Feb 242017
 

Concept01

Sembra uscita da un film di fantascienza e invece è la concept car di un grande marchio di auto giapponesi. Si chiama Concept-I e si tratta di un’autovettura che estende il concetto di dotazioni e accessori in auto portandoli ad un livello più alto.

Concept02

Dotata di un sistema avanzatissimo di intelligenza artificiale, la Concept-I, è capace di apprendere dalle abitudini e necessità del proprio guidatore e migliorare le proprie performance anticipandone le necessità, fornendogli suggerimenti e semplificandogli la vita al volante.

Concept03

Come molte altre vetture, la Concept-I dispone di differenti modalità di guida, manuale e automatica, ma dispone anche di un nuovo sistema di interazione con il conducente in grado di aumentare notevolmente il livello di sicurezza e il supporto automatico alla guida in caso di pericolo o necessità.

Concept05

Concept-I, attraverso un sofisticato sistema di sensori, stabilisce una comunicazione quasi sensoriale con il conducente dell’autovettura attraverso l’uso di stimoli visivi e tattili. Può controllare lo stato del conducente durante tutta la permanenza sull’auto e le condizioni della strada in modo da avvisarlo tempestivamente in caso di colpo di sonno, ostacolo o distrazione alla guida.

Concept04

Il segreto di tutta questa tecnologia si chiama Yui ed è il sofisticato software di intelligenza artificiale di cui è dotata l’autovettura. Yui è in grado, attraverso un visore sul cruscotto anteriore e molteplici sistemi visivi posti in tutta l’autovettura di creare questo nuovo sistema comunicativo. Luci, colori e suoni interagiscono con il conducente informandolo, istruendolo e dialogando con lui in ogni momento. Yui è in grado di comunicargli lo stato dell’auto, visualizzare sul parabrezza le informazioni di viaggio, salutarlo augurandogli buongiorno, ossia diventare quasi un compagno di viaggio che apprende dalle sue abitudini e collabora con lui durante il tragitto.

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Gen 142017
 

La guida autonoma, ossia la guida in città lungo percorsi prefissati senza la presenza di un guidatore umano, è sempre più presente sui media e sulla rete. Tutti i grandi produttori, e non solo di auto (vedi Apple, Google, Microsoft), stanno lavorando per realizzare le auto del futuro, ma in testa a questo gruppo di aziende interessate troviamo la Tesla Motors del magnate Elon Musk.

Tesla01

Al salone del Tesla Design Studio di Hawthorne, Musk ha presentato il prototipo della Tesla Model 3, definita dallo stesso, la prima auto elettrica per tutti ossia quella il cui prezzo sarà accessibile alla maggior parte di noi.

Tesla02

Uno dei grossi problemi delle auto elettriche, anzi probabilmente il più grosso, sono le batterie. Infatti, il progetto della Tesla 3 è legato ad un altro progetto, quello della Gigafactory, il secondo più grande impianto di produzione al mondo dopo quello della Boeing dove Musk prevede di far realizzare ogni anno 50 Gigawattora di batterie agli ioni di litio sufficienti ad alimentare le 500 mila autovetture che la casa automobilistica prevede di mettere sul mercato ogni anno.

Tesla03

La probabile commercializzazione della Tesla Model 3 dovrebbe avvenire negli Stati Uniti a partire dal 2017, mentre per gli altri mercati, europeo incluso, si dovrà aspettare il 2018.

Ma quali sono le incredibili caratteristiche che hanno “agitato” le acque della rete facendo sborsare a oltre 115.000 utenti la cifra di 1.000 dollari per la prenotazione dell’auto nel giro di 24 ore? Sono di tutto rispetto.

La Tesla sulla carta promette di avere un’autonomia di 350 chilometri con un pieno elettrico ed è predisposta per le colonnine di ricarica ultrarapide “Supercharger”. Dovrebbe avere un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6 secondi ed essere equipaggiata con 1 o 2 motori elettrici (a seconda del modello). Autopilot di serie, ossia la possibilità di mantenere in autonomia la corsia, cruise control “intelligente” e parcheggio automatico sfruttando le telecamere di bordo, radar e diversi sensori montati sull’auto. A completare la dotazione un tetto panoramico, doppio bagagliaio, 5 posti interni ed un ampio pannello di comando touchscreen. Come opzional è possibile scegliere un modello a trazione integrale.

