La navigazione sulla rete offre sempre nuovi spunti per articoli interessanti da raccontare e pubblicare. Questa volta mi sono imbattuto in un’opera architettonica che non supera alcun record, ma ha conquistato la mia attenzione per la sua unicità.
Si tratta di un edificio realizzato nell’antica capitale del grande impero cinese, Beijing famosa in tutto il mondo per la grandiosità e raffinatezza delle sue opere architettoniche (la Muraglia Cinese, il Tempio del Cielo, la Città Proibita, ecc.) e la grazia delle decorazioni sulle sue pregiate sete. Dalle antiche tradizioni e dall’arte della decorazione dei tessuti è stato ispirato il team di architetti della NEXT Architects per la realizzazione di un edificio unico nel suo genere, il Museo delle Rose.
Si tratta del primo Museo dedicato esclusivamente ad un fiore, alla sua storia, alla tradizione, al suo simbolismo. E questo edificio ne rappresenta in ogni angolo l’espressione più alta. Un enorme involucro traforato quasi fosse una texture di rose tridimensionali. Un guscio di acciaio che descrive il contenuto e consente alla luce di penetrare all’interno creando un contatto diretto tra lo spazio immenso dell’interno, circa 30.000 metri quadrati e l’esterno con i suoi giardini.
La tradizione e la cultura cinese si mischiano con la tecnologia più avanzata all’interno dell’installazione; stampanti e tecnologie 3D consentono al visitatore non solo di conoscere e approfondire le informazioni sulle centinaia di specie di rose esistenti al mondo, sulla loro distribuzione geografica, sulla loro storia, sul loro utilizzo e sulla loro iconografia nella pittura e nelle arti, ma anche di poter creare liberamente e virtualmente la propria specie di questo fiore.
La mostra prosegue all’esterno dell’edificio, con giardini d’autore, istallazioni artistiche e opere d’arte a tema, creando così nello spettatore il percorso virtuale che lo guida verso la conoscenza e l’approfondimento di questo elemento floreale tipico della cultura cinese, ricco di significati e simbolismi.
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