Lug 062012
 

Una società cinese, la TMDtouch ha proposto in questi giorni una innovativa soluzione per trasformare un iMac 21″ in un dispositivo completamente multi-touch. La curiosa soluzione si chiama Zorro Macsk (la maschera di Zorro) e l’idea non è strana in quanto questo dispositivo, applicato sullo schermo dell’iMac, lo maschera come l’eroe di  Johnson McCulley, il famigerato Diego De La Vega che con la sua mascherina assumeva i panni di Zorro. La soluzione è oltre che ingegnosa anche economica; infatti con poco più di 150€ è possibile utilizzare molti-touch, gestures, tastiera e mouse virtuali. Non bisogna essere esperti di informatica per installarlo. Basta infatti applicare la particolare cornice che facilmente si adatta ai bordi del computer e collegarla alla presa USB su uno degli attacchi sul retro dello schermo. La maschera è composta da strisce di diodi trasparenti a infrarossi che immediatamente rilevano la posizione delle dita o di uno stilo. Non è necessario alcun software o driver da installare e funziona anche su Windows nella partizione di boot-camp. Funziona con tutti i programmi e attivando da Preferenze di Sistema la voce “Mostra Visore tastiera” è possibile mostrare a video una tastiera virtuale dalle dimensioni desiderate e usare il computer anche senza mouse e tastiera.

Giu 252012
 

Tesina scritta da: Federico Di Gaetano per gli esami della classe terza I/2011.

Prefazione a cura del prof. Betto

Gli esami di licenza media sono in pieno svolgimento e gli alunni si impegnano tra le diverse discipline per riuscire a dare il meglio nei pochi minuti che li vedranno protagonisti di fronte ai propri insegnanti. Molti di loro hanno realizzato tesine ed elaborati grafici, alla ricerca di un percorso a volo d’uccello capace di coprire tutte le discipline d’esame. Alcune semplici, altre molto interessanti e approfondite. Tra queste mi ha colpito (e per questo la pubblico), la tesina di Federico che appassionato di computer, colpito dal lutto del genio creativo di Apple, ha deciso di dedicargli un tributo. Traendo ispirazione dalla lettura della biografia di Walter Isaacson e da materiale preso da internet (Wikipedia), Federico ha dedicato il suo lavoro a Steve Jobs, realizzando, un interessante e coinvolgente piccolo racconto. Come sempre bravi ai miei studenti e buona lettura a tutti.

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LA VITA

Steve Jobs nasce a San Francisco il 24 Febbraio 1955 , da madre americana e padre siriano , viene dato in adozione appena nato a Paul e Clara Jobs, che vivevano in California. Prima di dare in adozione il proprio figlio, i genitori biologici di Steve avevano chiesto ai coniugi Jobs di promettere che il figlio sarebbe andato all’ università; così fu; per solo un semestre però fino a quando Steve non partì per l’India con l’amico Steve Wozniak, con il quale lavorerà anche in futuro.
Steve tornò in California nel 1973, con la testa rasata e una tunica indiana ma un nuovo modo di vedere il mondo.

LA CARRIERA

Il 1° Aprile 1976 Jobs e Wozniak fondarono l’Apple, con loro si unì anche Ronald Wayne che però poi dovette abbandonare la società.

Lavorarono nel garage dei Jobs e crearono il primo computer: l’Apple 1.

Per comprare la società Apple, Steve dovette vendere il proprio pulmino Volkswagen  e Wozniak la calcolatrice .

Successivamente ottennero un finanziamento di 250.000$ da un imprenditore, Mike Markulla, che in cambio ottenne un terzo della società. Nel 1977 Steve Jobs e Steve Wozniak lanciarono l’Apple 2, che toccò il milione di dollari; così nel 1980 la società di Jobs  fu quotata in borsa.

Nel 1984 Apple produsse il Macintosh, abbreviato poi in Mac.

Wozniak uscì dalla società per cambiare aria e Jobs entrò in rotta di collisione con l’amministratore delegato di Apple e cacciato, lasciò anch’esso l’azienda.

Così Steve volle ricominciare da capo fondando una nuova compagnia la NeXT, che produceva computer di qualità superiore ma a costi elevati per cui non ebbe molto successo. Inoltre, si aggiunse la concorrenza Wintel che produceva computer più economici.