Tesla04

Vedremo quale sarà la risposta del mercato e se Elon Musk riuscirà a rispettare la tabella di produzione della prima auto totalmente elettrica e a guida autonoma.

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Ago 022016
 

OLLI01

Si chiama Watson Internet of Things for Automotive ed è un sistema di intelligenza artificiale sviluppato da IBM e servirà da guida per Olli, il primo automezzo a guida autonoma multi passeggeri che la Local Motors sta testando per le strade di Washington in USA. Il progetto, nasce per automatizzare il sistema dei trasporti all’interno della metropoli e ridurre sensibilmente il traffico di terra in modo da rendere la città più vivibile.

OLLI03

Ma Olli non è soltanto questo; è la prima versione di un veicolo totalmente stampato in 3D. Avevamo da poco parlato del primo edificio stampato interamente in 3D (UNA CASA DALLA STAMPA 3D) ed ora arriva Olli, questo mini bus dosato di intelligenza artificiale, capace di guidare in totale sicurezza per le strade cittadine e di interagire con i passeggeri fornendo loro risposte sul percorso, i luoghi di interesse, fornire informazione su ristoranti e negozi di ogni genere lungo il percorso o nelle vicinanze.

Incredibile ma vero Olli può essere stampato in sole 10 ore e assemblato in altri 60 minuti in questo modo abbattendo tempi di produzione e costi.

Lo scopo del CEO della Local Motors è quello di creare delle mini fabbriche sparse sul territorio in modo da sopperire alle richieste locali sia in termini di produzione che di riparazione.

OLLI04

Dotato dell’intelligenza artificiale di Watson e di una trentina di sensori di posizione, Olli, evoluzione di Strati, la prima auto 3D prodotta dalla Local, si farà presto spazio sulle nostre strade.

I test sono già iniziati a Washington, ma presto vedremo questo mini bus elettrico solcare le strade di Miami, Canberra, Berlino, Las Vegas e Copenaghen.

https://www.youtube.com/watch?v=nEvFWaDwibg
Lug 142016
 

Parcheggiare senza dover girare lo sterzo, senza doversi affidare ai sensori di parcheggio e sfruttando uno spazio esattamente della lunghezza della propria autovettura, probabilmente farebbe piacere a tutti. Sono molti i robot che utilizzano già oggi sistemi in grado di farli spostare lateralmente oltre che avanti e indietro per garantire il massimo della mobilità. Ma in questo caso l’idea è applicata direttamente alle autovetture.

PNEUMATICI04Dall’idea geniale di un inventore canadese, William Liddiard, è nato un nuovo tipo di pneumatico, che sfrutta lo stesso materiale di quelli classici utilizzati sulle nostre autovetture. La mescola è infatti la stessa di quelli già in commercio ed è in grado di sopportare sollecitazioni meccaniche molto alte. La sua capacità si spinge fino a una resistenza a torsione pari a 10 tonnellate, capace di garantire prestazioni e aderenza dello pneumatico perfette e di adattarsi alle differenti superfici e tipologie di guida.

Il prototipo è già funzionante come dimostrato da un video quasi virale su internet, dove l’auto di prova sembra quasi ballare ruotando su se stessa di 360°.

PNEUMATICI03

PNEUMATICI02Liddiard sta cercando sponsorizzazioni per far diventare questa sua idea un prodotto commerciabile.

Il trucco non ancora svelato del tutto pare dipenda dal disco metallico collocato sulla parte esterna dello pneumatico che permette a questa di scivolare spostandosi in tutte le direzioni.

PNEUMATICI01

Lo pneumatico è formato da due sezioni tubolari capaci di ruotare intorno al proprio asse.

A detta dell’inventore, lo pneumatico è adattabile ad ogni tipo di veicolo in commercio, di adattarsi a tutti i tipi di superficie e di svolgere tutte le normali funzioni, in sicurezza, svolte da un classico pneumatico.

PNEUMATICI05

Vedremo se Liddiard riuscirà a trovare uno sponsor e a trasformare per la sua geniale invenzione.

