Non si finisce mai di imparare, e forse in Danimarca hanno anche compreso che non si smette neanche di giocare. Quelli della Lego, la società fondata da Ole Kirk Kristianen nel 1916, lo sanno molto bene. Creatori di un gioco semplice, intuitivo, quasi banale ma capace di superare indenne decenni di giochi del pubblico più esigente e selettivo, i bambini. Hanno innovato continuamente il gioco con nuove serie, pezzi, soluzioni, riuscendo a creare nuove aspettative di gioco e restando sempre attuali. Proprio nel rispetto di quest’ottica, Lego per la prima volta entra prepotentemente nell’ambito dell’informatica.
Lego Education attraverso la linea Lego Spike Prime, per la prima volta avvicina le attività ludiche dei bambini, nell’uso dei classici mattoncini, alle tecniche scientifiche e alla programmazione del coding. Lego Spike Prime introduce i bambini della prima al mondo dello STEM cioè la sigla acronimo delle parole inglesi Science, Technology, Engineering and Mathematics.
Si tratta di un progetto educativo in cui vengono ribaltati i concetti di apprendimento: non si impara a programmare come viene fatto nel classico coding, ma al contrario si programma con grande semplicità per imparare concetti matematici, scientifici e tecnologici.
Il progetto prevede la fornitura di un kit completo di materiale costituito da circa 500 pezzi e con elementi della serie Lego Technics e blocchi lego standard, più 11 nuovi elementi progettati per Spike Prime che servono a collegare i due mondi quello Lego standard e quello Technics. Il tutto senza sistemi di raccordo, fili o altro in maniera tale che i bambini utilizzino sempre gli stessi pezzi con i quali hanno già familiarità per la costruzione delle loro creazioni.
Saranno inviati insieme al kit gli schemi di 33 problemi concreti da risolvere sia praticamente, attraverso la costruzione manuale che, attraverso l’uso di computer e tablet per verificare il funzionamento delle loro creazioni.
I progetti non sono meramente astratti, ma studiati per poter essere risolti durante l’ora di lezione, quindi, progettati per essere completati da alunni singoli o gruppi composti da due o tre studenti in circa 45 e minuti. L’idea è quella del cooperative learning e quindi delle attività di gruppo e di collaborazione nella soluzione di problemi.
Il kit per 30 bambini verrebbe a costare circa 3300 dollari, quindi, una cifra non indifferente ma che potrebbe essere fornita dalle scuole, da enti terzi nonché con la collaborazione delle famiglie nell’acquisto dei pacchetti. Sugli store dei grandi giganti dell’high-tech e del mondo all’istruzione si possono trovare articoli specifici e altri problemi da risolvere legati al kit in vendita con Lego Spike Prime per espandere le proprie esperienze di apprendimento e gioco.
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