Nel 1986 Steve Jobs acquistò dalla Lucasfilm la Pixar, che si occupava della produzione di lungometraggi interamente girati al computer. Steve Jobs comprò la Pixar per 3 milioni di dollari e la vendette poco tempo dopo alla Disney per 7,5 miliardi di dollari.

Nel 1996 Apple Computer entrò in crisi perché il sistema operativo era ormai obsoleto, così acquisto la NeXT, si mise a lavorare sulla creazione di un nuovo modello e fece rientrare Jobs nella società.

Dal 2001 in poi sono usciti i nuovi modelli tecnologici che hanno rivoluzionato la nostra vita.

Nel 2009 Steve sa di essere afflitto da una rara forma di tumore al pancreas.

Così il 5 Ottobre 2011 Steve Jobs muore all’età di 56 anni.

IL PENSIERO

Chiunque citi Steve Jobs non può non fare riferimento alle innovazioni tecnologiche che ha creato, ma molti non sanno del suo stile di vita semplice, del fatto che era buddista, dei discorsi tenuti nelle università più importanti e dei significati metaforici dei suoi slogan “STAY HUGRY, STAY FOOLISH” e “THINK DIFFERENT”. Questa frase celebre è stata pronunciata da Steve nel discorso tenuto all’Università di Stanford nel Giugno del 2005. Letteralmente significa “siate affamati, siate folli”. Siate affamati della vita non stancatevi mai di costruire nuovi progetti e nuove idee. Non abbiate timore di cimentarvi in imprese apparentemente impossibili, ma continuate a credere in voi stessi che, prima o poi, i risultati arriveranno.

Le invenzioni di Steve andavano sempre un pò fuori dagli schemi, così anche il suo modo di pensare diversamente rispetto agli altri ed è anche questo che lo ha reso ciò che è diventato .“THINK DIFFERENT”, slogan lanciato per la prima volta nel settembre del 1997 significa che per diventare un uomo in tutto e per tutto bisogna pensare con la propria testa e non seguire le idee di altri che magari non ci si addicono perché il nostro tempo su questo pianeta è pur sempre limitato.

IL BUDDISMO

Il buddista non crede nelle cose materiali, ma crede che per vivere sono sufficienti solo pochi oggetti (i monaci tibetani, per esempio, ne possedevano solo 8). Possiamo, quindi, definire la vita di Steve Jobs un paradosso perché, anche se era un buddista, ha lanciato prodotti che sono ogni giorno il desiderio di molti uomini su questo pianeta. Il viaggio in India ha cambiato la sua vita e il suo modo di pensare. La progettazione di ogni suo prodotto, per esempio, è semplice e chiara. John Sculley (per un periodo amministratore delegato di Apple), ha detto in un’intervista: “Sono entrato nella casa di Steve Jobs e ho notato che la sua casa non ha molti oggetti, ma ognuno di questi era frutto di un’attenta e sapiente scelta“.

A tal proposito Steve Jobs ha detto “La semplicità è più difficile da raggiungere della complessità e si deve lavorare sodo per cambiare il modo di pensare. Ma ne vale la pena perché una volta che si entra in quel modo di essere, è possibile spostare montagne“.

IL DISCORSO DI STANDFORD

Nel discorso tenuto il 12 Giugno 2005 Steve parla a ragazzi dell’Università il giorno della loro laurea e racconta tre storie riguardanti la sua vita.

  • La prima storia parla di “unire i puntini”. Quando si è giovani non si ha mai chiaro cosa si vorrà fare da grandi e così è stato anche nella vita di Steve. Lui si iscrisse ad un’università costosa e non adatta a lui, la abbandonò e si ritrovò a raccogliere lattine vuote in cambio di soldi dopo solo un semestre. Non sapeva che le scelte che aveva fatto da giovane sarebbero risultate decisive da adulto, vedendo unire quei tanti puntini che avevano formato la sua vita.
  • La seconda storia parla di amore e di perdite. Nel momento in cui Steve lasciò l’azienda, lì capì che era il momento di ripartire, fondando una nuova compagnia la NeXT e appoggiandosi alla produzione di lungometraggi interamente girati al computer. In quello stesso periodo Steve conosce l’amore e si sposa. Questa storia ci insegna che bisogna credere nelle proprie idee e non perdersi d’animo perché se si parte col presupposto che una cosa vada male è inevitabile che questo accada.
  • La terza e ultima storia parla della morte. Per Steve sapere di morire presto è stata una marcia in più che gli ha dato la forza di “pensare diversamente” e di credere con convinzione nelle proprie idee. Perciò Steve ci invita a pensare con la propria testa e a non conformarci alla massa  per esprimere al meglio le idee che estrapoliamo ogni giorno dal nostro cervello.
LA NAVE VA SENZA IL PROPRIO COMANDANTE

