Ott 042018
 

Quando parliamo di mezzi su ruota pensiamo subito alle auto perché sono le più diffuse e quelle che in qualche modo fanno parte del nostro quotidiano. Ma in realtà il numero di mezzi è molto più ampio; dalle 2 ruote, come le biciclette, gli scooter e le moto a mezzi con molte ruote come autobus e camion per finire a mezzi fortemente innovativi come hoverboard, bighe e affini.

I MEZZI A 2 RUOTE

BICICLETTA

Tra i mezzi su ruote, il più diffuso è la bicicletta. E’ uno dei mezzi più antichi, nasce in Francia nel 1791 e diventa presto uno strumento per gli spostamenti molto diffuso, perché grazie all’uso intelligente delle leve, riesce a far spostare con facilità e molto più velocemente chi la guida. E’ costituita essenzialmente da un telaio, la struttura metallica che sostiene il tutto a cui sono agganciate tramite una forcella, le due ruote. Normalmente quella motrice, cioè quella che ci consente di muoverci, è quella posteriore collegata attraverso una serie di ingranaggi (ruote dentate, catena, cambio) con la base del telaio, dove troviamo i pedali, gli strumenti attraverso i quali imprimiamo la spinta con le gambe. Sul telaio stesso, sono poi fissati la sella, che ci consente di stare seduti mentre pedaliamo e il sistema di guida costituito dal manubrio.

Da qualche anno sta vivendo una seconda giovinezza perché non essendo alimentata da carburanti la rende assolutamente ecologica e soprattutto perché ci costringe a fare del moto risultando così anche salutare.

Si stanno affermando delle varianti elettriche con pedalata assistita, dotate di un motore elettrico che interviene quando la strada si fa più dura.

SCOOTER e MOTOCICLETTE

Più moderni, sono il simbolo delle città contemporanee. Alimentati con carburanti fossili come le automobili sono perfetti per gli spazi urbani, dove la loro maneggevolezza e dimensione consente spostamenti rapidi e ricerca di parcheggio quasi nulla. Presentano gli stessi elementi di una bicicletta, ma montano un motore per cui non è richiesta forza muscolare e hanno una sella molto più grande. La differenza tra uno scooter e una moto, a parte la cilindrata più grossa per le moto ovviamente, è la struttura del telaio aperto superiormente senza serbatoio tra le gambe, meccanica non a vista, pedane poggia piedi e ruote di diametro inferiore.

HOVERBOARD

Sempre più spesso troviamo in giro gli hoverboard, piccole pedane dotate di motore elettrico e giroscopio, leggere, trasportabili, veloci. Il movimento è provocato dallo spostamento del nostro peso distribuito sulle pedane: in avanti, provoca l’avanzamento dell’hoverboard e l’accelerazione è maggiore quanto maggiore è lo sbilanciamento. Spostando il peso all’indietro, il mezzo si sposta nella stessa direzione e per curvare dobbiamo piegarci nella direzione in cui vogliamo andare.

Guidare un mezzo di questo tipo richiede comunque grande perizia e un ottimo equilibrio.

LE AUTO

Nate alla fine dell’800, la loro diffusione, ha avuto un grosso impulso quando sono state dotate per la prima volta di motore a scoppio dopo la prima guerra mondiale. Da allora la loro affermazione è stata inarrestabile. Il numero di tipologie e i modelli sul mercato rendono la classificazione delle auto quasi impossibile anche se le case automobilistiche e i media inventano continuamente nuovi segmenti di mercato per spingere le vendite. A livello europeo si distingue tra M e N, dove i primi sono i mezzi per il trasporto delle persone, mentre il secondo per quello delle merci.

La classificazione per segmenti, invece, è più articolata e in generale è così composta:

  • segmento A: vetture di piccole dimensioni come le mini car, caratterizzate da ridotti ingombri;
  • segmento B: small cars che vi rientrano sono tutte le vetture utilitarie, dotate di carrozzeria a due volumi e trazione anteriore;
  • segmento C: vetture medium cars, che presentano medie dimensioni note come berline;
  • segmento D: dedicato alle large cars, ossia auto berline dalle medio / grandi dimensioni;
  • segmento E: executive cars, berline di grandi dimensioni a tre volumi;
  • segmento F: luxury cars auto berline lussuose e di grandi dimensioni.

