Apr 262019
 

Elon Musk non termina mai di stupirci. A presentato a Los Angeles un progetto per risolvere e rivoluzionare il traffico urbano. Prendendo spunto dal velocissimo treno Hyperloop (LA QUINTA ESSENZA DI HYPERLOOP) che volerà oltre 1000 km/h dentro un tubo, il visionario miliardario a presentato una soluzione simile, un tubo sotterraneo, all’interno del quale viaggeranno le automobili a guida autonoma ad altissima velocità forse addirittura 240 km/h.

Il progetto è stato svelato dal ricco miliardario e ad Hawthorne appena fuori Los Angeles. In pratica un tubo sotterraneo, per il momento lungo 1,8 km con un diametro di 3,66 metri che trasforma le auto elettriche in capsule collegate a dei particolari binari in grado di farli viaggiare alla velocità di 240 km/h. Si tratta in pratica di un progetto che, nella sua visione ambientalista coordina le differenti esperienze fatte dalla società del magnate americano; da un lato l’esperienza Tesla, ossia le autovetture elettriche e presto forse anche a guida autonoma, dall’altra parte Hyperloop One il supereremo per percorrere grandi distanze in tempi rapidissimi.

Da sempre impegnato nella risoluzione dei problemi e che angustiano l’ambiente, Musk ha presentato questo progetto che fa capo a una società fondata da lui stesso due anni fa, la Boring Company. Con la presentazione di questo progetto, egli ha affermato che, anche per il traffico è necessario un approccio in 3D ossia creare differenti livelli di mobilità che, consentano di ridurre il traffico superficiale e decongestionare le città. Una serie di tunnel nei quali possano essere introdotte le normali auto elettriche di superficie, tramite speciali elevatori in modo che queste, agganciate a questi speciali binari, possano essere lanciate a grande velocità e in assoluta assenza di traffico nel sottosuolo.

La rete piuttosto facile da realizzare, prevede e macchinari in grado di scavare rapidamente dei tunnel ampi abbastanza da ospitare un’autovettura ed è facilmente espandibile, sempre secondo Musk, fino ad arrivare alla ragguardevole cifra di oltre 4000 veicoli l’ora, portando così il traffico cittadino a livelli sicuramente normali e più tollerabili.

In pratica un’idea semplice ma che può rappresentare una svolta nel sistema dei trasporti urbano dopo decine e decine di visionarie soluzioni il più delle volte irrealizzabili nelle nostre caotiche realtà urbane. Nella visione di Musk, questo sistema attualmente funzionante solo per le sue Tesla, dovrebbe essere compatibile con tutte le vetture elettriche prodotte anche dalla concorrenza.

Non ci resta che aspettare e vedere commessi trasformeranno le nostre città in un futuro sempre più vicino.

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Gen 072019
 

Ancora una volta Elon Musk, il patron di Tesla Motors e Space X fa parlare di se per la sua vocazione innovativa e per l’attenzione all’ambiente. Non si è ben compreso se il progetto sia frutto di una battuta o invece un’idea già in corso d’opera; solo il tempo lo potrà testimoniare. Ma di cosa si tratta? Forte dell’esperienza maturata in Tesla, Musk in una intervista ha lanciato la proposta di realizzare biciclette elettriche, visto che sono sempre più in uso negli Stati Uniti.

Ovviamente le bici di Musk dovranno essere innovative per le dotazioni e accattivanti per il design. Non esiste ancora un disegno e neppure uno schizzo in giro delle bici di Musk, però Kendall Toerner, un industrial design, ha provato a sviluppare un’idea della e-bike made in Tesla. Ne è venuto fuori un veicolo molto interessante: manubrio a T, display sul telaio, ben due motori nascosti nelle ruote, snella e leggera ma soprattutto ripiegabile. Toerner ha chiamato questo prototipo Model B parafrasando i modelli auto, dove questa volta “B” sta ad indicare Bike, ossia bici.

L’idea potrebbe essere veritiera perché questo è il momento storico ideale per avviare una produzione del genere. Grande diffusione negli States, nessun produttore in America, importazioni costose a causa dei dazi imposti dall’amministrazione americana, Know-how già pronto per la produzione di un simile mezzo.

Vedremo se questo si concretizzerà, perché la visione di Musk, non è tanto quella di produrre un mezzo di trasporto per quanto innovativo, bensì quella di creare una rivoluzione nel sistema dei trasporti, un qualcosa che cambi il futuro dell’industria e sia in grado di avviare trasformazioni epocali.

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L’auto elettrica è sicuramente la scommessa per il futuro del trasporto proprio perché i livelli di inquinamento oramai raggiunti sono intollerabili per il nostro pianeta. Una scommessa che parte da lontano, ma che ha subito una forte accelerazione nell’ultimo periodo grazie anche agli annunci del visionario miliardario Elon Mask che ha già presentato la sua Tesla. Tanti sono stati i problemi che hanno rallentato o fatto posticipare la creazione di auto di questo tipo. Innanzitutto il peso e l’ingombro delle batterie, poi il sistema di ricarica, l’autonomia ed infine, per quegli automobilisti particolarmente esigenti, le prestazioni. Già con la Tesla, molti di questi problemi sono stati risolti, soprattutto quello prestazionale.

