Nov 272016
 

Il futuro inizia ad essere presente. Alcune delle scene più incredibili viste in films di fantascienza che ci sembravano lontane o impossibili stanno per diventare realtà grazie ad una grande innovazione realizzata da un team di ricercatori internazionali a cui ha partecipato anche il fisico italiano Cristiano De Michele dell’Università la Sapienza di Roma.

DNA01

Si tratta di una nuova generazione di cristalli liquidi biocompatibili che consentono di trasmettere informazioni a grandissima velocità. Queste nuove fibre sono ottenute da filamenti di DNA sintetico disciolto in acqua le cui proprietà sono davvero straordinarie.

DNA03

Queste incredibili fibre sono state ottenute disegnando delle sequenze di DNA artificiale che a temperatura ambiente si allineano tra di loro disponendosi come delle barrette tutte nelle stessa direzione e con un certo ordine spaziale.

La disposizione di queste nanoparticelle è a gomito come nella foto qui di fianco con un preciso ordine spaziale, e la loro dimensione è davvero infinitesimale.

Ma qual’è il vantaggio e le straordinarie proprietà di queste microscopiche nanoparticelle? Oltre alla dimensione sono biocompatibili, ossia possono essere metabolizzate dall’organismo di qualunque essere vivente senza che queste possano in qualche modo danneggiarlo o interferire con le sue funzioni vitali.

DNA02

E’ facile adesso immaginare quali possano essere gli impieghi di questa incredibile innovazione. Schermi LED ad altissima resa e grande velocità di trasmissione direttamente sulla pelle del nostro corpo. Sistemi di trasmissione attivabili direttamente sul nostro corpo per ricevere chiamate anche in video, guardare trasmissioni televisive sul nostro braccio o su qualunque altra parte del corpo, tatuaggi luminescenti che cambiano colore o si accendono in base alle variazioni della temperatura del nostro corpo avvisandoci di ogni possibile variazione del nostro stato fisico.

Siamo solo all’inizio, ma questa scoperta è già molto promettente sin dai suoi inizi. Vedremo quali potranno essere le possibili applicazioni reali di questa nuova scoperta, ma è sicuro che presto ne sentiremo ancora parlare.

PUOI LEGGERE ANCHE:
SCARICA L’ARTICOLO:
Mar 152016
 

Bottone_InnovazioneUn passo alla volta il rinnovamento completo di Educazionetecnica sta avvenendo.

Dopo la sezione sul DISEGNO, un altro tassello si aggiunge al nostro incredibile sito: INNOVATION.

Innovazione è sicuramente una parola chiave e consueta su queste pagine, ma adesso trova una sua collocazione ben precisa.

Questa revisione e ri-organizzazione è nata perché mi sono accorto che con il tempo molte cose si erano sovrapposte le une alle altre crescendo a dismisura e soprattutto rendendo la navigazione poco chiara e di difficile consultazione.

Innovation nasce per contenere tutte quelle informazioni, notizie, articoli che non sono strettamente legati con la didattica, ma informano su tutto ciò che è innovativo, sperimentale e scientifico. In pratica le vecchie sezioni MEDIA e EVENTI confluiscono in questa nuova rubrica che spazia dai nuovi materiali fino ai viaggi nello spazio.

Drone

Un settore dove anche chi non è interessato alla didattica di tecnologia, ma manifesta semplice curiosità verso il mondo dell’innovazione tecnologica, può fermarsi a leggere e scoprire piccoli grandi segreti.Schermata 2016-03-15 alle 22.54.13

Una struttura agile che semplifica la navigazione.Un mosaico di immagini e brevi descrizioni, link verso il mondo dell’informazione e della scoperta scientifica e tecnologica.

Tags, immagini sempre pertinenti, video tematici, rendono questo spazio ancora più ricco e interessante da consultare e da registrare tra i propri preferiti.

Non mi resta che augurarvi una buona lettura e invitarvi a seguirci perché ancora molte cose stanno cambiando e presto ve ne darò notizia.

Buona INNOVATION a tutti. Clicca sul link di seguito:

INNOVATION

PUOI LEGGERE ANCHE:
SCARICA L’ARTICOLO:
Dic 172012
 

Anche in Sicilia l’eccellenza si può raggiungere. Sorgerà presso Carini, in provincia di Palermo, su un’area di 16 ettari di terreno il primo Centro al mondo per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica. Il centro, è frutto di una partnership tra soggetti diversi: la Fondazione Ri.Med (Ricerca scientifica nel Mediterraneo), la Regione Siciliana, il CNR, l’Università di Pittsburgh e la University of Pittsburgh Medical Center (UPMC). Da questa collaborazione, sorgerà un mega-centro di studi all’avanguardia su un terreno donato dalla Regione Siciliana alla Fondazione Ri.Med; avrà un’estensione di circa 31.000mq e pare che la prima pietra sarà posta nel 2013. Il centro si propone di creare un luogo dove la sperimentazione e l’avanguardia saranno dominanti e dove sarà possibile avviare 1200 nuovi posti di lavoro tra ricercatori e scienziati di ogni regione e formazione.

Il progetto è stato presentato alla presenza dei ministri della Salute e della Ricerca, Renato Balduzzi e Francesco Profumo e la progettazione è stata curata in modo attento. Infatti, è stato bandito un concorso, vinto da un consorzio di imprese internazionali e italiane, che ha curato in maniera particolare gli aspetti del risparmio energetico e dell’impatto ambientale proprio in virtu’ delle tecnologie all’avanguardia e dei materiali che verranno utilizzati per la sua realizzazione.

Progetto del CBRB

Il mega laboratorio sarà attrezzato con ben 8 aree di differente interesse e ricerca:

  • ricerca di nuovi farmaci;
  • sviluppo di vaccini;
  • biologia strutturale e computazionale;
  • medicina rigenerativa;
  • sviluppo di dispositivi biomedici;
  • Imaging molecolare;
  • neuroscienze;
  • ingegneria dei tessuti.

Costo dell’opera, circa 210 mln di euro provenienti da un finanziamento messo a disposizione dal governo; posa della prima pietra nel 2013 e completamento della struttura nel 2016. All’interno della stessa area, sorgerà in un secondo momento, anche un ospedale con 300 posti letto, che sarà collegato direttamente al CBRB così da creare un centro biomedico di rilevanza internazionale. Lo scopo dichiarato dell’opera è quello di risollevare l’economia e la rilevanza di una regione del sud, dando posto di lavoro a circa 600 addetti e altrettanti nell’indotto, ma il tentativo principale, è sicuramente quello di evitare la fuga di cervelli all’estero, proponendo una soluzione di unicità che dovrebbe poter attirare a Palermo, grandi ricercatori d’oltralpe e mantenere nel nostro paese quelli sfiduciati e privi di occupazione.