Oltre a queste, per identificare altre tipologie di auto che non rientrano nei precedenti troviamo il segmento S per le auto sportive; il segmento J per identificare i Suv e fuoristrada; il segmento M per indicare i minivan o i van.

Indipendentemente dalla tipologia, le auto sono composte tutte dagli stessi elementi. La scocca o telaio che rappresenta la struttura portante sulla quale sono montate tutte le altre parti. La carrozzeria, ossia l’involucro dell’auto, quello che ne definisce la forma e il design, il motore che consente all’auto di muoversi, può essere a benzina, diesel, gas, metano o elettrico riducendo in questo modo anche le emissioni inquinanti nell’atmosfera. Il sistema di guida è l’insieme dei meccanismi che consentono all’auto di poter essere direzionata. Completano le auto altri sistemi come l’intrattenimento di bordo, il bluetooth, l’antifurto, il condizionamento, l’illuminazione, ecc.

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Apr 192018
 

Come ogni anno il C.E.S., ossia il Consumer Electronic Show di Las Vegas, è foriero di tante novità nel campo dell’elettronica e della tecnologia.

Anche qui, il tema della sostenibilità e del rispetto ambientale sono diventati quelli più gettonati e ogni sorta di invenzione fa riferimento alle sue caratteristiche di compatibilità ambientale.

Un tema del quale parliamo spesso anche noi è quello dell’inquinamento provocato dai mezzi di trasporto soprattutto quelli su strada e sul congestionamento delle grandi città a causa di un traffico sempre più caotico.

Le case automobilistiche, ma anche i ricercatori indipendenti tramite le piattaforme di croud-funding, stanno impegnando molte delle loro energie proprio nella creazione di un  nuovo mezzo di trasporto o per migliorare drasticamente quelli esistenti.

Si chiama Ujet ed è il nuovo concept di scooter elettrico prodotto dall’omonima casa lussemburghese a zero emissioni, silenzioso, facile da riporre e da ricaricare, perfetto per il traffico cittadino e per contribuire a decongestionarlo. Il progetto parte dal piccolo paese centro europeo, proprio perché questo governo sta promuovendo forti politiche sulla mobilità sostenibile e sta incentivando il mercato dei mezzi elettrici e smart.

L’e-Scooter prodotto nello stabilimento di Foetz in Lussemburgo, è un condensato di intelligenza, connettività, tecnologia e design. Utilizza per la prima volta pneumatici in tuball e nanotubi in carbonio, i più leggeri al mondo, capaci di raddoppiare la loro presa su terreni di ogni tipo aumentando così la trazione del mezzo e parallelamente la sicurezza e le prestazioni.

Le ruote orbitali senza raggio sono dotate di un sistema frenante e di sospensioni capaci di garantire  un comfort di guida altissimo, il motore elettrico è capace di adattarsi ad ogni tipo di percorso garantendo alte prestazioni e grande accelerazione anche in salita. Tutto questo grazie ad un avveniristico telaio ricavato direttamente dalle soluzioni aerospaziali; fibra di carbonio miscelata a leghe metalliche leggere che, realizzano un materiale il 40% più leggero dell’alluminio, hanno consentito di costruire uno scooter il cui peso complessivo è di 43 chilogrammi.

Ma le novità tecnologiche non sono di certo finite qui. Totalmente smart, l’Ujet, è dotato di tutte le ultime innovazioni nel campo digitale. GPS per la localizzazione, il parcheggio smart, il tele-controllo. Un sistema di antifurto collegato allo smartphone tramite app iOS o Android, consente il controllo in remoto del mezzo, la sua attivazione o blocco e messaggistica in tempo reale in caso di spostamento o manomissione non autorizzata dello scooter.

Un sistema di sensori distribuiti su tutto il corpo del mezzo, monitorano ogni fase del viaggio ed ogni parte del ciclomotore, avvisando l’utente di eventuali anomalie. L’app sullo smartphone registra anche dati utili quali ricarica della batteria, calcola l’autonomia rimasta, le emissioni di anidride carbonica risparmiate e tanto altro per aiutare il conducente a mantenere il mezzo in perfetta efficienza.