L’ Apple è rimasta orfana del suo fondatore e comandante; questa perdita ha creato un vuoto all’interno dell’azienda che è stato presto colmato con la promozione del manager Tim Cook. Sempre stati in sintonia, Steve e Tim, hanno saputo far diventare delle idee montagne di dollari. Le prime due cose già messe in cantiere sono aumentare la compatibilità con Windows e migliorare gli Apple Store italiani e non solo.

LE INVENZIONI

Durante tutta la sua carriera Steve è stato sempre un passo avanti nella tecnologia: negli anni ‘70 creò, insieme a Steve Wozniak, l’Apple 1. Non tutti sanno che dopo aver abbandonato gli studi ha frequentato un corso di calligrafia, quello che imparò lo trasmise al suo primo computer. Dal 2001 sono uscite le invenzioni che caratterizzano il nostro secolo come l’Ipod, l’Iphone e l’Ipad.

COSA SIGNIFICA STEVE PER ME

Ho scelto questo argomento per la mia tesina non solo perché sono un fan dei prodotti Apple ma anche perché Steve Jobs è stato capace di trasformare delle idee tecnologicamente complesse in creazioni dal design semplice e lineare, ma soprattutto perché il suo pensiero buddhista è unico al mondo come le sue celebri frasi, il discorso tenuto a Stanford oppure la ricerca continua della semplicità attraverso l’incontro con guru buddhisti e viaggi in santuari indiani“. Federico Di Gaetano, 3I

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Giu 112012
 

Parrebbe che i tempi siano maturi per il matrimonio tra Facebook e Apple. In tanti abbiamo notato come iOS5 ingloba una connessione diretta con Twitter, ma manca di quella con il social di maggior successo nel nostro paese. Secondo il sito di informazione tecnologica americano Techcrunch, questo matrimonio sarà annunciato durante la conferenza degli sviluppatori Apple dell’11 giugno al Moscone Center di San Francisco. La conferma pare data, inoltre, dalla politica che Apple sta perseguendo a livello mondiale (stessa cosa sta accadendo in Cina con il social network più diffuso in quel paese). In pratica sarà possibile accedere al proprio account Facebook direttamente dall’interno delle applicazioni di base del sistema operativo e inviare foto e messaggi. Infine è assai probabile che ci sia un sistema, come per Twitter, per iscriversi direttamente dall’interno del sistema operativo su iPhone e iPad.

Il sito di news tecnologiche non pubblica  comunque una notizia del tutto nuova. Lo stesso Tim Cook, CEO di Apple, aveva già fatto intendere qualcosa in tal senso alla conferenza All Think D, dove aveva parlato tra l’altro della TV made in Apple e in merito a Facebook aveva detto di aver incontrato i vertici della società e di essere rimasto particolarmente colpito da come questi stavano lavorando e aveva chiuso affermando “restate sintonizzati” per i futuri sviluppi in tal senso. E’ evidente come un’integrazione in iOS potrebbe portare grandi benefici ad Apple anche se alcuni problemi di natura tecnica sono ancora da risolvere. Se questo matrimonio avverrà, questo rappresenterà la fine di un lungo corteggiamento iniziato ai tempi di Jobs, ma fallito per le richieste troppo alte in termini di costi pretese da Facebook nei confronti di Apple.

Apr 302012
 

Quando si parla di tecnologia, il più delle volte non si può fare a meno di parlare di coloro che la fanno. E in questa epoca, dopo la scomparsa di Steve Jobs, parte della sua grande eredità è stata lasciata nelle mani di un suo fidato collaboratore, nonché vide presidente del settore design industriale di Apple inc., Jonathan Ive. Ne parliamo, perché in questi giorni, in Inghilterra, si è svolto l’UK Intellectual Propriety Office, concorso che ha come scopo quello di premiare i cosiddetti innovatori, cioè coloro che hanno raggiunto la fama attraverso la creazione e lo sviluppo di prodotti innovativi, sia nel design che nell’uso, diventando veri e propri strumenti della quotidianità sociale mondiale. Ebbene, Jonathan Ive, durante il World Intellectual Property Day 2012, è stato insignito, con larghissimo consenso, del premio British Visionary Innovator. Per capire la portata di tale premio basti pensare che concorrevano calibri del tipo Tim Berners-Lee (inventore del www World Wide Web) e J.K. Rowling (autrice di Henry Potter).

