Feb 202019
 

L’inquinamento e l’uso non oculato delle risorse sta causando fenomeni sempre più estremi per cui sentiamo parlare e vediamo sui TG di inondazioni, terremoti, violenti temporali che flagellano il pianeta. Inoltre, l’altissimo inquinamento dovuto alle sostanze utilizzate e riversate nell’ambiente, una per tutti la plastica, sta rendendo le coscienze sempre più attente al problema e sempre più spesso ci imbattiamo in proposte per rendere eco-compatibile il nostro sistema di vita.

Nasce da questi presupposti il “Resilient Homes Design Challenge” lanciato dalla Word Bank per trovare delle soluzioni in grado di arginare i devastanti effetti del cambiamento climatico.

Una delle 9 proposte vincenti è il progetto realizzato da Laura Munoz Tascon, una studentessa colombiana che, per il Politecnico di Torino, ha realizzato la Core House, il progetto di una casa auto-costruibile e auto-sostenibile, dotata di un sistema di galleggianti fatto di fusti di plastica riciclata che le consentono, in caso di inondazione, di sollevarsi fino a 1,5 m, quindi, di galleggiare letteralmente sull’acqua. La casa, inoltre, si presenta dal punto di vista estetico molto piacevole perché realizzata in canne di bambù e con dei sistemi di parasole che possono chiudersi per proteggere le aperture in caso di forte vento.

Il team del politecnico di Torino tra l’altro è l’unico, tra i nove premiati, non composto da professionisti, bensì da accademici. Le proposte pervenute sono state più di 300 suddivise in tre scenari diversi: il clima caldo umido, gli ambienti sottoposti a frequenti esondazioni o inondazioni, e lo scenario freddo dell’Himalaya con frequenti terremoti e frane.

La Word Bank e le Nazioni Unite hanno così proposto questo concorso con l’intento di promuovere la progettazione di piccole case economiche e sostenibili che, potessero essere costruite in zone colpite da calamità ad un costo inferiore di 10.000 dollari. Il team del politecnico di Torino, facente parte laboratorio interdisciplinare “Design within the limits of scarcity“, ha così preso parte alla sfida, un gruppo composto da 48 studenti di tutto il mondo iscritti al Politecnico o in Italia per l’Erasmus, coordinati da un nutrito gruppo di docenti dell’Università. Hanno prima sviluppato alternative di progetto per poi formare tre diversi team ciascuno per uno dei diversi scenari proposti dal concorso. Uno dei tre gruppi, come detto, è entrato nel novero dei vincitori.

I progetti vincenti, saranno invitati per un’esposizione nella sede centrale a Washington della Word Bank e in altre sedi internazionali e saranno finanziati per poter essere realizzati e sperimentati in ambiti reali dove la Banca Mondiale interviene in caso di calamità naturale.

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Dic 122018
 

L’integrazione tra i robot e gli essere umani è sempre stata piuttosto complessa e anche difficile da realizzare, perché frutto di esperienze estemporanee e non di progetti di ampio respiro e a lungo termine. Inoltre, questo, è sempre stato visto, e molte volte a ragion veduta, come un pericolo per gli esseri umani perché capace di sostituirlo nel lavoro e quindi fonte di licenziamenti, riduzione di compenso, declassamento in ruoli meno importanti.

Ma le cose pare stiano cambiando; già la nuova generazione di robot, i cosidetti robot morbidi, sono il primo esempio di questo fenomeno. Ma un progetto italiano sta mirando oltre, alla creazione di un robot capace di cambiare forma, di prodursi energia da solo, realizzato con materiali tecnologicamente avanzati e rispettosi dell’ambiente, intelligente e capace di apprendere. Un robot frutto di un progetto unitario che abbraccia differenti aspetti che comprendono la sperimentazione, la progettazione, la realizzazione, per fare in modo che, questi automi, possano una volta per tutte entrare nella vita quotidiana di ciascuno di noi, nelle case, negli uffici, senza che gli uomini abbiano a temere per la loro presenza.

Il progetto si chiama “ROBOTICS” e partecipa ad una gara indetta dalla Commissione Europea che prevede un finanziamento da 1 miliardo di euro. La selezione dei finalisti avverrà a Vienna il 4 dicembre 2018 e il vincitore sarà individuato nel 2020.

