prof. Davide Betto

laurea in Architettura conseguita presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria; dottorato di ricerca conseguito presso la Facoltà di Napoli in Metodi di Valutazione. Si è abilitato all'insegnamento nella classe di concorso "A033 - Educazione Tecnica nella scuola media" nel 2004 e dal 2007 è diventato docente di ruolo. Insegna a Catania presso la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Appassionato di informatica che, insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione. Autore di questo blog e vincitore del premio internazionale come miglior sito dell'anno 2016 nell'area Carriera e Formazione. Autore per casa editrice Lattes Editori di Torino per la quale cura il blog iLTECHNOlogico.it e le pubblicazioni di tecnologia.

Feb 272025
 

Anche quest’anno in quanto autore di INFINITO TECNOLOGICO il nuovo testo di tecnologia per le scuole medie e autore del blog ilTechnologico per Lattes Editori, sarò relatore alla fiera nazionale della scuola e della cultura che si tiene a Firenze presso la Fortezza Da Basso nelle date tra il 12 e il 14 marzo 2025.

Come lo scorso anno sono stato coinvolto dalla mia casa editrice, la Lattes Editori, per tenere due interventi centrati sulla didattica e le tecnologie innovative a scuola, rivolti ai docenti di tecnologia ma non solo, agli appassionati, ma anche a docenti di altre discipline visto che le attività che proporrò avranno carattere interdisciplinare.

  • Il primo intervento che terrò sarà dalle 13:30 alle 14:15 presso lo stand della Lattes Editori – H19 del Padiglione Cavaniglia e avrà il seguente titolo:

Dal modello alla stampa 3D. Dalla progettazione alla prototipazione a scuola < clicca per iscriverti

Si tratta, come già enunciato dal titolo, di attività didattiche volte a fornire al moderno docente di tecnologia, idee e strumenti per poter aiutare i propri studenti a comprendere i moderni processi di creazione di oggetti e tecnologie. L’idea è quella di creare percorsi pratici che, i propri studenti possano seguire in modo da comprendere quale sia l’iter di un processo produttivo dall’ideazione alla realizzazione e quali strade o metodologie siano più idonee per realizzare questo processo. L’altro scopo è anche quello di rendere maggiormente accessibili a tutti i docenti le nuove tecnologie che in maniera massiccia stanno entrando nelle nostre scuole e nelle nostre classi, come ad esempio le stampanti 3D.

Le attività verranno svolte attraverso l’uso del noto CAD tridimensionale SketchUp.

  • Il secondo intervento che terrò invece dalle 15:45 alle 16:30 sempre presso lo stand della Lattes Editori – H19 del Padiglione Cavaniglia, avrà il seguente titolo:

Giochiamo con gli ambigrammi. L’arte di stupire da ogni punto di vista < clicca per iscriverti

In questo secondo intervento, proporrò un’attività più ludica, capace di affascinare gli studenti i quali attraverso le creazioni tridimensionali di incredibili “ambigrammi” scopriranno aspetti della geometria, dello spazio e delle volumetrie assolutamente originali ed inaspettate. Per il docente si tratterà di proporre attività innovative in chiave STEM capaci di stimolare la creatività e il problem-solving dei propri studenti in un contesto interdisciplinare.

Anche in questo caso, utilizzerò durante l’attività il software CAD tridimensionale SketchUp.

Vi aspetto tutti a Firenze per conoscerci personalmente e per chiacchierare insieme di questa affascinante e “Infinita” disciplina. Affrettatevi, perché le disponibilità sono limitate.

Vi ricordo inoltre che è disponibile la copia saggio gratuita per i docenti del mio nuovo libro di tecnologia “Infinito Tecnologico“. Potete prenotarla attraverso il seguente link:

https://teachbox.latteseditori.it/copie-saggio/saggi-cartacei

Contattando il vostro rappresentante di zona oppure contattando il sottoscritto attraverso uno dei social tra Facebook, Instagram, YouTube, LinkedIn, Pinterest o Messenger.

Potete anche farlo tramite la casa editrice Lattes o il blog di informazione:

 

 

Feb 222025
 

Passando per le strade, soprattutto quelle extraurbane, incontriamo come “testimoni silenziosi” gli elementi portanti del sistema di trasporto dell’energia: i tralicci dell’alta tensione. Non li notiamo quasi più perché oramai sono diventati parte del paesaggio che osserviamo dai finestrini delle nostre autovetture.
Ma vi siete mai chiesti perché hanno quella forma e perché sono tutti diversi, uno dall’altro?