Per chi non sapesse chi è Jonathan Ive, ricordo alcuni passi del suo prestigioso curriculum. Jonathan è nato a Chingford in Inghilterra ed è un designer, noto per aver disegnato oggetti come l’iMac, iPod, iPhone e altri oggetti di culto della Apple. Ricordo, inoltre, che Ive è stato insignito con il titolo di KBE, ossia Cavaliere Comandante dell’Impero Britannico da sua maestà la regina Elisabetta II d’Inghilterra. Ha iniziato la sua carriera in Apple nel 1992 e dal ’97 dirige il reparto di Design industriale.

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Apr 242012
 

A quanto pare il prossimo iPhone, la quinta incarnazione del cellulare di cupertino, avrà un nuovo schermo con spessore ridotto rispetto all’attuale. Tale previsione, peraltro molto probabile, è stata effettuata dall’analista Ming-Chi Kuo, il quale informa che Apple potrebbe utilizzare la nuova tecnologia in-cell per la realizzazione dello schermo, riducendo sensibilmente lo spessore di quello utilizzato negli Iphone 4 e 4S. Infatti, grazie a questa soluzione lo spessore si ridurrebbe da 2,98mm a soli 2,54mm. Grazie a questa tecnologia i sensori touch dello schermo non sono più sovrapposti bensì integrati nei filtri colori del pannello LCD o AMOLED impiegato dal costruttore. In questo modo, si può eliminare uno strato del display riducendone lo spessore e offrendo miglioramenti nella visualizzazione dei colori.

Apple, potrebbe, però, adottare altre soluzioni per ridurre ulteriormente lo spessore del suo smartphone. Innanzitutto utilizzare una batteria più sottile ma contestualmente più larga, questo senza adottare nuove tecnologie, e sostituendo il pannello posteriore in vetro dell’attuale iPhone, con uno in metallo. Apple, ha infatti acquisito qualche tempo fa una tecnologia brevettata dalla società Liquidmetal, una lega di nichel, titanio, rame e zirconio, particolarmente leggera, resistente ai graffi e alla corrosione e con un processo di realizzazione molto più semplice e meno costoso. Attualmente Apple ha già in uso il Liquidmetal, ma come sperimentazione in un accessorio, l’estrattore della SIM card.

L’uso di una o dell’altra tecnologia o di entrambe sembra molto probabile, proprio per fare in modo di poter competere a livello di spessore con altri smartphone venduti dalla concorrenza, soprattutto Android.

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Apr 182012
 

La concorrenza del Kindle di Amazon si fa agguerrita e Apple risponde. Infatti, pare che la casa di Cupertino stia valutando l’opportunità di far uscire un iPAD3 mini, ossia con dimensioni, peso e costo ridotti proprio per entrare in competizione con il segmento di mercato in cui il tablet di Amazon sta riscuotendo successo. La data presunta potrebbe essere il mese di settembre, ma tutto è avvolto nel mistero. Da circa un anno gli analisti hanno previsto il lancio di questo fantomatico tablet targato Apple, ma nulla è trapelato fino ad ora. Le ultime notizie giungono da un sito di news cinese, molto vicino ai centri di produzione della Apple in questo paese. Le indiscrezioni, in questo caso non solo parlano di lancio entro l’autunno, ma addirittura arrivano a ipotizzare il quantitativo di tablet già in produzione; pare siano 6 milioni di pezzi. La produzione sarebbe affidata al partner di sempre, la Foxconn oltre alla Pegatron sempre in Cina. Il costo ipotizzato andrebbe dalla versione base di 249$ a quella più alta di 299$. La mossa potrebbe essere effettuata proprio per eliminare la forte concorrenza che si sta generando dal basso in un segmento, quello dei tablets, dove Apple domina incontrastata il mercato.

