Apple sta spingendo i sistemi di interazione con i propri dispositivi ad un altro livello. Dopo l’esperienza touch dell’iPhone e dell’iPAD, sul nuovo iPhone4S fa la sua apparizione SIRI. Cos’é SIRI? E’ un nome che pare derivi dal norvegese e significa “consigliere bello e vittorioso” e rappresenta l’innovazione tecnologica più importante presente nel nuovo melafonino. Qualche tempo fa, Apple ha acquisito NUANCE, una società leader nelle tecnologie per il riconoscimento vocale. Molti hanno pensato all’iPhone e hanno avuto ragione. Ma Apple come sempre usa le tecnologie raggiungendo livelli superiori, portando la tecnologia al tempo stesso ad un livello altissimo e a una semplicità di utilizzo unica, per realizzare un’esperienza d’uso impareggiabile.
Prima del 4 ottobre non ci interessavamo al riconoscimento vocale, ma con Siri e l’iPhone4S abbiamo cominciato a guardare in maniera diversa a queste tecnologie.
Dag Kittlaus è un norvegese che insieme a Tom Gruber, Adam Cheyer e Norman Winarsky rappresentano gli sviluppatori e fondatori di SIRI. Si tratta di un gruppo di scienziati che lavora a Stanford e hanno sviluppato questa tecnologia che Apple pare abbia acquisito per una cifra che si aggira intorno ai 200 milioni di dollari.
La rivista ha pubblicato un profilo dell’imprenditore Kittlaus in cui si scorgono interessanti particolari sulla storia di Siri. Pare che Steve Jobs in persona, chiamò Kittlaus per proporgli l’acquisizione. Egli accettò e si trasferì a Cupertino per lavorare al progetto, per poi licenziarsi per seguire le sue passioni, a pochi giorni dal lancio di iPhone 4S.
E’ stato definito l’assistente “intelligente” e il nome pare non abbia lasciato deluso nessuno di coloro lo abbia messo alla prova. Infatti, SIRI nella tabella di soddisfazione dei clienti, è citato quasi sempre al primo posto. Pare che aiuti a migliorare sensibilmente la produttività e l’interazione tra macchina e uomo, rendendo questa esperienza molto piacevole perché l’assistente è dotato di una certa ironia e senso dell’umorismo, opera degli sviluppatori che, hanno tenuto in forte considerazione l’aspetto sensoriale.
SIRI consente di fare ricerche, fissare impegni e promemoria, gestire messaggi di vario tipo e riprodurre musica, Siri pare in grado di fornire informazioni anche su argomenti delicati o illegali, capisce le citazioni, risponde alle battute, si schernisce dai complimenti e risponde a tono agli impertinenti.
Una curiosità deriva dal fatto che la voce dell’assistente vocale è quella maschile di un attore britannico che l’ha prestata alla macchina qualche anno fa.
Questa tecnologia, in questa sua prima incarnazione, ha ovviamente dei limiti; il primo è quello della lingua. Per ora infatti, Siri parla solo inglese, francese e tedesco. Tra qualche mese il numero delle lingue si amplierà includendo anche l’italiano. Inoltre, Siri funziona solo su iPhone4S, tralasciando tutti gli altri dispositivi; a questo proposito, pare che Apple stia facendo marcia indietro accogliendo le richieste dell’utenza per far si che Siri sia utilizzabile anche da altri dispositivi, primo fra tutti iPhone4.
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