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Mag 292016
 

Regera01

Ogni tanto si vedono spuntare automobili incredibili che innovano non soltanto nell’aspetto tecnologico, ma anche in aspetti legati all’eccesso e all’esagerazione.

E’ questo il caso della supercar Regera del costruttore svedese Koenigsegg. Questo mostro di potenza è stato presentato al salone internazionale dell’automobile di Ginevra e i numeri che vanta sono di tutto rispetto.

Regera022

Questa supercar, è alimentata con ben 4 motori, tre elettrici e uno termico. Due di questi propulsori sono posizionati sulla ruote posteriori e hanno una potenza di 180kW ciascuno. Un terzo motore elettrico è posizionato al centro dell’autovettura, sull’albero motore ed ha una potenza di 160kW (questo terzo motore, non serve ad alimentare lo spostamento dell’autovettura, ma funge da generatore elettrico e da regolatore della coppia).

Regera05

I due motori elettrici, sono quelli che avviano lo spostamento dell’autovettura, mentre il motore termico V8 da 5 litri e 1100 cavalli, si aggiunge a questi per incrementare la spinta della velocissima vettura. Infatti, la Regera riesce a raggiungere i 100 km/h in soli 2,8 secondi, mentre raggiunge la pazzesca velocità di 400 km/h in soli 20 secondi, in pratica un mostro.

I motori insieme erogano una potenza di ben 1480 cavalli.

Regera03

Ovviamente tutti questi motori contribuiscono ad aumentare notevolmente il peso dell’autovettura che viene solo in parte compensata dalla leggerissima carrozzeria monoscocca in fibra di carbonio per un complessivo peso di 1580 kg.

Regera04

Quest’auto è super in tutto, ovviamente anche nel prezzo. La Koenigsegg si prepara a realizzare solo 80 di queste autovetture che costeranno la fantascientifica cifra di 2 milioni di euro.

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Mag 112016
 

Vision06Si chiama VISION NEXT 100 e rappresenta la visione dei futuri 100 anni di autovetture per BMW. La casa automobilistica tedesca ha provato ad immaginare come saranno le autovetture del futuro e lo ha fatto in occasione delle celebrazioni del centenario del gruppo.

Vision03

E’ stata così sviluppata la VISION NEXT 100, auto guidabile ma capace, anche, di guidare da sola, interconnessa al 100% e totalmente digitale, progettata per rispondere alle esigenze di chi nel futuro, non troppo lontano, sarà completamente immerso in un mondo digitale.

Vision02

Il concept realizzato dalla casa bavarese, è stato presentato il 7 marzo e portato in giro per il mondo in un tour celebrativo che ha toccato tra l’altro gli Stati Uniti, l’Inghilterra e la Cina.

Vision01

VISION NEXT 100, rappresenta il primo prototipo di auto incentrata sul suo occupante, capace di autoconfigurarsi completamente in base alle esigenze di guida, sociali, lavorative del suo guidatore. Si tratta di un prototipo che sperimenta e anticipa alcune soluzioni che in questi giorni in molti stanno sperimentando con le auto a guida autonoma.

Vision04

Un’auto dotata di intelligenza artificiale, totalmente interconnessa, completamente digitale. Un’auto capace di anticipare i desideri di chi la occupa e di svolgere in totale autonomia i compiti che le sono stati delegati.

Vision100_Scroll

Si chiama Companion questa forma di intelligenza artificiale progettata e inserita da BMW nella sua NEXT 100. Companion assisterà il guidatore e apprenderà da lui, potendo così, poi, fornirgli assistenza e suggerimenti durante le fasi di guida chiamata Boost, ossia quando il guidatore pilota l’auto ma con la collaborazione dell’auto stessa. Il pilota può poi scegliere l’opzione Ease, ossia quella in cui l’auto guiderà da sola e lui delegherà alla macchina ogni decisione rilassandosi e dedicandosi ad altro come con un pilota automatico di un aereo, ma molto più intelligente. Non mancherà la versione di guida chiamata Personale, ossia quella che lascerà ogni compito al guidatore come oggi accade con le nostre auto.