Anche l’intrattenimento la fa da padrona. GPS, wi-fi, bluetooth, 3G alcune delle possibilità di connessione. Un display touch consente di attivare la navigazione, lo streaming musicale, la possibilità di telefonare e di vedere le immagini riprodotte dalla videocamera frontale di cui l’Ujet è dotato.

Ma l’Ujet è un veicolo elettrico e quindi la batteria è sicuramente il componente fondamentale. Lo scooter è dotato di due differenti tagli, uno più piccolo che garantisce circa 70 km di autonomia, mentre l’altro più grande circa 150 km. Il vantaggio è dovuto essenzialmente alla leggerezza del mezzo e alle componenti utilizzate nella realizzazione della batteria.

Questa è rimovibile e trasportabile quasi fosse una valigia, in modo da facilitarne il trasporto. Cosa importantissima, la ricarica è effettuabile da qualunque presa, quindi non richiede apposite colonnine e se si acquista il caricabatteria veloce venduto dalla casa madre, i tempi di ricarica si accorciano diventando di circa un’ora e mezza per la piccola e di tre ore per la grande.

Il mezzo è quasi pronto per la commercializzazione che avverrà presumibilmente entro la metà di quest’anno. I prezzi sono tra l’altro già definiti. La versione con la batteria più piccola costerà 8.900 dollari, mentre quello con la batteria di maggiore capacità, 9.900 dollari.

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Gen 042013
 

Ancora innovazione e ancora stranezze. Internet è una fonte inesauribile di novità e di scoperte. Questa volta, dal cilindro della rete è uscita un’altra magnifica invenzione che potrebbe rivoluzionare il modo di spostarsi nei centri urbani e non solo risolvendo definitivamente i problemi del traffico congestionato. Di cosa si tratta? Si chiama Pal-V One che significa “Personal air and land vehicle” veicolo personale per terra e aria”. Si tratta di un innovativo veicolo a tre ruote che si guida come uno scooter, solo un po’ più grande. Ma questo scooter ha una caratteristica unica; al suo interno conserva un timone di coda e delle pale montate su di un rotore. E così, il Pal-V One in pochi istanti si trasforma da veicolo terrestre in mini elicottero in grado di volare alla velocità di 180 km/h fino all’altezza di 1200 metri.  Anche a terra il Pal-V One raggiunge la considerevole velocità di punta di 180 km/h e si trasforma in elicottero in pochi istanti. Inoltre, visto che non può volare al di sopra dei 1200 metri, non è soggetto alle regole del volo tradizionale per cui non è necessario stilare un piano di volo come per i tradizionali aerei da turismo.

Il veicolo, ancora in fase sperimentale, dovrebbe essere pronto per la commercializzazione nel 2014 ed è prodotto da un consorzio di ditte olandesi. Si muove sempre grazie allo stesso motore, questo per contenere i costi ed i consumi. Il carburante dovrebbe essere l’ecologico bioetanolo che consentirebbe un’autonomia su strada di circa 1200 km, mentre in aria questa si riduce a 350/500 km.

[ BIOETANOLO – è l’etanolo prodotto mediante un processo di fermentazione delle biomasse, ovvero di prodotti agricoli ricchi di zucchero (glucidi) quali i cereali, le colture zuccherine, gli amidacei e le vinacce. ]

L’idea è davvero originale, ma i risvolti potrebbero essere inquietanti. Immaginate tutti questi velivoli senza un piano di volo che si alzano in aria e scorrazzano liberamente per i cieli. A questo, comunque, pare dare una risposta l’aspetto economico. Infatti, il Pal-V One costa la modesta cifra di 240.000 euro, certamente non alla portata di tutti e certamente non destinato (almeno all’inizio) ad una diffusione di massa. Si tratta ovviamente di un prototipo, ma che apre evidentemente nuovi orizzonti nel campo del trasporto civile. Vedremo quali saranno le future evoluzioni.

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