Se le indiscrezioni dai vari siti di blog su internet non dovessero bastare, dall’inizio di questo mese anche John Gruber blogger statunitense ben collegato con Cupertino, ha confermato l’esistenza del famigerato iPAD mini con schermo da 7,85″ sotto forma di prototipo. La dimensione insolita di questo schermo, potrebbe essere realistica, perché la risoluzione consentirebbe di utilizzare tutte la Apps sviluppate per l’iPAD2 e iPAD3 senza dover riprogrammare nulla.

Staremo a vedere come al solito cosa avverrà realmente.

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Apr 162012
 

Pare esista un accordo segreto tra Sharp, il colosso giapponese degli schermi e Apple per la produzione di un nuovo tipo di schermo basato su di una tecnologia molto avanzata basata su ossido di zinco, indio e gallio denominata IZGO. La Sharp pare abbia iniziato la produzione negli stabilimenti avanzatissimi di Kameyama, e pare che Apple abbia contribuito e non poco alla realizzazione degli stabilimenti e della catena di montaggio attraverso un finanziamento di circa un miliardo di dollari. La nuova tecnologia IZGO utilizza il silicio amorfo (a-Si) al posto del TFT (Thin-Film Transistor) attualmente utilizzato per la realizzazione della maggior parte degli schermi in circolazione. I motivi di tanto interesse, dipendo dai vantaggi intrinseci di questa nuova tecnologia: elevata risoluzione, consumo ridotto, costo di produzione inferiore. Tre i tipi di display inizialmente previsti: 32” con risoluzione 3840×2160 a 140 ppi, 10” con risoluzione 2560×1660 a 300 ppi, 7” con risoluzione 800×1280 pixel a 217 ppi.
E’ stato da poco annunciato un accordo tra Foxconn e Sharp. Si sa, che Foxconn è il principale costruttore per conto di Apple e dipende sempre più da Cupertino che ne determina scelte e strategie. Considerando che Sharp è leader a livello mondiale nella tecnologia dei cristalli liquidi e in quella digitale applicata all’elettronica vedremo cosa questa presunta collaborazione potrà portare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Apr 142012
 

Innovazione, innovazione, innovazione. Sembra questo lo slogan che campeggiava al C.E.S. di Las Vegas da poco conclusosi. In attesa della Apple TV, che dovrebbe rivoluzionare il modo di guardare la televisione secondo la visione di Jobs, le grandi case sono in piena competizione per conquistare il salotto della case mondiali. Tante tecnologie per definire i nuovi standards delle prossime TV; Samsung, Sony, Panasonic, Toshiba, Sharp sono al lavoro per vincere questa competizione, chi si aggiudicherà questa corsa? 3D senza occhialini, comandi vocali o con gestures, connessione con i social network, internet ad alta velocità gli ingredienti per realizzare il televisore del terzo millennio. Vediamo cosa bolle in pentola e cosa diventerà, per noi, indispensabile nei prossimi dispositivi di intrattenimento casalingo.

Samsung ES8000

SAMSUNG – Il gigante coreano presenta il primo televisore interattivo del mercato. L’ES8000 è un TV LED 3D comandabile a voce o a gesti. Un software collegato ad una telecamera posta frontalmente sullo schermo,  riconosce i gesti delle braccia e del polso di chi è posto difronte allo schermo. Il riconoscimento vocale è ancora allo stato embrionale e necessita miglioramenti. La telecamera frontale permette il riconoscimento facciale e funge da chiave di accesso per entrare nei social network. Un apposito slot posteriore rende questo TV aggiornabilinni futuro per risentire di meno della vetustà tecnologica.

LG LM9600

LG – Intrattenimento e interattività sono gli elementi su cui punta con il suo LM960V. Il TV è comandabile si vocalmente che con le gestures. Il telecomando funge da microfono e con la Magic Gesture i movimenti del polso e del braccio diventano comandi per cambiare canale, spegnere, accendere e altre funzioni programmabili. Inoltre, la funzione Dual Play è una funzione specificatamente studiata per gli incalliti dei videogames.

Toshiba ZL2

TOSHIBA – altissima risoluzione e 3D senza occhialini. L’LZ2 è il primo televisore con schermo 3D che non richiede l’uso di occhialini. Un particolare pannello dotato di sensori orientabili, segue il volto degli utenti per mantenere l’effetto stereoscopico. Inoltre, la tecnologia 4K innalza la risoluzione di 4 volte rispetto ai normali schermi HD, realizzando una definizione e un contrasto senza confronti.