Vision08

Dalla stampa 3D, da nuovi processi produttivi e da nuovi materiali, nasceranno la forma e i materiali che BMW utilizzerà in queste avveniristiche auto.

Nuovi sistemi di connessione, sicuri, rapidi, efficaci, renderanno queste autovetture incredibili strumenti personali, capaci di interagire con il rispettivo proprietario, come oggi fanno smartphone ed altri dispositivi indossabili.

 

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Mar 092016
 

Centenario05

L’innovazione nell’industria automobilistica passa quasi sempre attraverso le sperimentazioni effettuate nelle auto sportive. Formula 1, supercar, prototipi, sono tutti cantieri dove le grandi case costruttrici provano soluzioni che, poi riadattate, vengono proposte nelle autovetture per tutti i comuni mortali.

Centenario03

Ogni tanto, quindi, leggo con piacere e racconto di alcune meraviglie tecnologiche condensate all’interno di una vettura il più delle volte irraggiungibile per la maggior parte di noi. Questa volta, lo faccio con grande piacere perché si tratta di una supercar che celebra il centenario di uno dei più grandi costruttori di super-sportive di lusso made in Italy.

Siamo a Sant’Agata Bolognese, la patria di Ferruccio Lamborghini che quest’anno esce sul mercato con la più esclusiva vettura mai prodotta.

Centenario04

CENTENARIO, questo il suo nome e si tratta di una vera e propria auto di lusso. Prodotta in soli 40 esemplari, 20 coupé e 20 roadster, avrà un prezzo di partenza di 1,75 milioni di euro.

Tutte le caratteristiche sono al top. Motore V12 da 6.5 litri aspirato capace di sviluppare 770 cavalli di potenza e raggiungere una velocità di punta in pista di 350 Km/h. Questa freccia su 4 ruote sarà anche in grado di passare da zero a 100 km/h in soli 2,8 secondi. Tutto il design della vettura, in fibra di carbonio presenta diverse appendici alari in grado di migliorare drasticamente l’aerodinamicità soprattutto alle alte velocità.

Centenario06

Il peso della vettura è di 1520 kg con un rapporto peso potenza di 1,97 kg/CV.

Anche gli interni sono al top. Display da 10.1 pollici con connettività internet ad alta velocità, supporto Apple CarPlay, videocamere fullHD esterne in grado di filmare l’auto durante le prestazioni su pista e software di telemetria.

La Microsoft, in accordo con la Lamborghini ha realizzato un simulatore per la sua Xbox con il quale sarà possibile assaporare  in anteprima, l’ebrezza e le emozioni di una guida a velocità da brivido.

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Dic 222013
 

09 - BMW i8E’ l’auto del futuro, un concentrato di tecnologia e design. La BMW sta investendo molto su quest’auto che dovrebbe rappresentare l’evoluzione “green” delle sue sportive e di lusso. Propulsione elettrica e emissioni zero, integrate in un design avveniristico modellato all’interno della galleria del vento. Ma la BMW non si è fermata qui; tutto dovrà essere all’insegna dell’innovazione, della tecnologia più avanzata. Struttura in carbonio e massima aerodinamicità per ridurre al minimo i consumi. Motore ibrido elettrico e a combustibile, interni in materiale riciclabile. Tutto questo per ottenere un’auto che come dice la stessa BMW “Non si tratta di un compromesso, bensì di una combinazione tra piacere di guidare e responsabilità.“.

Ed è per questo che l’autovettura sarà dodata di quelle che è sicuramente riduttivo chiamare chiavi.

01 - BMW i8

Anche se nulla è ancora definitivo, pare si tratterà di un dispositivo elettronico con schermo LCD ad alta risoluzione, in grado di riportare una serie di informazioni importanti sull’autovettura. Carica della batteria, stima autonomia rimasta, tasti programmabili e tante funzioni  innovative e semplici da utilizzare. Un device elettronico in linea con la nuova autovettura, un gadget che da solo farà comprendere cos’è la BMW i8.

Godetevi sotto la galleria fotografica e il video pomo della stessa BWM.

