Oramai sulla rete si trova di tutto, ogni tipo di “concept” in merito al fantomatico futuro iWatch di Apple. Ma a parte la fantasia e le indiscrezioni, pare che il nuovo oggetto tecnologico della casa di Cupertino, stia diventando realtà. In molti sostengono che avrà funzioni biometriche in grado di consentire il controllo di alcuni parametri vitali della persona (per questo Apple ha assunto diversi esperti del settore oltre che guru negli strumenti informatici associati al fitness.
L’altra caratteristica che pare sia reale è quella per cui l’iWatch avrà uno schermo Amoled flessibile? Anzi, secondo il Digitimes parrebbe proprio di sì, perché Apple avrebbe già inoltrato ala società di Taiwan, TPK, gli ordinativi per questo componente. Anzi a suffragio di questa ipotesi, pare che il vetro “zaffiro” che dovrebbe essere utilizzato da Apple per questi dispositivi, non sia più disponibile sul mercato dati gli ordinativi giganteschi che la Apple ha già provveduto a realizzare.
La realizzazione di questo componente tecnologico consentirebbe un salto tecnologico non indifferente; infatti, si tratta di una nuova tecnologia basata su microscopici filamenti in argento, collocati molto distanziati tra loro e collocati in maniera casuale su una superficie trasparente. Sarebbe come usare una specie di inchiostro da stampare sulla superficie del vetro. La distanza tra i filamenti e le loro dimensioni renderebbero il supporto sensibile al tocco, simile ad un vetro tradizionale, ma visto che si può usare normale PET (polietilene) questo permette allo schermo di essere modellato senza problemi.
Una differenza non da poco, visto che gli schermi touch attuali sono basati su ossido di Indio-Stagno, materiale friabile da disporre su un supporto rigido (il vetro) e ha proprietà conduttive minori. Tutto ciò crea la necessità di creare strati più spessi, riducendo la trasparenza dello schermo. Quindi maggiore peso e fragilità.
Questa tecnologia ai nanotubi di argento, è commercializzata da 3M. La società californiana Cambrios, ha invece brevettato degli speciali inchiostri usati per “stampare” le pellicole.
Secondo il Digitimes, TPK, grazie alla tecnologia di un’altra società specializzata, la Nissha Printing, Apple, sarebbe pronta a dare il via alla produzione degli schermi entro l’estate con la spedizione di circa due milioni di schermi da 6 pollici al mese.
Seguiremo con curiosità tutto ciò che gira intorno a iWatch, sicuri che conquisterà grande visibilità e spazio nel futuro diventando un nuovo oggetto del desiderio.
ALCUNI FANTASIOSI CONCEPT DELL’IWATCH APPLE