Sony Bravia Crystal Led

SONY – il colosso giapponese, punta invece sul design, sul 3D, sulla connessione wi-fi, sull’accesso ai social network ed a Skype e, infine, alla piattaforma di intrattenimento della Playstation, la Sony Entertainment network. Questo TV presenta una novità assoluta: infatti non è un OLED ne un LED TV, ma un CRYSTAL LED. Questo lo rende unico. Gli altri schermi, sono retroilluminati da LED, mentre nel Crystal ogni pixel è costituito da LED che contengono al loro interno altri tre elementi LED. Risultato? Nero assoluto e profondità dei colori elevatissima.

Panasonic VT50

PANASONIC – la casa giapponese si afferma sempre di più come la regina per i televisori con tecnologia al plasma. Il VT50 sarà commercializzato in due formati, 55″ e 65″; tutti i modelli integreranno il pannello Infinite Black Ultra che permette di ottenere neri più profondi della “vecchia” NeoPDP, convertitore 2D/3D, certificazione THX, telaio ultrasottile (22mm) e materiali pregiati come vetro e metallo.

Sharp 208k20tv

SHARP – qui si punta sulla dimensione. Grandi, anzi grandissimi schermi cinema. 80 pollici per un’esperienza incredibilmente realistica. Tecnologia 4K per valori di risoluzione quattro volte superiori all’HD, profondità dei colori che sfidano la natura. Design ultraslim e tecnologia a LED ma soprattutto “green”. L’80 pollici è certificato classe A++.

Chi sarà il campione? Sony, Samsung, Sharp oppure un terzo incomodo come Apple interverrà a rompere gli equilibri di un mercato sempre più agguerrito e dinamico. Solo il tempo potrà darci una risposta.

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Mar 272012
 

Steve Jobs prima di lasciarci, ha fissato alcuni paletti per il futuro di Apple anche dal punto di vista delle strutture e degli edifici. Al culmine della malattia, si è recato presso il City Council di Cupertino in California per presentare il progetto della nuova sede della Apple. Un gigantesco disco che, voci di corridoio poi rientrate, per qualche periodo è stato l’edificio più grande d’America superando il Pentagono. Il nuovo “campus” della Apple a detta di Jobs, sarà l’edificio per uffici migliore del mondo. L’edificio, per la sua forma, è stato definito l’ASTRONAVE, un immenso anello immerso totalmente nel verde e realizzato nel rispetto delle più strette disposizioni in materia di rispetto ambientale e autosufficienza.

Lo stesso Jobs ha definito la costruzione come una “spaceship” in grado di ospitare fino a 12 mila dipendenti, con bar interno in grado di ospitare 3000 persone in contemporanea. Ma l’attenzione maggiore è stata finalizzata soprattutto soprattutto sull’esterno. Jobs per rendere l’edificio il più umano possibile e per raggiungere i livelli di soddisfazione lavorativa palesata, è basato su una filosofia quasi zen, grandi vetrate che si affacciano su spazi verdi che circonderanno completamente l’edificio, nascondendo strade, parcheggi e il resto del centro abitato.

Rendering della nuova sede della Apple

Rendering della nuova sede della Apple

Norman Foster è il progettista di questo edificio eco-friendly, studiato da Foster proprio per l’idea di riscatto della Apple di fronte alla relazione precedente presentata da Greenpeace, il Greener Electronics Report, nel quale Apple veniva accusata di poca trasparenza nelle politiche ambientali. Foster ha progettato un edificio ad emissioni zero, studiato nei minimi dettagli, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Grande attenzione anche alla mobilità interna e esterna a causa delle dimensioni del progetto: un’intricata rete di collegamenti eco-sostenibili collega la nuova sede e la vecchia e al vicino agglomerato urbano.

Il progetto contempla al suo interno ampi spazi per il lavoro e per lo svago: centro fitness, auditorium all’avanguardia, ristorante e tanto altro. Ma il fiore all’occhiello è l’esterno: un immenso parco con centinaia di alberi, uso dell’alimentazione a gas per le apparecchiature, fotovoltaico sulle superfici dell’edificio. La speranza di Jobs era quella di vedere l’inizio dei lavori e la speranza quella che questi fossero ultimati entro il 2015.