Galleria

Video1

Articoli1

Ott 122013
 

AirPod 06Problemi energetici, alti costi, bio-compatibilità hanno finalmente dato impulso a ricerche e studi per modificare uno degli oggetti più inquinanti prodotti dall’uomo: la macchina. E da questi studi è nata AirPOD, una piccola utilitaria che dal design e dai colori potrebbe benissimo essere uno dei prodotti della Apple Computer, ma invece è prodotta dall’Air Mobility Consortium. Si tratta di un brevetto accettato in tutta Europa e in grado di risolvere definitivamente il problema della benzina, del suo costo e del suo potere inquinante.

AirPOD

AirPOD

L’AirPOD è stata presentata per la prima volta al salone dell’automobile di Ginevra e sta per passare dalla fase di prototipo a quella di produzione in serie. Si tratta della prima auto a aria compressa, in grado di farla procedere per un percorso di circa 100Km spendendo un solo euro. Un risparmio incredibile se rapportato poi al fatto che l’auto è a emissioni zero, quindi assolutamente ecologica.

Verrà venduta ad un prezzo indicativo compreso tra i 6.000 e i 7.000 euro.

Chissà che qualcuno di noi non faccia un salto in concessionario ad acquistarla.

Mar 082013
 

Innovazione tecnologica è anche parlare di cose che ad alcuni potrebbero sembrare futili, ma che rappresentano invece lo stato dell’arte della tecnologia in quel campo e prototipo per avveniristiche soluzioni che poi, col tempo, diventano applicazioni standard negli oggetti di uso quotidiano. Qualcuno potrebbe storcere il naso sentendo parlare di Ferrari su educazionetecnica.com; potrebbe sembrare un uscire fuori dai binari, un narrare di cose da rivista sportiva, lontane dagli scopi informativi e didattici del nostro sito. Ma il nuovo gioiello di casa Ferrrari rappresenta, al contrario, un condensato di tecnologie e scelte innovative che la pongono di diritto ad essere rappresentata su queste pagine.

Laferrari_concept

La casa di Maranello, sta presentando al Salone di Ginevra 2013 il suo nuovo gioiello ipercostoso, che prenderà il nome evocativo di “LaFerrari“. Il sito ufficiale, recita infatti le seguenti parole: “…la Casa di Maranello ha sfruttato al massimo la sua capacità di innovare.  La vettura è stata realizzata con l’obiettivo di ottenere una maggiore efficienza aerodinamica, una distribuzione dei pesi ideale, la maggiore riduzione possibile dell’altezza del baricentro e soprattutto una perfetta integrazione del nuovo sistema ibrido, il tutto senza penalizzare abitabilità ed accessibilità mantenendo le dimensioni contenute.

Laferrari_exterior_sketch2

In LaFERRARI, gli ingegneri hanno fatto un lavoro incredibile, condensando in un’auto sola la tecnologia normalmente applicata in due autovetture. In quest’auto convivono un motore termico V12 da 800 CV con un motore elettrico da 120 Kw (163 CV), per una potenza complessiva di oltre 960 CV e un cambio tipo Formula1 a doppia frizione.

Laferrari_exterior_sketch

Sedile e pedaliera, sono completamente regolabili e adattabili alle caratteristiche del guidatore. il sedile è completamente integrato nel telaio dell’autovettura e presenta una posizione inclinata intermedia tra una monoposto di formula 1 e una vettura da strada. Lo sterzo è più piccolo e anch’esso totalmente regolabile alle esigenze del pilota. Il sistema di chiusura ed apertura delle porte, in salita e discesa è facilitato senza compromettere lo spazio a bordo.

La nuova LaFerrari, ha raggiunto grazie agli studi in laboratorio e in galleria del vento nuovi livelli di aerodinamicità con fattore 3 che garantiscono il massimo sfruttamento dei flussi d’aria intorno alla vettura.

L’integrazione di tecnologie da monoposto di formula1 in questa vettura è stata garantita dalla sinergia nella progettazione tra tecnici del settore corse con il team preposto alla creazione della LaFerrari.

Solo 499 esemplari di questo nuovo gioiello tecnologico (già tutti venduti) saranno prodotti per un mercato d’elite. Tre i colori scelti per queste autovetture: rosso corsa, giallo modena e nero.

