Negli HGST Labs (società di proprietà di Western Digital), è stata annunciata una nuova tecnologia capace di rivoluzionare il modo di memorizzare i dati su dischi magnetici (HDD – Hard Disk Drive). In pratica, attraverso una tecnica chiamata nanolitografia, si è riuscito a raddoppiare la capacità di immagazzinamento dei dati sui dispositivi di memorizzazione. La nanolitografia viene utilizzata normalmente per stampare microscopiche impronte sui platorelli di un disco rigido.
[ nanolitografia – è la tecnica con la quale si costruiscono strutture su scala nanometrica, vale a dire a modelli con dimensione compresa tra la grandezza di un singolo atomo e quella di circa 100 nm. La nanolitografia viene utilizzata prevalentemente nella fabbricazione di circuiti integrati semiconduttori. ]
La scoperta consentirà di avere il doppio di capacità di memorizzazione nella stessa unità di spazio fisico. In pratica, si riusciranno a ottenere microscopiche “isole magnetiche” all’interno dei solchi circolari del disco magnetico di memorizzazione. Ma il vantaggio non è solo immediato. Secondo il C.E.O. di HGST, Tom Albrecht, questa tecnica che, non utilizza la fotolitografia convenzionale, non solo aumenta enormemente le capacità di memorizzazione, ma ci proietta verso ulteriori livelli di miniaturizzazione attualmente non immaginabili. Le isole magnetiche create alla HGST, hanno una dimensione massima di 10 nanometri, pari a circa 50 atomi di larghezza.
Oggi, HGST risulta essere la prima azienda a fare auto-assemblaggio di molecole, raddoppio delle linee e nanoimprinting finalizzate a rendere compatibili, le strutture rettangolari di soli 10 nanometri ai percorsi radiali e circolari presenti sul supporto rotante del disco rigido.
Questa scoperta, apre nuovi scenari nel campo della memorizzazione, rivitalizzando i “vecchi” supporti magnetici che vedono pian piano il loro primato eroso dall’avvento di nuove biotecnologie.
Come sempre staremo a vedere come e se questa scoperta verrà applicata realmente sul campo o resterà una chimera dalla quale gli scienziati muoveranno per ulteriori conquiste.