Il progetto è stato accolto con gran favore dalla municipalità e dalla comunità tutta, sia per il grado di innovazione apportato, sia per l’indotto lavorativo altamente specializzato, sia per gli aspetti green.

Non ci resta che aspettare per vedere questa nuova idea visionaria di Steve Jobs.

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Mar 162012
 

In questo caso non si parla di tecnologia in senso stretto, ma il collegamento è evidente. Nella classifica USA di Amazon, il libro di Walter Isaacson sul fondatore di Apple, Steve Jobs, è stato incoronato come il più venduto online del 2011. La biografia del visionario creatore dei computers più friendly della storia ed in ultimo dell’iPhone e iPad, ha superato tutti gli altri testi venduti nell’ormai celebre store di Amazon. Stesso risultato dicasi per la classifica italiana e in molti altri paesi del mondo.

Un tributo a colui che in qualche modo ha cambiato la vita di molti di noi. Edito da Mondadori in Italia, il libro è entrato subito al primo posto dopo la sua pubblicazione avvenuta in ottobre. Ricordo che diversi sono i volumi che trattano della vita di Jobs, ma quello di Isaacson è l’unico nel quale vi sia stata la collaborazione diretta dell’interessato. Infatti, autorizzato dal capo di Cupertino, Isaacson, ha registrato oltre 50 interviste a jobs e oltre 100 ai suoi familiari, conoscenti, nemici e amici.

Una bella lettura a cui neppure io mi sottrarrò non appena avrò il tempo di leggere il volume che soggiorna da alcuni mesi sul comodino.

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Feb 222012
 

Voci sempre più insistenti danno per  quasi definitiva la versione di Office di per il tablet iPAD. Microsoft si è affrettata a smentire, ma la stessa è apparsa troppo soft, per cui le indiscrezioni e la possibilità che tale software sia in realizzazione rimangono al centro delle discussioni su internet. La notizia è stata data dal sito “The Daily” che, afferma di aver visto in funzione il prototipo di Office su iPad. Da indiscrezioni trapelate in passato, sembrerebbe che Microsoft starebbe da tempo lavorando al porting di Office per il tablet di Apple. I software che potrebbero essere resi disponibili sono: Word, Excel, PowerPoint e tutti questi permetterebbero la creazione sia di file on-line (on the cloud) sia di file off-line (in locale). Sembrerebbe, addirittura, che la App sia già stata inviata all’App Store di Apple per l’approvazione definitiva. Non sarebbero previste, al momento, versioni per Android o altri OS.
Durante la presentazione della suite Office per Mac, lo scorso anno, il management di Microsoft aveva già evidenziato l’interesse verso questo settore di mercato, facendo notare come fosse già disponibile una versione di Windows 7 e Vista in grado di riconoscere l’hardware su cui giravano e di adattarsi istantaneamente. Già con altri applicativi presenti sullo store si posso maneggiare files provenienti da Office, ma la realizzazione della suite specificatamente per il tablet Apple, lo consacrerebbe come strumento principe per il segmento professionale. Vedremo cosa ci riserverà Microsoft in futuro, visto che a breve uscirà il nuovo iPad 3 con caratteristiche hardware notevolmente migliorate.

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Feb 172012
 

Apple invia agli sviluppatori e mette in rete la versione “preview” del nuovo sistema operativo per hardware MAC. La prima grande novità sta nel nome: infatti, per la prima volta scompare il termine “Mac” perché MOUNTAIN LION (Leone di Montagna – Apple da quando ha introdotto OSX ha chiamato le versioni beta del sistema operativo con il nome di un felino) si chiamerà solo OSX. Non è solo un cambiamento di denominazione, ma di strategia a tutto tondo; OSX si avvicina incredibilmente a iOS per sistemi iPhone e iPAD. Apple punta all’integrazione nell’uso dei propri dispositivi, rendendo l’esperienza all’interno del proprio universo, unica e omogenea. Chi usa un iPhone non avrà alcun problema ad usare un Mac e viceversa perché troverà tutto dove è abituato a trovarlo e lo userà com’è abituato a farlo senza dover apprendere nulla. Anche le applicazioni su OSX cambieranno nome per uniformarsi a quelle dell’iPhone. Data prevista di uscita di Mountain Lion  presumibilmente quest’estate.

