Feb 272017
 

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Oramai sentire parlare di veicoli a guida autonoma è quasi quotidiano e anche su queste pagine ne abbiamo parlato diverse volte. In questa direzione si sono mosse due grandi case produttrici a livello internazionale e hanno presentato al CES di Las Vegas queste loro innovazioni. La Koito Manufacturing grande produttore internazionale di fari per le autovetture e Quanergy Systems produttore a sua volta di sensori LiDAR acronimo di Laser Imaging Detection and Ranging hanno unito i loro sforzi per produrre un faro automobilistico di nuova concezione che incorpora i sensori LiDAR S3 allo stato solido.

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Lo scopo è quello di realizzare un sistema in grado, attraverso il telerilevamento, di tracciare una mappatura 3D dell’ambiente intorno alla vettura in modo da crearne una visuale tridimensionale in tempo reale fornendo informazioni dettagliate e tracciamento degli oggetti.

Il sensore può essere incorporato nel faro senza alterarne l’estetica e il faro può a sua volta proteggere il sensore da acqua, sporco, polvere attraverso l’uso di spazzole tergifaro.

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L’uso di questi fari consentirà nelle prossime vetture di mettere a disposizione del conducente funzioni definite di “percezione” quali mappatura, pianificazione di percorsi, localizzazione, rilevamento e classificazioni di oggetti.

PrintQuesto sistema va ad integrarsi con gli avanzati sistemi ADAS, Advanced Driver Assistance Systems, tipici dei veicoli a guida autonoma. Questi sistemi, oggi, sono già in grado di riconoscere e classificare differenti tipologie di oggetti, per cui sono in grado di distinguere un’autoambulanza da un furgone per trasporti, segnalare al pilota eventuali condizioni pericolose lungo il percorso e in alcuni casi addirittura intervenire fermando del tutto l’autovettura al fine di garantire l’incolumità degli occupanti. Sofisticatissimi algoritmi computazionali, riescono a fare oggi molte delle cose che fa normalmente il conducente, con un fattore predittivo superiore a quello umano. L’integrazione di questi sensori sulla scocca dell’auto rappresenterà un ulteriore passo avanti in questa direzione e contribuirà a rendere ancora più sicure le nostre strade e la nostra guida.

Il progetto del sensore LiDAR S3 è stato premiato al recente CES 2017 di Las Vegas con il Best of Innovation Award nella categoria autoveicoli.

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Gen 072013
 

Già IBM ha inserito tra le 5 innovazioni in grado di cambiare il mondo, quelle che forniranno a dispositivi elettronici capacità olfattive, in grado di sostituire l’uomo in alcune applicazioni. Adamant Technologies è una piccola società di San Francisco, specializzata in sensori elettronici, sta cercando di dare il senso dell’olfatto e del gusto all’iPhone. La società, si propone di realizzare il naso artificiale per dispositivi elettronici, in grado di individuare particolari odori attraverso l’uso di un particolare chip che sfrutta alcuni sensori specializzati. Basti pensare che il naso umano è dotato di circa 400 sensori che tengono conto di vari fattori chimici; quello elettronico proposto dalla Adamat ne integra 2000, rendendo il dispositivo migliore rispetto al nostro naso e molto più simile a quello di un cane.

Questo non significa che tra qualche giorno vedremo questo dispositivo pronto e funzionante per i nostri cellulari, ma che gli studi sono ad uno stato avanzato e gli obiettivi finali molto più vicini. Non è la prima volta che si realizzano dispositivi in grado di percepire gli odori e classificarli con precisione, ma è la prima volta che un apparecchio del genere sarà disponibile per tutti. Applicazioni specifiche per iPhone saranno disponibili tra uno o due anni, quando sarà completato un dispositivo da interfacciare all’iPhone. Le possibili applicazioni di questo dispositivo? Misurazione del livello alcolemico dall’alito, monitoraggio del metabolismo per verificare il consumo di calorie e individuazione di alcune patologie: pare infatti che esista una correlazione tra l’odore emesso dalla pelle e la presenza di alcune patologie quali il tumore ai polmoni, il diabete, l’ulcera.

Staremo a vedere che forma avrà questo “naso” per l’iPhone.