Sulle riviste sportive, si leggono sempre comparazioni sulle velocità massime raggiungibili da questi bolidi e soprattutto si confronta il tempo impiegato per passare da velocità zero a 100 km/h ritenuto un parametro di valutazione importante. Su questo aspetto, le auto elettriche, hanno sempre avuto la peggio, ma fino ad ora. Infatti, sempre la Tesla di Elon Mask vanta tempi di poco superiori ai due secondi, ma questo record è stato da poco infranto da un nuovo bolide elettrico di concezione nipponica.

Su questo aspetto, la ASPARK OWL, questo è il nome dell’auto giapponese, ha battuto tutti. Infatti, un video che gira sulla rete mostra come questa macchina elettrica raggiunga la velocità di 100 km/h in meno di 2 secondi, un vero razzo.

Il video, mostra questo eccezionale risultato, no su di una pista attrezzata per l’evento, ma in uno spazio piuttosto angusto al di fuori di un capannone industriale e su un tracciato non propriamente adatto ad una verifica di questo tipo.

Il risultato della telemetria non lascia dubbi: 100 km/h in solo 1,92 secondi. I critici hanno comunque affermato che il risultato è stato raggiunto anche grazie all’uso di pneumatici slick da gara e che queste prestazione dovrebbero essere inferiori se effettuate con pneumatici stradali.

Approfondimento: uno pneumatico slick, che in inglese significa liscio, è un tipo di pneumatico che non ha scanalature sul battistrada. In questo modo, si ha una maggiore superficie d’aderenza sull’asfalto, massimizzando la trazione.

Attualmente la Aspark Owl è in fase di prototipo, ma la società giapponese che la produce ha l’intenzione di realizzarne un primo blocco di 50 esemplari per la vendita. Anche da questo punto di vista la competizione è iniziata. Elon Mask ha promesso che la sua Tesla Roadster prevista per il 2020, raggiungerà lo stesso tipo di prestazione.

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L’idea è avveniristica, e ne abbiamo già parlato ripetutamente. Il patron dell’impresa è uno che non conosce la parola impossibile: il miliardario Elon Musk promotore di idee fantastiche quali SpaceX per portare l’uomo su Marte e Tesla la prima autovettura completamente elettrica.

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Ma tra i fantastici progetti che il denaro e la fantasia creativa di Musk stanno portando avanti, quella del treno a levitazione magnetica che viaggerà dentro un tubo a 1.000 Km/h, è probabilmente quella che vedrà la luce per prima. Soprattutto se il progetto approda negli Emirati Arabi Uniti, nazione dove anche qui, la parola impossibile non esiste.

Il progetto conta di collegare con il supertreno Hyperloop One (forse prima dell’Expo a Dubai del 2020) le due grandi capitali, Abu Dhabi e Dubai, che vedrebbero così ridotti i tempi di percorrenza e collegamento dall’attuale ora e mezza circa ad appena 10 minuti.

La società che fa capo a Musk, ma che dietro ha grandi nomi dell’industria mondiale, ha presentato i rendering di un ambizioso progetto che porterebbe l’incredibile treno fin nel cuore delle due città, creando delle stazioni chiamate “Hyperportals” dalla base del Burj Khalifa e del Dubai Mall a Dubai e alle Etihad Towers nel pieno nucleo vitale di Abu Dhabi.

I rendering mostrano come le strutture di questo tipo di trasporto potrebbero integrarsi perfettamente con realtà urbane già costituite portando il sistema di trasporto più innovativo al mondo fin nel cuore pulsante ed economico di queste, diversamente dagli aeroporti che restano confinati ben lontani dai centri abitati.

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Ethiad Towers – Abu Dhabi Burj Khalifa – Dubai

A Dubai l’Hyperloop potrebbe giungere fin nel centro vitale della city, alla base del Burj Khalifa dove l’Hyperportal configurato come un sistema di anelli concentrici si fonderebbe perfettamente con lo spazio già antropizzato del contesto.

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Stazione Hyperportal alla base del Burj Khalifa

Questa struttura ad anelli, all’interno, diventa un sistema di smistamento degli Hyperpod (le capsule dell’Hyperloop), sala di controllo, sala di accesso, giardino coperto. Lo sfasamento di altezza tra gli anelli serve a filtrare la luce naturale, impedendo di fatto la creazione di un ambiente cupo e angusto.

Percorsi circolari, ariosi, luminosi, ipermoderni, stabiliscono un nuovo modo per definire la stazione di un sistema di trasporto terrestre. L’ampio spazio centrale permetterebbe di creare uno spettacolare giardino al chiuso consentendo di aumentare l’ariosità e l’oasi di naturalezza all’interno di uno spazio costruito.