Si tratta di enormi strutture metalliche progettate per sostenere i cavi elettrici e garantire la trasmissione sicura dell’energia su lunghe distanze.
La loro forma e le loro dimensione dipendono da diversi fattori, come la tensione della linea, le condizioni ambientali e il tipo di terreno.
In base alle loro caratteristiche…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Feb 132025
 

Immaginate un futuro dove coltivare pomodori possa significare anche produrre energia pulita. Questo è il potenziale dell’agrivoltaico, una tecnologia che combina agricoltura e produzione energetica per un approccio sostenibile e innovativo.

Un progetto pionieristico in Turchia dimostra come i pannelli solari possano proteggere le colture dal caldo eccessivo, generare energia e addirittura alimentare trattori a idrogeno, un combustibile privo di emissioni nocive.

Gli impianti agrivoltaici sfruttano lo spazio sopra i campi coltivati per installare pannelli fotovoltaici a un’altezza di circa 5 metri, lasciando spazio per le coltivazioni o il pascolo di animali. Alcuni impianti…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Feb 112025
 
Ripartono i Webinar di Tecnologia e anche quest’anno la Lattes Editori avvia la sua formazione attraverso una serie di webinar che coinvolgono tutte le discipline. Ed anche quest’anno viene promossa la formazione per i docenti di tecnologia.
Invitato a parteciparvi come relatore ho accettato con grande piacere ed entusiasmo, forte del grande successo che avete decretato ai miei webinar dello scorso anno con una partecipazione massiccia. Come ben saprà chi ha seguito i miei webinar, questi sono assolutamente pratici e non teorici permettendo di sviluppare progettualità e competenze che il docente può spendere in classe con i propri alunni. Nasco come architetto e ho sempre portato questa passione in classe cercando di trasmettere agli studenti l’amore verso il disegno e verso questa fantastica disciplina. Le moderne tecnologie, nel tempo mi hanno permesso di rendere questa materia sempre più attuale e di spendere le competenze acquisite nelle mie classi. Durante quest’ora insieme entreremo all’interno della progettazione architettonica ma non finalizzata a se stessa (per questo ci saranno altri webinar) bensì finalizzata alla stampa 3D, un processo sempre più attuale che, grazie ai fondi PNRR è entrata prepotentemente nelle nostre scuole. Usando il CAD 3D SketchUp realizzeremo assieme un modello tridimensionale e vedremo in pratica quali sono i passaggi per ottenere una stampa tridimensionale.
Vi aspetto tutti il 19 febbraio alle ore 16:30 per trascorrere una piacevole ora insieme di formazione.
Vi allego il link per l’iscrizione al webinar.
Vi aspetto numerosissimi
prof. Davide Emanuele Betto
Gen 282025
 

Avete mai avuto tra le mani un foglio di carta che, con qualche piega, avete trasformato in qualcosa di completamente diverso? Questa è la magia dell’origami,l’antica arte giapponese di piegare la carta per creare forme straordinarie. Ma l’origami non è solo un passatempo creativo, è una tradizione millenaria che ha saputo adattarsi ai tempi, diventando oggi una vera forma d’arte e innovazione.

Come è nata questa pratica affascinante, come si è evoluta nei secoli, e in che modo trova spazio nel mondo moderno? Scopriamolo insieme.

L’origami affonda le sue radici…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Gen 252025
 

Finalmente, dopo mesi di certosino e attento lavoro sono orgoglioso di potervi presentare il nuovo “ilTECHNOlogico” edito dalla Lattes Editori, il sito di aggiornamento, innovazione, curiosità, scienza e nuove tecnologie di cui sono autore, strumento che si integra perfettamente con il mio nuovo corso di tecnologia per le scuole medie “Infinito Tecnologico”. (clicca qui per richiedere una copia saggio).

Il sito esiste da parecchi anni ed è curato personalmente dal sottoscritto, ricchissimo di contenuti disciplinari e aggiornato continuamente con articoli, news, approfondimenti legati a tutti gli aspetti della nostra disciplina.