La squadra italiana è composta da 800 esperti in robotica guidati da Cecilia Laschi della Scuola Superiore Sant’Anna e Barbara Mazzolai dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Il progetto non è semplicemente la realizzazione di un robot in grado di fare qualcosa, bensì un programma a lungo termine, strutturato, capace di integrare necessità non solo tecnologiche e scientifiche, ma anche sociali, culturali ed economiche. È importante, quindi, che il robot non entri nel mondo del lavoro sostituendosi all’uomo, bensì che lo integri in lavori complessi o particolarmente stancanti.

Il progetto, dovrà integrare ambiti finora slegati quali l’intelligenza artificiale, i big data, i materiali e la biologia e vari aspetti della vita sociale. Infine, bisognerà creare macchine capaci di adattarsi ad ogni tipo di esigenza, capaci di imparare e di migliorare.

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Mar 132014
 

02 - Ecocasa

Girovagando su internet mi sono imbattuto in una interessantissima iniziativa che vorrei condividere oggi con voi. Si tratta di un concorso a premi sulla Ecosostenibilità e sulle regole per un corretto uso delle risorse e del loro smaltimento. L’iniziativa è volta a sensibilizzare gli studenti in quanto ragazzi e abitanti di questo mondo, ma soprattutto le famiglie e i genitori in particolari modo. Il sottotitolo, infatti, è “Grande gioco a premi per i genitori”. Si tratta di completare una schema trovando le aree sensibili sul disegno interattivo di un grande albero-casa e di rispondere a dei quiz a sfondo ecologico. Il gioco è divertente oltre che istruttivo e formativo. Ci consente di confrontarci con elementi della realtà che ci circonda ma dei quali molte volte non sappiamo nulla o non abbiamo sufficienti conoscenze. Inoltre, ci aiuta a effettuare scelte consapevoli e ragionate per l’acquisto di un elettrodomestico eco o di come riutilizzare rifiuti oggi considerati a ragion veduta, risorse.

01 - EcocasaLa partecipazione al gioco prevede la nostra registrazione con l’inserimento di dati necessari a inviarci il relativo premio in caso di vincita. I premi consistono in giochi educativi per i nostri bambini e…perché non provare? Non costa nulla, solo un po’ del nostro tempo, ma vi assicuro ne vale la pena in quanto gioco istruttivo da poter fare da soli o in compagnia di tutta la famiglia come un classico gioco da tavolo.

Ci si può allenare prima di partecipare e si deve poi completare l’attività per ricevere il punteggio e sapere se si risulta tra i vincitori.

Io ho partecipato e VINTO, quindi perché non partecipate pure voi?

Buon divertimento.

Ah, per iniziare potete partire da qui: http://www.lamiacasasullalbero.com

Articoli1

Mag 032013
 

apple
Anche quest’anno Apple avvia un concorso che non richiede alcun obbligo ma solo una iscrizione. L’iTUNES STORE si avvicina alla stratosferica cifra di 50.000.000.000 di applicazioni vendute in tutto il mondo e Apple forte di questi numeri indice una gara semplice, ma ricca tra gli iscritti al suo store. Senza obbligo di acquisto, ma semplicemente iscrivendosi al seguente link, potete partecipare al concorso che mette in palio ricchissimi premi per i più fortunati. Il primo premio, cioè per colui che scaricherà dallo store la 50 miliardesima applicazione, vincerà una CARTA REGALO APP STORE del valore di 10.000$, mentre i successivi 50 fortunati si aggiudicheranno CARTE da 500$. Le card vanno ovviamente spese in prodotti venduti sullo store di Apple.

Perché non partecipate pure voi? Chissà potreste essere i fortunati vincitori. BUONA FORTUNA a tutti, e se avete vinto raccontatelo qui su EDUCAZIONETECNICA.COM.

Apple 50 2

Mar 262013
 

AT HOME IKEA

SCADE IL 22 APRILE 2013

Anche quest’anno IKEA e LegaAmbiente, come l’anno scorso, propongono un concorso-gioco a premi per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado (medie) e delle scuole primarie (elementari) per gli anni quarto e quinto. Il concorso è ispirato alla eco-sostenibilità, al risparmio energetico e all’utilizzo e riciclo di tutte le risorse.

ROBOTTINOIl concorso, che mira a sensibilizzare gli adolescenti al risparmio e all’uso consapevole delle risorse, si svolge con modalità adatte ad un pubblico di questa età. Infatti, ci si immergerà nello spirito del gioco costruendosi un “avatar”, un robottino le cui sembianze saranno create con fantasia dagli alunni utilizzando elementi classici del design Ikea. Dovremo scegliere la testa, il viso, braccia e gambe, il corpo del nostro protagonista virtuale.