LaFerrari_colori

Infine, e cosa non da poco, il sito di Bloomberg Businessweek ha rivelato che il presidente della Ferrari, Luca Cordero Di Montezemolo è in trattative con Apple per una ampia collaborazione per i servizi di intrattenimento in-car.

GALLERIA IMMAGINI:
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Nov 202012
 

Quante volte ci siamo trovati nei guai perché abbiamo forato uno pneumatico? “Dov’è il crick? Come faccio ora a cambiare la gomma? Avrei fatto bene a restare a casa oggi“. Queste alcune delle frasi che ognuno di noi almeno una volta ha pronunciato quando si è trovato in questa situazione. Ma pare che tra poco tutto ciò sarà un ricordo. Dal Giappone e in particolare dalla multinazionale degli pneumatici Bridgestone, si sta lavorando ad AirFree, un concept del “non-pneumatico” che dovrebbe risolvere i problemi delle gomme sgonfie.

In pratica si tratta di un’ingegnosa struttura a raggi, capace di sostenere il peso dell’autovettura e delle sollecitazioni durante la corsa, ricoperta di un particolare tipo di gomma come battistrada. Lo scopo di questo progetto, però è molto più ambizioso. Infatti, l’intero insieme di elementi che costituiscono l’AirFree sono al 100% eco, nel senso che tutti i componenti sono totalmente riciclabili. Sia l’acciaio, che la gomma che la plastica usata per i cerchioni sono totalmente riutilizzabili. AirFree, potrebbe vedere la luce già nel 2015 e sostituire piano piano i vecchi e inquinanti pneumatici. La cosa che rende inoltre questi unici gli AirFree, è che i copriruota in plastica sono stampabili, per cui chiunque potrà far stampare sul fianco delle proprie ruote l’immagine che vuole e cambiarla a proprio piacimento ogni qual volta lo desidera, ovviamente dal gommista.

Infine, dei sensori sistemati sotto lo pneumatico, trasmetteranno al conducente tutte le informazioni sul percorso per rendere l’esperienza di guida serena e sicura. Tali sensori, inoltre, trasmetteranno queste informazioni agli altri veicoli vicini in modo da realizzare una rete di sicurezza della guida.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=qQAOEkscBMs&w=480&h=360&rel=0]

Ott 202012
 

Quest’articolo nasce dalla convinzione che stimolare i giovani alla creatività, all’impegno, all’inventiva, produce i suoi frutti. E dalla lettura su internet di questa incredibile notizia, trovo ancor di più conferma a questa tesi. Se il ragazzo è veramente motivato al raggiungimento di un obiettivo, lo raggiungerà qualunque sia la sfida da affrontare e molte volte riuscirà anche a superarlo. La scuola ha l’obbligo morale e culturale di favorire questi processi, pur rimanendo nei binari dei percorsi stabiliti, innovandosi e cercando di essere, compatibilmente con i mezzi (sempre più scarsi), foriera di idee, proposte e indirizzi.

Vi invito per cui alla lettura di questa storia che, per il modo in cui si è svolta, rappresenta proprio il sogno americano e l’idea per cui “volere è potere”.

Juan Ehringer era uno studente americano come tanti altri negli Stati Uniti, ma mosso da una grande passione per l’ingegneria e l’amore per le auto e non disponendo di grosse somme di denaro, è riuscito a trasformare un sogno in realtà. Egli, infatti, ha convertito in auto elettrica una roadster sportiva come la Honda S 2000.