Anche oggi, in questa nuova veste grafica, “ilTECHNOlogico”vuole continuare ad essere un punto di riferimento per i docenti di tecnologia. Nuova modalità di navigazione e contenuti aggiornatissimi, perfettamente integrato con il mio libro “Infinito Tecnologico”. Anzi, ilTECHNOlogico in questa nuova veste diventa una vera e propria espansione online del testo cartaceo, una finestra sul mondo in grado di mantenere costantemente aggiornato il libro. La nuova veste grafica adegua il blog alle tendenze e al design più contemporaneo mantenendo sempre altissimo il livello qualitativo e divulgativo dei suoi contenuti. Il docente può utilizzare questo nuovo strumento nella propria didattica trovando in esso una quantità non indifferente di spunti e suggerimenti per la propria attività in classe.

Insieme alla redazione è stato svolto un grande lavoro di ottimizzazione e semplificazione per fornire all’insegnante uno strumento facile da consultare, completo ed aggiornato ma anche per dare agli studenti e alle studentesse delle nostre classi un sito di innovazione e tecnologia, dove potersi perdere curiosando tra notizie strane e affascinanti sugli infiniti argomenti della tecnologia navigando come sulle pagine dei proprio social.

Quattro aree principali forniscono un indice chiaro ed immediato per individuare i contenuti e le attività proposte al suo interno:

Settori produttivi è l’area che contiene tutti gli argomenti della parte teorica della disciplina come mezzi di comunicazione, di trasporto, tecnologie alimentari, costruzioni, energia, innovazione digitale, intelligenza artificiale, robot e lavoro.

Robotica è la sezione relativa alle innovazioni legate all’universo sempre più attuale di automi e robot nel mondo del lavoro, della medicina, dell’automotive e del gioco con un’area dedicata allo sviluppo di progetti e attività sulla robotica in classe.

Informatica sezione nella quale vengono esplorati aspetti diversi legati all’hardware e al software di sistemi e tecnologie studiate per migliorare la nostra esistenza e il nostro lavoro. Contiene articoli il cui taglio didattico consente al docente di sviluppare in classe approfondimenti sulle nuove frontiere scientifiche e tecnologiche come ad esempio quelle nel campo delle biotecnologie indossabili.

Ed infine il disegno lasciato appositamente per ultimo non perché meno importante ma perché, al contrario, quello che fornisce al docente un utile strumento di lavoro fornendogli una vastissima repository ricca di tutorial, esempi e lezioni sul disegno tecnico e i suoi strumenti, sulle tecniche di rappresentazione e sul disegno digitale.

Un vastissimo contenitore dal quale il docente può attingere durante le sue attività in classe. Centinaia di disegni svolti passo passo con taglio didattico ed esplicativo capaci di guidare il ragazzo nella realizzazione dell’elaborato anche in autonomia e supportare il docente nella sua esplicazione pratica in classe. Moltissimi tutorial video con i passaggi chiave che integrano e ampliano esponenzialmente quelli già abbondanti presenti sul libro “Infinito Tecnologico” realizzando in questo modo, un catalogo praticamente esaustivo su gran parte delle figure geometriche realizzabili graficamente.

Esempio: le principali tecniche di rappresentazione grafica.

Esempio: Gli strumenti didattici del disegno tecnico.

Esempio: I tutorial step by step su moltissimi disegni.

Esempio: I tutorial video di ogni attività pratica proposta con l’illustrazione animata di tutti i passaggi e gli strumenti da utilizzare per la realizzazione dell’elaborato.

In pratica, un nuovo ed utilissimo strumento ad uso e consumo del docente di tecnologia. Ma anche una aggiornatissima rivista illustrata capace di mostrare come il mondo intorno a noi sta cambiando grazie e soprattutto alle scoperte scientifiche e alle realizzazioni tecnologiche.

Un ulteriore strumento che si aggiunge alla già ricca dotazione disponibile per “Infinito Tecnologico” e il docente che lo ha adottato.

Non mi resta altro che invitarvi tutti a dare un’occhiata per scoprirne i contenuti e le novità di questo incredibile blog di tecnologia. Vi aspetto tutti numerosi e attendo le vostre opinioni, consigli, idee ma anche le vostre critiche costruttive.

Buon “ilTECHNOlogico” dal Prof. Davide Emanuele Betto

Nov 252024
 

Da tempo sentiamo ogni anno parlare delle COP al telegiornale o in generale sui media con grande enfasi e rilevanza. Ma cosa sono le COP e cosa significa questa parola? Si tratta di riunioni che coinvolgono tutti i paesi del mondo e sono organizzate annualmente nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), che è stata adottata durante il Summit della Terra a Rio de Janeiro nel 1992 ed è entrata in vigore nel 1994.