Apple ha rilasciato oggi, per tutti, “iMESSAGGES” una versione rinnovata della applicazione per messaggistica iChat già integrata in Lion. iMessagges sostituirà integralmente iChat e aggiungerà molte nuove funzionalità incluse sull’iPhone. iMessagges si può già scaricare da questa pagina: iMESSAGGES.

Apple Mountain Lion includerà tante nuove caratteristiche, come detto ispirate all’iPhone e soprattutto all’iPad. Vediamone alcune in anteprima:

Cloud
Il concetto iCloud già sviluppato sull’iPhone si estende anche ai documenti a alle applicazioni sul Mac. Quando gli utenti creano e modificano documenti con le applicazioni abilitate iCloud, le modifiche vengono automaticamente sincronizzate su tutti i loro dispositivi. Questo consentirà di accedere alla versione più recente del documento attraverso la vostra applicazione su qualsiasi Mac, iPhone, iPad o iPod touch.

Centro di Notifica

Tutto su Mountain Lion fornirà avvisi e notifiche. Come sull’iPhone, quando una versione aggiornata di una App è presente su iTunes o quando una nuova mail è stata ricevuta, il sistema operativo, fornirà una serie di strumenti con i quali avviserà l’utente di un evento. Le nuove API forniranno agli sviluppatori gli strumenti per inserire all’interno delle proprie applicazioni richiami al Centro Notifiche dell’OSX. Così le App di terze parti, insieme a Mail, iCal, iChat, Promemoria e aggiornamenti di sistema, ci avviseranno delle novità.

Game Center

Collega agli utenti di Mac e altri giocatori iOS in tutto il mondo e portano l’emozione del gioco multiplayer a turni e per le tue applicazioni Mac. Le Game Kit API autenticano gli account dei giocatori, accedono alle informazioni di amici, reportano e visualizzano decine di risultati, sbloccano, forniscono funzionalità multiplayer e gestiscono le chat vocali tra giocatori

Twitter

Consente agli utenti di condividere facilmente link, foto e ubicazione tramite Twitter, dall’interno dell’applicazione. Gli utenti possono aggiungere commenti al contenuto e ricevere avvisi quando vengono citati in un tweet.

Share Sheets (Fogli condivisi)

Share Sheets consente agli utenti di condividere link, foto e video direttamente dalle app. I contenuti possono essere condivisi attraverso Twitter, Flickr, Vimeo, Messaggi, Mail, Airdrop.

Riuscirà Apple come al solito a stupirci rendendo alcune operazioni che ripetiamo infinite volte sui nostri computer semplici e immediate come ha sempre fatto con tutto ciò che ha proposto? Riuscirà a stupire il mondo ora che il suo guru Steve Jobs non c’è più? I requisiti pare ci siano tutti…non ci resta che aspettare e

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http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=vOornrqOSPw

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Feb 122012
 

Pare che Apple e TomTom possano siglare un accordo per mappe, cartografia e applicazioni per la tecnologia GPS. Anzi, forse Apple sta valutando l’acquisizione del colosso delle Mappe. Le previsioni per la nuova partnership tra la Mela e TomTom sono formulate dall’analista Hans Slob. Slob, analizzando la situazione di TomTom e quella di Apple, si spinge verso una valutazione di questo tipo. Accordo o acquisizione, sono due opzioni estremamente valide per ambo le parti. TomTom nonostante il notevole processo di diversificazione delle sue attività non è ancora riuscita a recuperare il business perso con il calo drastico delle vendite dei dispositivi GPS provocato dagli smartphone. Apple completerebbe un tassello importante della sua strategia di marketing acquisendo, esperienza e competenze uniche super specializzate nel campo GPS, mappe e cartografia. Apple, infatti, sa bene che i servizi geo-localizzati, oltre alla navigazione GPS, sono uno dei settori a più alta crescita per i dispositivi mobile. Con un accordo o con una acquisizione, Cupertino si sgancerebbe dalla dipendenza di Google per i servizi di Mappe e indicazioni stradali, espandendo ulteriormente le proprie funzioni.

La sola diffusione del report di Slob ha fatto lievitare l’ottimismo e anche le quotazioni del titolo TomTom in borsa. Nel giro di poche ore le azioni hanno guadagnato quasi il 10% riportando la quotazione al massimo toccato mesi fa.

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