Ott 302012
 

Apple, durante la manifestazione per la presentazione dell’iPAD Mini, ha rinnovato buona parte del suo parco macchine. Dal MacBook Pro agli iMac, dal Mac Mini all’iPAD 4.

La cosa più interessante da notare, dal nostro punto di vista, è l’uso di una nuova tecnologia denominata FUSION DRIVE. Infatti, Apple ha re-ingegnerizzato le sue macchine desktop. Oltre all’aspetto dal design incredibile come ogni prodotto della casa californiana, Apple ha probabilmente fatto fruttare una serie di tecnologie proprietarie, realizzate insieme a Intel o sfruttato quelle acquisite qualche anno fa comprando la società israeliana Anobit specializzata in memorie NAND.

[ NAND, anche chiamata flash memory, è una tipologia di memoria a stato solido, di tipo non volatile, che può essere usata anche come memoria di lettura-scrittura. ]

Già dallo scorso anno, Apple, negli iMac che utilizzano un processore Sandy Bridge della Intel, aveva potuto utilizzare e abbinare tecnologie allo stato solido ai tradizionali HDD. Oggi offre un’ulteriore vantaggio per il fatto che il sistema operativo gestisce l’hard disk tradizionale come deposito di dati mentre l’unità a stato solido viene utilizzata per scrivere i dati di codice utilizzati più frequentemente. Questa modalità di funzionamento consente un enorme incremento di velocità soprattutto in operazioni come avvio e spegnimento del computer, apertura di file e un miglioramento generale nel comportamento della macchina.

Una tecnologia simile è quella utilizzata da Seagate con le sue unità ibride a stato solido chiamate Momentus XT, che grazie ad una tecnologia denominata Adaptive Memory, permette alle unità SSHD di ridurre in maniera evidente i tempi di avvio ed esecuzione delle applicazioni offrendo prestazioni elevatissime molto simili a quelle ottenute con le unità a stato solido. Questa tecnologia funziona attraverso l’uso di appositi algoritmi che, analizzano l’uso dei dati sul computer, facendo in modo che vengano depositati sulla memoria Flash NAND quelli utilizzati con maggior frequenza, permettendo in questo modo di aumentare le prestazioni complessive del sistema.

Fusion Drive, consente di combinare 128GB di NAND flash con un disco rigido standard da 1TB o 3TB e creando un singolo volume di archiviazione in grado di gestire in maniera intelligentemente i files per ottimizzare le fasi di lettura e scrittura. E’ una tecnologia molto “furba”, perché consente al computer di adattarsi al modo operativo dell’utente. Essa sposta i files maggiormente utilizzati sulla velocissima memoria NAND e lascia gli altri nella più lenta memoria magnetica tradizionale.

Lo spazio che appare all’utente, è quello di un solo hard disk pur possedendo due unità, una allo stato solido e una tradizionale. La fusione è gestita a livello di sistema da Mountain Lion il più recente sistema operativo di Apple. Ecco perché il nome Fusion Drive, perché il sistema si occupa di fondere in un’unica unità fisica le due tipologie di memoria e l’utente non deve far nulla se non lavorare com’è abituato a fare solitamente.

Fusion Drive rappresenta un passo avanti nelle tecnologie di storage dei dati e un’indubbia innovazione nel campo dell’informatica, capace di rivitalizzare i nostri computer attraverso l’eliminazione di un altro “collo di bottiglia” presente tra l’elaborazione del processore e la restituzione dei dati.

Lug 062012
 

Una società cinese, la TMDtouch ha proposto in questi giorni una innovativa soluzione per trasformare un iMac 21″ in un dispositivo completamente multi-touch. La curiosa soluzione si chiama Zorro Macsk (la maschera di Zorro) e l’idea non è strana in quanto questo dispositivo, applicato sullo schermo dell’iMac, lo maschera come l’eroe di  Johnson McCulley, il famigerato Diego De La Vega che con la sua mascherina assumeva i panni di Zorro. La soluzione è oltre che ingegnosa anche economica; infatti con poco più di 150€ è possibile utilizzare molti-touch, gestures, tastiera e mouse virtuali. Non bisogna essere esperti di informatica per installarlo. Basta infatti applicare la particolare cornice che facilmente si adatta ai bordi del computer e collegarla alla presa USB su uno degli attacchi sul retro dello schermo. La maschera è composta da strisce di diodi trasparenti a infrarossi che immediatamente rilevano la posizione delle dita o di uno stilo. Non è necessario alcun software o driver da installare e funziona anche su Windows nella partizione di boot-camp. Funziona con tutti i programmi e attivando da Preferenze di Sistema la voce “Mostra Visore tastiera” è possibile mostrare a video una tastiera virtuale dalle dimensioni desiderate e usare il computer anche senza mouse e tastiera.

Apr 302012
 

Quando si parla di tecnologia, il più delle volte non si può fare a meno di parlare di coloro che la fanno. E in questa epoca, dopo la scomparsa di Steve Jobs, parte della sua grande eredità è stata lasciata nelle mani di un suo fidato collaboratore, nonché vide presidente del settore design industriale di Apple inc., Jonathan Ive. Ne parliamo, perché in questi giorni, in Inghilterra, si è svolto l’UK Intellectual Propriety Office, concorso che ha come scopo quello di premiare i cosiddetti innovatori, cioè coloro che hanno raggiunto la fama attraverso la creazione e lo sviluppo di prodotti innovativi, sia nel design che nell’uso, diventando veri e propri strumenti della quotidianità sociale mondiale. Ebbene, Jonathan Ive, durante il World Intellectual Property Day 2012, è stato insignito, con larghissimo consenso, del premio British Visionary Innovator. Per capire la portata di tale premio basti pensare che concorrevano calibri del tipo Tim Berners-Lee (inventore del www World Wide Web) e J.K. Rowling (autrice di Henry Potter).

Per chi non sapesse chi è Jonathan Ive, ricordo alcuni passi del suo prestigioso curriculum. Jonathan è nato a Chingford in Inghilterra ed è un designer, noto per aver disegnato oggetti come l’iMac, iPod, iPhone e altri oggetti di culto della Apple. Ricordo, inoltre, che Ive è stato insignito con il titolo di KBE, ossia Cavaliere Comandante dell’Impero Britannico da sua maestà la regina Elisabetta II d’Inghilterra. Ha iniziato la sua carriera in Apple nel 1992 e dal ’97 dirige il reparto di Design industriale.

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