COP è un acronimo delle parole inglesi Conference of the Parties e lo scopo principale di queste conferenze è quello di coordinare gli sforzi globali per affrontare i cambiamenti climatici, attraverso negoziati e decisioni collettive finalizzate a mitigare le emissioni di gas serra, gestire gli impatti climatici e sostenere i Paesi più vulnerabili.

Ad oggi sono 198 gli Stati che aderiscono alla UNFCCC e che quindi partecipano formalmente alle COP. Non esistono pertanto Stati che non partecipano a queste riunioni a parte le eccezioni storiche degli Stati Uniti dell’era Trump rientrati poi con Biden, ma diverso è il loro impegno e la loro partecipazione alle varie iniziative.

La prima COP (01) si tenne a Berlino in Germania nel 1995 e aveva come obiettivo quello di valutare gli impegni degli Stati membri per ridurre le emissioni di gas serra e per definire i primi passi in merito ad ulteriori azioni da intraprendere per affrontare i cambiamenti climatici. Le riunioni come detto hanno avuto cadenza annuale, ma alcune di esse sono state particolarmente importanti per i risultati raggiunti. Tra queste si ricordano particolarmente:

1997 (COP3, Kyoto): Adozione del Protocollo di Kyoto. Si è trattato del primo accordo vincolante per la riduzione delle emissioni di gas serra, con obiettivi specifici per i Paesi industrializzati.
Successo: Creazione di un sistema di scambio di quote di emissione (Carbon Market). Si tratta di un sistema economico che gli Stati membri hanno sottoscritto per ridurre le emissioni di gas serra attraverso la compravendita di quote di emissioni. È un meccanismo basato sul principio del “chi inquina paga”.
Limiti: Esclusione dei Paesi in via di sviluppo e abbandono degli Stati Uniti nel 2001.

2015 (COP21, Parigi): Firma dell’Accordo di Parigi, un accordo globale per limitare il riscaldamento climatico. Viene fissato l’obiettivo globale di mantenere sotto i 2°C il riscaldamento globale nel tentativo di mantenerlo sotto i 1,5°C. Ogni Paese presentò contributi determinati a livello nazionale (NDCs) per la riduzione delle emissioni.

Successo: impegno universale con inclusione di tutti i Paesi;

Limiti: impegni volontari e non vincolanti, risorse economiche insufficienti.

2020 (COP25, Madrid): Definizione delle regole per il mercato globale delle emissioni.

Successo: progressi verso un mercato energetico unificato;

Limiti: parziale attuazione.

2022 (COP27, Sharm el-Sheikh): Creazione del Fondo Perdite e Danni per supportare i Paesi vulnerabili.

Successo: riconoscimento delle responsabilità storiche dei Paesi sviluppati;

Limiti: poca chiarezza sulla raccolta e distribuzione dei fondi.

Oggi: COP29 Baku, Azerbaijan

Quest’anno si è tenuta, e da poco conclusa, l’edizione 2024 denominata COP29 tenutasi a Baku in Azerbaijan, riunione sulla quale pesavano importanti e improcrastinabili scelte per il futuro del nostro pianeta. I maggiori risultati ottenuti sono stati:

  • Definizione del Fondo Perdite e Danni (Loss and Damage Fund) istituito durante la COP27.

Questo fondo, fu istituito per aiutare i Piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e Paesi meno sviluppati (LDCs) ma anche altre nazioni particolarmente vulnerabili a eventi estremi come cicloni, inondazioni e siccità.

I finanziamenti provengono da contributi di Paesi sviluppati e da fonti private. Si è anche discussa la possibilità di integrare contributi da industrie ad alte emissioni, come quelle dei combustibili fossili, ma l’accordo su queste proposte è rimasto piuttosto fumoso.​

Sono stati adottati i regolamenti preliminari per il funzionamento del fondo nel prossimo futuro con la Governance dei Paesi donatori e di quelli beneficiari, in modo da assicurare trasparenza e distribuzione equa dei fondi.

  • Finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo.

I Paesi sviluppati si sono impegnati a stanziare 300 miliardi di dollari all’anno fino al 2035 per supportare la transizione climatica dei Paesi in via di sviluppo;

  • Mercato globale del carbonio.