Grazie alle sue conoscenze, egli ha acquistato la macchina e non potendo permettersi i costi del carburante, ha deciso di trasformarla in auto elettrica. Ha così sostituito il motore e il serbatoio inserendo un sistema di batterie elettriche oltre ovviamente ad altri elementi tecnici molto più complessi e inutili da descrivere in questa sede. E’ riuscito nell’intento e ha realizzato un’auto a impatto e consumo zero con la potenza di circa 600 Cv. Il suo obiettivo era la realizzazione di un’auto che non fosse la solita berlina da studente sfigato, ma un’auto sportiva, elegante e veloce, ma con i consumi ridotti dato che non disponeva di grossi capitali. Ovviamente la limitatezza delle risorse economiche gli ha impedito di realizzare il suo progetto in breve tempo, ma lui non si è dato per vinto e ha proseguito nel suo intento fino a riuscirvi. Ha convinto i genitori a cofinanziare il progetto e così ha potuto permettersi il motore, le batterie e il regolatore. Lui avrebbe dovuto però acquistare l’auto. Lavorando part-time in un negozio d’auto per due anni ha raccolto il gruzzolo per poter acquistare un’auto sportiva e così ha fatto con la Honda S 2000 del 2003 per la cifra di circa 6000$. Sotto la carrozzeria ha installato il pacco di batterie da 26kWh raggiungendo una potenza di circa 512 Cv e un’autonomia compresa tra gli 80 e i 120 km. L’opera è stata possibile attraverso l’acquisto su internet di tutti gli altri componenti necessari.

Un incredibile lavoro, frutto della passione, della volontà e della grande intelligenza di Juan.

Ago 062012
 

Il problema si sa che per le auto elettriche, le uniche a emissioni zero, è quello della durata delle batterie. Infatti, la scarsa autonomia raggiunta da questo tipo di autoveicolo rappresenta di fatto il vero è proprio collo di bottiglia alla loro capillare diffusione, più del problema delle torrette di ricarica. Uno studio recentissimo, pubblicato dalla rivista Nature Chemistry, fa ben sperare per il prossimo e imminente futuro. Infatti, un gruppo di ricercatori internazionali, coordinati dall’università La Sapienza di Roma, è giunta ad un incredibile risultato sperimentando un nuovo tipo di batteria che utilizza il litio, metallo leggero con l’ossigeno, gas presente in natura in quantità pressoché infinite. Lo studio di una batteria litio-aria, non è nuovo, da tempo infatti, diversi centri di ricerca e studiosi mondiali hanno tentato di trovare la chiave di volta per le batterie del futuro. Il problema che fino ad oggi ha impedito il loro sviluppo era la reversibilità, ossia la possibilità di ricaricarle un numero di volte sufficiente. Il gruppo di studiosi, guidati dai professori Bruno Scrosati e Jusef Hassoun del dipartimento di chimica de La Sapienza, in collaborazione con la Hanyang University di Seoul in Corea, pare sia riuscito a superare questo problema e a trovare una configurazione innovativa della batteria che consentirebbe, ad oggi, un operazione di reversibilità per oltre 100 cicli di ricarica. Il vantaggio della combinazione litio-ossigeno è evidente, sia dal punto di vista ambientale che tecnico. Infatti, consentirebbe un allungamento notevole della durata delle batterie che dovrebbero alimentare le auto del futuro.

Il professor Bruno Scrosati, intervistato, ha spiegato le motivazioni che fanno gridare al miracolo per questa scoperta: “L’innovazione, risiede nella scelta di un materiale elettrolitico che ne consente la ciclazione prolungata e nella morfologia dell’elettrodo positivo che regola il flusso diffusivo dell’ossigeno nella cella”.

Confronto tra batterie a ioni di litio e le nuove litio-ossigeno

Uno dei grossi problemi manifestati da questo tipo di batterie, finora era stato l’alto grado di instabilità dal punto di vista chimico. Durante il funzionamento, infatti, si manifestavano delle reazioni collaterali a danno dell’elettrolita che di fatto ne riducevano di parecchio la durata durante i cicli di carico-scarico. Ricercatori britannici, guidati da Zhangquan Peng, sono riusciti a risolvere questo problema utilizzando come elettrolita, un liquido costituito essenzialmente da ioni. Inoltre, hanno ottimizzato anche il modo in cui l’ossigeno entra nella batteria e si combina con il litio utilizzando un elettrodo d’oro con microscopici nanopori al posto del tradizionale elettrodo poroso in carbonio.

La batteria litio-aria rappresenta un enorme passo in avanti nella risoluzione dei problemi energetici che attanagliano il nostro pianeta e apre scenari nuovi a sviluppi e prodotti. Essa rappresenta una grande evoluzione rispetto alle normali batterie litio-ione sia dal punto di vista prestazionale che dal punto di vista ambientale.