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Centro di controllo dell’Hyperportal

Un sistema di controllo computerizzato e proiettato su mega schermi, consentirebbe al viaggiatore di tenersi informato sullo spostamento di tutti gli Hyperpod in arrivo e partenza.

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Accessi all’Hyperportal

Hyperloop funziona infatti come una capsula che contiene un numero variabile di navette (pods) agganciate le une con le altre in fila. I pods hanno funzione diversificata: trasporto persone, trasporto merci, altro. Gli anelli concentrici fungono da sistema di smistamento dei pods; il viaggiatore acquistato il biglietto si reca nella postazione indicata per individuare il pod a lui assegnato per il viaggio. All’orario di partenza il pod si chiude e tramite un sistema di spostamento autonomo, si reca alla postazione di partenza dove viene assemblato dentro un Hyperloop per la partenza.

I sedili sono leggermente orientati verso la direzione di marcia soprattutto per le fasi di accelerazione, ma consentono loro liberamente di ruotare per consentire la socializzazione.

Nella configurazione meeting, invece, tavoli e sistemi elettronici consentono di creare un ufficio temporaneo dove poter coordinare e organizzare il proprio lavoro una volta giunti a destinazione.

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Hyperpod – configurazione Lounge per singolo viaggiatore

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Hyperpod – configurazione meeting o ufficio per chi viaggia per lavoro o in gruppo

12 minuti di viaggio e i circa 140 chilometri che separano Dubai da Abu Dhabi saranno percorsi.

L’Hyperportal di Abu Dhabi sorgerebbe alla base delle Ethiad Tower, uno dei simboli economici della città e si strutturerebbe come un sistema di ponti sospesi sopra il sistema di traffico e la grande viabilità della città.

Da un lato i box che conterrebbero i Pods che si sposterebbero solo su di un lato, dall’altro un’immensa vetrata aprirebbe la stazione con una vista spettacolare sulla città e sulle sue meraviglie architettoniche.

Vedremo se questo interessantissimo progetto vedrà la luce.

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Hyperportal di Abu Dhabi con vista delle Ethiad Tower

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Hyperportal di Abu Dhabi con il sistema di ponti ad anello

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Render notturno dell’Hyperportal di Abu Dhabi

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Mar 132016
 

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Ne avevo già parlato nel novembre 2013 (vedi: HYPERLOOP: IL SUPER-TRENO DA 1.200Km/h) e a distanza di poco più di 2 anni si torna a parlare del supertreno di Elon Musk il magnate supermiliardario visionario ideatore del sistema di pagamento PayPal, della società aerospaziale SpaceX e di Tesla la casa automobilistica che sta sviluppando auto green e soprattutto auto che guidano da sole.

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Si torna a parlare di Hyperloop perché dopo la sperimentazione e il prototipo che si sta realizzando in California tra le città di Los Angeles e e San Francisco, in Europa, ed esattamente in Polonia, si è stretto un accordo per la realizzazione delle prime tratte di questo rivoluzionario sistema di trasporto a terra.

Hyperloop, infatti, viaggia alla velocità di crociera di 970 km/h e può raggiungere punte di 1200 km/h superando di gran lunga la velocità degli aerei di linea, ma non avendo i problemi di rullaggio, imbarco, decollo con il raggiungimento della velocità di crociera e il rallentamento di atterraggio si avvantaggia notevolmente rispetto a questo.

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Tempi di percorrenza stimati sulla tratta San Francisco-Los Angeles

Il governo polacco e la Hyperloop Transportation Technologies hanno stretto un accordo per realizzare la connessione tra le città di Bratislava in Slovacchia e Vienna in Austria, tratta oggi coperta dalla linea ferroviaria in circa un’ora ma che con Hyperloop richiederà solo 8 minuti e Bratislava – Budapest oggi coperta in circa 2 ore e mezza ma che con Hyperloop potrà essere percorsa in soli 10/12 minuti.

Il Ministro dell’Economia slovacco è entusiasta del progetto e dell’accordo affermando come questo sistema trasformerà radicalmente il pendolarismo e il trasporto delle merci e di come questo potrà contribuire allo scambio e alla cooperazione in Europa.

Il progetto Hyperloop ha fin dall’inizio entusiasmato per le sue caratteristiche, ma oggi questo sogno forse diventerà realtà. Hyperloop è una capsula passeggeri che viaggia all’interno di un lunghissimo tubo metallico sospesa nell’aria sotto vuoto spinto. In questo modo, il treno di Musk supera la complessità e i costi della levitazione magnetica. Un parziale vuoto all’interno del tubo consente la sospensione della capsula e l’eliminazione dell’attrito. La spinta avviene attraverso aria compressa che elimina di conseguenza anche il problema delle ruote che non potrebbero reggere tale incredibile velocità.

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E’ già iniziata in California la realizzazione del primo tratto al mondo di pochi chilometri per la sperimentazione del prototipo. Il progetto è quindi passato dalla fase progettuale a quella esecutiva e il costo preventivato è di circa 6 miliardi di dollari anche se sono in molti a pensare che questi costi cresceranno con il tempo.

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