Sono state definite le regole del Carbon Market per il controllo delle emissioni di carbonio sotto il controllo dalle Nazioni Unite e con sistemi di incentivazione per la riduzione delle emissioni.

  • Nuova “Roadmap Baku-Belém”.

È stato stabilito un piano per raccogliere 1,3 trilioni di dollari all’anno da fonti pubbliche e private entro il 2035 per sostenere azioni climatiche globali.

  • Aggiornamento degli impegni climatici (NDCs).

I Paesi dovranno presentare report aggiornati entro il 2025 mettendo in evidenza gli sforzi compiuti nella transizione energetica e nella riduzione delle emissioni di gas serra.

Prossima tappa Belém

È già stata fissata la sede della prossima COP, trentesima edizione che si svolgerà a Belém città nello Stato di Parà, in Brasile. La scelta non è casuale, ma per la prima volta viene scelta la regione amazzonica luogo chiave per le prossime sfide legate alla crisi climatica. La regione amazzonica, infatti, è un importante serbatoio di carbonio fondamentale per il bilancio climatico globale e l’impegno è quello di proteggere quest’importantissima area dalla deforestazione e dal degrado ambientale. Questa tappa fissa anche un rilancio da parte della nuova amministrazione brasiliana verso il recupero dell’Amazzonia e il rilancio della leadership del Brasile nelle negoziazioni climatiche globali.

Tra gli obiettivi che sono stati fissati per la prossima edizione troviamo la protezione delle foreste tropicali, il rilancio dei finanziamenti climatici e l’implementazione delle regole stabilite nell’Accordo di Parigi sui mercati del carbonio.

Nonostante gli impegni e la partecipazione di tutte le nazioni del Mondo, molti degli obiettivi previsti dalle COP non sono stati raggiunti e rappresentano ancor oggi i maggiori fallimenti su cui, in futuro, le Nazioni dovranno confrontarsi e lavorare. Sicuramente tra questi quelli centrali saranno:

  • Rispetto dell’obiettivo di 1,5°C: nonostante gli impegni, le emissioni globali continuano a crescere e gli impegni presi dimostrano di non sono sufficienti per limitare il riscaldamento globale.
  • Insufficienza dei finanziamenti: l’obiettivo di 100 miliardi di dollari annui da parte dei Paesi sviluppati per sostenere quelli in via di sviluppo non è stato ancora raggiunto.
  • Influenza delle lobby dei combustibili fossili: la presenza di rappresentanti delle industrie fossili nelle negoziazioni ha rallentato il successo delle politiche sulla transizione energetica.
Set 172024
 

Oggi, con un semplice gesto, portiamo la luce all’interno delle nostre case, dei nostri uffici, delle nostre scuole: premendo un interruttore, accendiamo una o più lampadine.
Se un tempo si usavano candele e lampade a olio, oggi abbiamo sistemi di illuminazione adattabili alle esigenze più varie.

Vediamo insieme quali sono le soluzioni maggiormente diffuse e quelle oramai in disuso, confrontandone le principali caratteristiche.

LAMPADINE AD INCANDESCENZA

Le prime lampadine a funzionare elettricamente sono state quelle ad incandescenza, composte da un filamento di tungsteno posto all’interno di un bulbo sottovuoto che si illuminava e riscaldava non appena attraversato dall’elettricità.
Queste lampadine sono state messe al bando dall’Unione Europea nel 2012 perché poco efficienti. Infatti, solo il 5% dell’elettricità passante per il filamento veniva trasformata in luminosità, mentre il restante 95% in calore: per illuminare grandi ambienti era richiesta tantissima potenza, con enormi dispendi di energia.

LAMPADINE ALOGENE

Per sostituire le poco efficienti lampade ad incandescenza, furono inventate le lampadine alogene che dalle precedenti riprendevano il filamento di tungsteno, il quale racchiuso in un corpo di vetro, in presenza di un gas inerte, faceva in modo che la lampada avesse una resa luminosa maggiore (25 lumen per watt contro 15).
Queste lampade presentavano, però, due problemi: il surriscaldamento, che fu risolto installando una protezione di vetro e l’emissione eccessiva di raggi ultravioletti, che furono ridotti attraverso l’uso di uno speciale schermo (faretti dicroici).