IKEA TESTPoi, il nostro robottino (noi) si confronterà con il gioco vero e proprio. Dovremo fargli eseguire un TEST per poi partecipare alla gara vera e propria.

Ebbene si, proprio di una gara si tratta; e di una gara a squadre. Infatti, io ho già provveduto a iscrivere le classi e fornirò a ciascuno studente un codice di accesso per poter partecipare all’interno del gruppo di appartenenza. La gara prevede il confronto per classi, quindi la partecipazione di tutti indistintamente e in maniera corretta; questo  consentirà alla classe di guadagnare punti che la metteranno a confronto con le altre classi nazionali per il premio generale e quelle regionali per il premio assegnato alla propria regione.

Ikea studentiCosa bisogna fare. Da casa, registrarsi e accedere al portale di Ikea “http://scuola.ikea.it/home“.

Premere sul pulsante ACCEDI per gli studenti; si avrà accesso alla pagina di registrazione al sito. Basterà inserire il codice che vi fornirò in classe e inventarvi un nickname per poter partecipare.

Ikea studenti login

Una volta dentro, seguite le indicazioni, molto semplici, divertitevi a costruire il vostro robottino-avatar e allenatevi partecipando al test (vi viene indicato in alto a destra con un’apposita icona).

ORDINE

Sarete pronti alla gara. Mi raccomando, partecipate solo quando siete tranquilli e quando nessuno vi disturba in modo da poter essere rapidi, concisi e precisi. Infatti, i punteggi migliori si raccolgono rispondendo esattamente, ma anche velocemente. Finiti i test, dovrete cliccare sul pulsante rosso “Partecipa al Gioco”. Verrete portati nell’area gioco. Sceglierete 3 ambienti della casa e risponderete velocemente a 7 domande per ogni ambiente. Ricordatevi, inoltre, che non partecipate per voi stessi, ma per la classe, quindi il vostro punteggio si andrà a sommare a quello dei vostri compagni e farà media per il punteggio finale complessivo.

Per concludere, in bocca al lupo a tutti e ricordate che ciascuno dovrà partecipare entro e non oltre il 22 aprile e eseguire 3 diversi test prima di aver concluso la gara. FATE ATTENZIONE, I TEST DELLA GARA SONO 3 COME I TEST E BISOGNA FARLI TUTTI per guadagnare il punteggio.

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Mar 272012
 
Oggi EducazioneTecnica.com svolge un servizio pubblico-informativo diffondendo una notizia che riguarda da vicino il mondo della scuola e la tecnologia.
Nel progetto di diffusione delle teknologie nelle scuole finalizzate al risparmio energetico, il Ministero dell’Ambiente ha realizzato un bando di concorso rivolto a Comuni e Provincie per la diffusione degli impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici. Il bando mette a disposizione l’importo di tre milioni di euro pari al 100% del costo ammissibile con un limite massimo di 40 mila euro per edificio scolastico Non sono previsti oneri a carico dell’ente locale. Il primo bando diramato dal Ministero, chiamato IL SOLE A SCUOLA prevedeva una copertura economica di 9 milioni e 700 mila euro ed  ha visto la partecipazione di oltre 1.300 scuole. Circa 800 gli interventi approvati, 500 dei quali completati con una massiccia adesione delle scuole siciliane. La seconda edizione di questo concorso prevede di raggiungere altre 1000 scuole pubbliche. Il premio andrà a chi produrrà i migliori elaborati sull’analisi e il risparmio energetico. Sulla pagina del Ministero www.minambiente.it, il testo e tutte le informazioni sul nuovo  bando. Il comunicato relativo al Bando in questione è già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 marzo 2012.

 

Il bando, come detto è rivolto agli enti pubblici, proprietari di edifici che ospitano scuole primarie e secondarie con il coinvolgimento nel progetto  di analisi energetica e interventi miranti alla razionalizzrivolto ai Comuni e alle Province che siano proprietari di edifici ospitanti scuole medie inferiori o superiori ed elementari, è finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici e, simultaneamente, all’ avvio di un’attività didattica volta alla realizzazione di analisi energetiche e di interventi di razionalizzazione e risparmio energetico nei suddetti edifici, tramite il coinvolgimento degli studenti.