mondo fin dal 2013 quando un’azienda cinese effettuò la prima consegna di un pacco in un’area rurale e poco accessibile del Paese.

A seguito di questo evento la consegna di merci con l’uso dei droni è divenuta sempre più popolare grazie agli innumerevoli vantaggi che comporta.

Trasportare con un drone è innanzitutto sostenibile perchè non emette residui inquinanti nell’atmosfera; è rapido perché consente di superare agevolmente tutti gli ostacoli e raggiungere zone impervie poco accessibili; è sicuramente economico.

Nell’aprile di quest’anno un’azienda…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Lug 142024
 

Uno dei temi maggiormente dibattuti negli ultimi anni è quello relativo all’inquinamento, ai cambiamenti climatici e agli strumenti idonei a rendere i nostri processi produttivi e di trasformazione maggiormente green e compatibili con l’ambiente.

Va in questa direzione una delle tecnologie più promettenti degli ultimi tempi: denominata DAC (Direct Air Capture), è una tecnica che mira ad assorbire l’anidride carbonicapresente nell’aria indipendentemente dalla sua origine.

Abbiamo già parlato di questa tecnologia (DAC: DIRECT AIR CAPTURING e DIRECT AIR CAPTUR PER L’AVAZIONE) che di fatto è…. (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Lug 032024
 

Dagli studi degli scienziati dell’Università John Hopkins degli Stati Uniti arriva una straordinaria tecnologia che potrebbe essere in grado di rivoluzionare la prevenzione in campo medico.

Gli studiosi sono riusciti ad introdurre tecnologie di nanopatterning litografico, come la fotolitografia, la litografia a nano imprinting (NIL) o la litografia a fascio di elettroni, già utilizzate nell’elettronica moderna come l’ottica, per trasferire sottilissimi strati d’oro sulla superficie delle cellule umane e prevenire le malattie.

Ma partiamo dall’inizio per capire di cosa si tratta.

Il materiale scelto è l’oro, spesso utilizzato nel cablaggio elettronico…. (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Giu 232024
 

Le lenti a contatto sono spesso fedeli compagne per molti di noi: c’è chi le sceglie come soluzione cosmetica; chi, come gli sportivi, per grande comodità; altri per correggere deficit visivi.
Il cinema, e soprattutto la fantascienza, hanno sempre spinto il concetto di lente a contatto ben oltre le sue normali funzioni, rendendole in grado di migliorare o aumentare i poteri di chi le indossa.

Grazie alla ricerca condotta da un gruppo di scienziati della Nanyang Technological University di Singapore, anche nella realtà, le lenti a contatto supereranno il loro fine medico.
Le applicazioni di queste innovative lenti saranno differenti…. (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Laser

Giu 172024
 

Le grandi scoperte sono spesso casuali, altre invece nascono da un’attenta osservazione dei fenomeni naturali. È questo il caso di una nuova tecnologia fotovoltaica in grado, si spera, di trasformare radicalmente il modo attuale di produrre elettricità dalla luce.

Gli attuali pannelli fotovoltaici utilizzano costosi materiali e processi all’avanguardia, ma nel migliore dei casi non riescono a trasformare oltre il 25% delle radiazioni luminose assorbite in elettricità.

I diodi o celle fotovoltaiche che li compongono hanno una superficie quadrangolare di circa 10 cm2 e, una volta esposte al Sole, non solo non riuscono a trasformare più della sopra citata percentuale di luce solare, ma presentano un ulteriore…. (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Laser

Giu 162024
 

L’intelligenza artificiale sta aprendo nuove possibilità e opportunità in vari settori rendendo i processi complessi sempre più accessibili ed efficienti.
Uno dei settori coinvolti è quello cinematografico!

Il doppiaggio è un’arte affascinante e complessa che trasforma film, serie TV, documentari e cartoni animati in esperienze accessibili a un pubblico più ampio.

La voce originale di un attore viene sostituita con quella di un doppiatore, adattando il dialogo in una lingua diversa da quella in cui il prodotto audiovisivo è stato originariamente realizzato.
I doppiatori recitano nel privato della sala di registrazione…. (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Laser

Giu 142024
 

Attualmente lo storage dei dati che elaboriamo sui nostri computer avviene su supporti di tipo magnetico, gli hard disk, oppure su disco allo stato solido, SSD.
Si tratta di sistemi oramai collaudati, sicuri, veloci, ma la soluzione trovata dalla società Cerabyte promette di modificare completamente la nostra idea di immagazzinamento dei dati digitali.

I nanolayer sono particolari cartucce di materiale ceramico e vetro capaci di durare fino a 5000 anni – i sistemi attuali durano dai 10 ai 15 anni – permettendo di memorizzare un’elevatissima quantità di dati.
Attraverso l’utilizzo di milioni di minuscoli raggi laser vengono…. (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Laser

Giu 132024
 

La guerra in Ucraina ha messo in evidenza la forte dipendenza di alcuni Paesi europei dal gas russo. L’interruzione da parte di questi ultimi delle forniture come ripercussione per il sostegno all’Ucraina e le sanzioni imposte dalla Comunità europea alla Russia per l’avvio delle ostilità, hanno provocato un aumento sensibile dei prezzi e messo in crisi le economie fortemente dipendenti, come Italia e Germania.

Per uscire da questa situazione, i Paesi europei si sono attivati per diversificare le loro fonti di energia e per ridurre drasticamente la dipendenza dalla Russia.
Sono aumentati così gli investimenti in infrastrutture per la produzione di energia da fonti alternative e tra queste il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) e il GNL (Gas Naturale Liquefatto)…. (se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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