LAMPADINE FLUORESCENTI

Il passo successivo è stato l’invenzione delle lampade fluorescenti, costituite da un rivestimento esterno di vetro contenente al suo interno delle polveri (fluorescenti). Queste, immerse in uno strato di gas e vapori di mercurio a bassa pressione, con il passaggio della corrente, emettono luce.
Per poter funzionare era necessaria una scarica interna generata da elettrodi posti alle estremità della lampada. Alcune di queste sono note come lampade a neon perché contengono al loro interno questo gas.
Avevano una resa luminosa 5-10 volte superiore alle lampade ad incandescenza, una durata 10 volte superiore e spesa molto ridotta, ma necessitavano di un alimentatore e di uno starter per l’accensione, poco adatte ad appartamenti e specifiche discariche per lo smaltimento del mercurio.

LAMPADINE AD INDUZIONE MAGNETICA

Le lampade a induzione magnetica sono molto simili ai modelli fluorescenti, ma invece degli elettrodi per riscaldare il gas utilizzano l’induzione magnetica, ionizzando il gas fluorescente.
Ideate da Nikola Tesla sono costituite da un bulbo dove viene generato un campo magnetico capace di far scoccare la scintilla necessaria al loro funzionamento.
Sono lampadine ideali per grandi potenze luminose oltre 150-200 watt, hanno una durata di funzionamento di oltre le 100.000 ore, accensione e spegnimento immediato e decadimento molto basso.

LAMPADINE IODURI METALLICI

Sono lampade che contengono al loro interno alogeni e alogenuri e necessitano di un alimentatore per il loro funzionamento.
Sono molto utilizzate per illuminazione esterna di fabbriche, capannoni, campi sportivi e locali dove è necessaria una luce molto forte e una buona resa cromatica.

LAMPADINE A LED

Le luci a LED sono l’ultima novità e la scelta migliore per l’ambiente visto che non contengono gas, permettono grossi risparmi energetici e sono facilmente smaltibili.
I LED (Light Emitting Diodes), una volta impiegati come spie dei telecomandi e dei televisori, oggi vengono utilizzati per l’illuminazione di interni ed esterni e per le auto.
Sono molto vantaggiosi perché la loro luce è regolata da un circuito elettronico che calibra la quantità di tensione necessaria al LED, trasformando il 50% dell’energia in luce e il restante in calore.
I vantaggi sono molteplici perché una lampada a LED dura 50-100 volte di più di una ad incandescenza, risparmia fino al 90% di energia, è disponibile in differenti tipi di colori e misure e ha un’altissima efficienza luminosa.

Set 092024
 

Quando parliamo di pannelli fotovoltaici o di energia solare, la condicio sine qua non è la presenza della luce prodotta dal Sole.
Come ben sappiamo la luce solare non colpisce tutto il Pianeta allo stesso modo: è maggiore nelle zone equatoriali e sempre di meno verso i due Poli.

La ricercatrice Giulia Guidetti, esperta della facoltà di Ingegneria del Massachusetts, ha fatto una scoperta interessantissima, in maniera assolutamente casuale.

Durante la pandemia acquistò numerose piante da appartamento delle quali iniziò a studiare le caratteristiche delle foglie, affascinata dal loro aspetto luminoso e lucente.

Tra le piante acquistate, un’orchidea, chiamata Macodes Petula, la colpì particolarmente…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Set 022024
 

Come ogni anno, settembre è un mese di cambiamenti e di conferme, in cui ci lasciamo alle spalle le tanto agognate vacanze e ci accingiamo a riprendere a pieno le nostre attività, noi docenti per la parte educativa e formativa e gli studenti per quella altrettanto importante che riguarda la loro crescita e formazione personale.

Come ogni anno pieno di entusiasmo riavvio la mia attività professionale e insieme a queste comincio a rielaborare i contenuti di queste pagine per renderle sempre più fruibili e utili per tutti. Ma quest’anno come molti di voi ben sanno riparto con una novità che mi sta particolarmente a cuore, ossia la prova sul campo del mio nuovo libro di testo “INFINITO TECNOLOGICO“. Come ho già avuto modo di raccontare più volte sempre su queste pagine ma anche in altri ambiti, si tratta di un grande e impegnativo lavoro che ha condizionato gli ultimi quattro anni della mia vita, in cui mi sono speso con tutta la mia passione professionale per creare qualcosa di innovativo, utile, completo e al tempo stesso semplice da fruire. Siete stati in moltissimi ad adottare il libro nelle vostre scuole e nelle vostre classi decretandone il successo sin dalla nascita e questo mi carica di responsabilità che spero di meritare e di non deludere questa fiducia. Per quel che mi è possibile continuerò sempre a lavorare per aggiornare il libro non solo sulla parte cartacea, ma anche attraverso i canali digitali. Proprio da questo punto di vista presto ci saranno grosse novità delle quali vi darò puntualmente informazione ma se volete restare sempre aggiornati potete seguire con attenzione il blog di tecnologia della Lattes “ILTECHNOLOGICO.IT” di cui sono l’autore che presto diventerà un valido alleato del docente di tecnologia che utilizza il mio libro. Inutile ricordarvi che sarò ben lieto di ricevere tutti i vostri feedback e suggerimenti che leggerò e a cui darò sempre la massima importanza. Scrivetemi e contattatemi sui canali social i cui link li trovate qui in homepage in alto a destra.

Ritornando a queste pagine è ovvio che questo cambiamento comporterà profonde modificazioni e grandi novità su alcune delle quali sto ancora lavorando e che vedranno la luce pian piano durante il corso delle attività scolastiche. Sicuramente darò maggior spazio alle produzioni degli alunni e ad argomenti pratici che possano coinvolgere tutti ma soprattutto fornire un feedback pratico, di facile fruizione e di grande utilità per chi nella scuola lavora fattivamente.

Ma non voglio dilungarmi oltre anche perché ci saranno moltissime altre occasioni per scrivere e parlare di scuola e tecnologia. Mi premeva particolarmente augurare a tutti, ma proprio a tutti, un fantastico anno scolastico che possa essere foriero di novità, innovazione e lasciatemela passare….INFINITO TECNOLOGICO.

Prof. Davide Emanuele Betto

Set 012024
 

Il traffico urbano e il conseguente innalzamento dei tassi di inquinamento stanno spingendo sempre più società legate all’automotive e all’aviazione a cercare soluzioni innovative, sostenibili e adatte agli spazi urbani.

Abbiamo già parlato di una nuova categoria dei mezzi di trasporto noti con la sigla eVTOL (electric vertical take-off and landing): mezzi alimentati elettricamente capaci di decollare e atterrare verticalmente come fossero elicotteri. (Leggi articolo Taxi aerei)

L’ultima novità in questo settore arriva da una società statunitense che ha sviluppato un veicolo elettrico a decollo verticale in grado di compiere lunghe distanze senza soste e alimentato esclusivamente con propulsori misti idrogeno-elettrico.

Il veicolo ha svolto il suo primo test…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Ago 032024
 

L’European Environment Agency ha rilevato che dalla metà degli anni ′50 ad oggi l’area edificata in Europa è cresciuta del 78%.
Solo in Italia, ogni giorno, 16 ettari di superficie vengono antropizzati dalla cementificazione e dalla crescita delle aree urbane.

Questo fenomeno, che colpisce in maniera trasversale tutto il pianeta, è noto come Soil Sealing, letteralmente “impermeabilizzazione del suolo”, e i suoi effetti sono facilmente riscontrabili all’interno delle nostre città, ogni anno sempre più calde e umide.
Nei mesi estivi le strade dei centri urbani hanno una temperatura di 4-5 gradi in più rispetto a zone a bassa cementificazione.

Il Soil Sealing impedisce la normale traspirazione del terreno, portandolo a inaridirsi, impermeabilizzarsi e degradarsi, facendogli perdere la propria fertilità, biodiversità e la sua efficacia nella cattura del carbonio favorendo così i cambiamenti climatici…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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Lug 142024
 

L’uso dei droni per la consegna di merci è un sistema utilizzato in più parti del mondo fin dal 2013 quando un’azienda cinese effettuò la prima consegna di un pacco in un’area rurale e poco accessibile del Paese.

A seguito di questo evento la consegna di merci con l’uso dei droni è divenuta sempre più popolare grazie agli innumerevoli vantaggi che comporta.

Trasportare con un drone è innanzitutto sostenibile perchè non emette residui inquinanti nell’atmosfera; è rapido perché consente di superare agevolmente tutti gli ostacoli e raggiungere zone impervie poco accessibili; è sicuramente economico.

Nell’aprile di quest’anno un’azienda…(se vuoi continuare ad approfondire, clicca sull’immagine qui sotto per leggere il resto dell’articolo)


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